martedì 7 agosto 2007

AAA Cercasi Operatore Out-Bound



Vado su Internet cercando "annunci gratuiti" con Google. Trovo un'inserzione per un call center. Dal mio curriculum vitae tolgo la laurea - ma lascio tutte le conoscenze maturate - e lo invio tramite email. Mi chiamano: andrò a lavorare lì, 170 ore in prova a 5,70 euro lordi l'ora. Se mi comporterò bene (il titolare dice "se non litighiamo") il contratto mi sarà rinnovato e diventerò un socio, trattasi infatti di una cooperativa. Per avere il netto devo levare il 20% ma lì non me lo dicono, anzi non dicono neppure che la retribuzione che mi avevano detto era lorda, non netta. Non mi accennano neppure i miei diritti, un cencio di contratto, nulla di nulla -e tra l'altro devo ancora essere pagato-. Mi dicono che serve loro un esperto di programmazione, computer e simili. Accetto. Nel frattempo mi fanno fare qualche telefonata.

Sto lavorando in un call-center, molti ne parlano, io lo sto vivendo in prima persona. Sto capendo molte cose. Innanzitutto sto riscoprendo la mia capacità di imbonitore, non so infatti quanti abbonamenti a periodici vari ho stipulato, tutti naturalmente per via telefonica. Ora penso di essere in grado di poter vendere ombrelli ai vatussi. Vi rivelo un trucco: non volete essere più simpaticamente scocciati da questi ragazzi sottopagati e sfruttati? Beh, o cercate di avere le informazioni per revocare l'azienda al trattamento dei dati oppure semplicemente dite che il numero di telefono è errato. I numeri errati infatti vengono eliminati dal database. Altra alternativa: dite che la persona cercata al momento è indisponibile, tornerà tra 2 mesi. In questo caso scatta infatti il call-back, cioè' si fissa un appuntamento, ma dato che queste campagne terminano prima, l'interessato non sarà poi di fatto mai richiamato.
Non dite che ve l'ho detto io, anzi, consolate il povero ragazzo - e spesso non sono soltanto ragazzi - che chiama. Lui è uno sfruttato, che nulla ha a che vedere con l'azienda che in quel brevissimo momento rappresenta.
La Legge "Biagi", o anzi "Maroni" o chiunque per lui. Un modo elegante di far ricadere il rischio d'impresa sui giovani disgraziati. Io apro un'azienda, se le cose vanno bene guadagnerò un mucchio di soldi. Se le cose vanno male... pazienza: saluto i lavoratori con la manina e li mando tutti via, il contratto di 5 giorni è scaduto. In Francia ci avevano provato, ma i giovani hanno saputo far cambiare idea alla classe politica e dirigenziale. Non dimentichiamo che in Francia è partita la Rivoluzione. Qui in Italia tutto è stato accettato supinamente. Che sia fatta la volontà del Montezemolo di turno.

138 commenti:

Anonimo ha detto...

Luigi, ti sei dimenticato di dire che sei un ingegnere elettronico laureato col massimo dei voti in 5 anni esatti!!!!

Anonimo ha detto...

Hai dimenticato di dire anche che si tratta di un Call Center di Torino.

E' crollato anche il mito del nord dal lavoro facile.....

Anonimo ha detto...

Ma invece di emigrare a Torino... per 4 euro l'ora senza contratto... ma non era meglio fare qualcosa da lavoratori autonomi?

Anonimo ha detto...

Un salutone a Luigi, anche se non lo conosco di persona: sono contento di vedere un nuovo post su questo sito!

Confermo che anche al nord ormai il ''lavoro facile'' e' morto e sepolto. Per mia esperienza diretta anzi, ho notato spesso ''patti'' piu' chiari dall'inizio qui a Roma rispetto a Torino (condizioni contrattuali vaghe, ''vedremo'', ''sara' da discuterne'' e cosi' via).
D'altra parte, nonostante la fiat e tutto l'indotto che ci gira attorno, Torino non e' Milano in quanto a vivacita' nel mondo del lavoro; inoltre non illudiamoci: anche al nord per i lavori ''buoni'' bisogna ''conoscere'' (vedi CSI).

Luigi, scusa se mi permetto: non avevi un lavoro migliore? Allora secondo me hai fatto bene ad accettare anche questo lavoro in c.c.: continua a cercare e tenta di strappare condizioni migliori, anche se solo di poco, al tuo prossimo datore di lavoro.

Teniamo duro e continuiamo a scambiare le nostre esperienze. Nel frattempo se a qualcuno serve qualche dritta su aziende di Torino dalle quali e' stato contattato, per me puo' anche chiedere qui: se posso avro' piacere di aiutarlo.

Saluti a tutti e facciamo i mercenari! (professionalmente parlando)

Anonimo ha detto...

Ragazzi , vi ricordo che Luigi, per chi non lo sapesse, si è laureato in ingegneria nel 2001 , non l'altro ieri!!!

Ha già provato tutte le strade prima di iniziare questa nuova esperienza al Call-Center a Torino ..

Anonimo ha detto...

Ormai il nord è peggio del sud.
Non si lavora da nessuna parte senza la raccomandazione!!!
Restano solo i posti ai Call-Center!!

Anonimo ha detto...

E poi che senso ha laurearsi col massimo dei voti se per lavorare si è costretti a omettere la laurea dal curriculum?!?!?

Anonimo ha detto...

We, ma che cavolo significa esattamente "facciamo i mercenari"??

Mica l'ho capito io.......

Anonimo ha detto...

Significa che ormai gli ingegneri sono diventati come i braccianti agricoli che vanno a cavare i pomodori ...

Anonimo ha detto...

@ anonimo
>We, ma che cavolo significa
>esattamente "facciamo i
>mercenari"??
>
>Mica l'ho capito io.......
>

Quoto da un commento al post precedente:

[...]
Io non mi faccio problemi a fare lavori per ruoli e mansioni che non siano da ingegnere, tanto ormai sappiamo bene come e' la situazione. Ma perdinci vengo a lavorare da te solo se mi fai condizioni migliori di quelle che gia' ho: altrimenti, come dice bene 'ingegnere', ti rido in faccia, ti mando a stendere e ti tronco la telefonata su due piedi!
[...]

Anonimo ha detto...

Vergogna!! Accettate questi lavori pessimi!! Non avete un minimo di amor proprio! Emigrare bisogna come ho fatto io e al diavolo tutti!

Anonimo ha detto...

Qualsisi cosa fai sbagli.

Se fai lavori "umili" , sbagli perche non dovresti accettarli.

Se rifiuti i lavori "umili", sbagli perche bisogna iniziare facendo la gavetta!!!

Anonimo ha detto...

E' crollato anche il mito del Nord.

Luigi Rosa si è già spostato dall'Abruzzo a Torino per fare quel lavoro e neppure va bene!!?

Deve andare in Germania dove ci sono già 76.000 ingegneri disoccupati?!?


E' assurdo!!!

...


Tutto questo mentre su RAI1 al TG1 va in onda spesso un servizio che dice che l'italia ha bisogno di 180.000 laurati ,principalmente in ingegneria, e le aziende non riescono a trovarli!!!

Anonimo ha detto...

"Tutto questo mentre su RAI1 al TG1 va in onda spesso un servizio che dice che l'italia ha bisogno di 180.000 laurati ,principalmente in ingegneria, e le aziende non riescono a trovarli!!!"

L'ho visto quel "famoso" servizio.
Peccato che non dice ne quali sono queste aziende, ne dove si trovano ,e soprattutto non ci da un fottuto indirizzo dove poter mandare i CV.

E' facile cosi a dare notizie favolose: Disinformazione pura!!

Anonimo ha detto...

Hai ragionissimo Anonimo.
Quel servizio è una bufala bella e buona!!

Cacchio, ci prendono per culo pure tramite la televisione....

Tutto questo pur di fare iscrivere cani e porci all'università!!

Ma a quale pro !??

Anonimo ha detto...

Che mondo di merda.
Ho partecipato a una selezione per un posto da programmatore alla NETA. Dopo quattro colloqui, di cui uno presso il cliente , alla fine non mi hanno neppure preso.

Peccato, ho fatto piu di 500km inutilmente, piu il tempo buttato.

-------------------------
Vabbe, evidentemente non rispecchiavo le loro esigenze operative.
-------------------------
Ma i soldi per la benzina chi me li restituisce?!

Anonimo ha detto...

Google non mente: guardate che esce cercando "ingegnere micron" con Google al terzo risultato...

http://www.google.it/search?hl=it&q=ingegnere+micron&meta=


In Google veritas.

Anonimo ha detto...

Perche cosa dice di strano??

"Cercasi ingegneri per mansioni da operaio..."

Anonimo ha detto...

All'estero ci sono gli stessi problemi dell'Italia.
Basta vedere i 76.000 ingegneri disoccupati che sono in Germania.
Non esiste la nazione perfetta.

Ognuno deve cercare di combattare le ingiustizie nella terra dove si trova.
Scappare non serve a nulla ..e non mi stancherò mai di ripeterlo.

Dobbiamo combattere contro quelli che ci vogliono "tutti ingegneri" a tutti i costi!!!
Ormai l'Italia e gli altri paesi occidentali si stanno de-industrializzando , piu passa il tempo e meno ingegneri serviranno.
Dobbiamo ficcarlo nella testa delle persone,ma sopratutto nella testa dei genitori che iscrivono ancora i figli a ingegneria ..ignorando il triste futuro che li attende!
-

Anonimo ha detto...

E' tutto giustissimo!!

Sicuramente serviranno ingegneri in India, Singapore e Cina, ma NON nei paesi eccidentali!

...

Perche allora insistono per farci laureare tutti in ingegneria??!

Anonimo ha detto...

Ormai fare l'ingegnere è una professione di merda.

L'ingegnere appartiene alla classica generazione 1000 euro. Cioe è uno di quei lavori in cui lo stipendio non si discosta mai dalle solite 1000 euro al mese, neppure dopo anni di esperienza.
L'ingegnere guadagna esattamente come una commessa di un negozio e meno di una segretaria.
Tanti anni di studio per poi non avere nulla!!
Dobbiamo dirle queste cose.

Già un venditore di auto guadagna molto di piu.
Persino un macellaio guadagna molto di piu!!
I mestieri dove è richiesta una laurea sono i peggiori.
Perche ci sono piu canditati e secondo la classica legge di domanda e offerta... piu candidati significa meno stipendio e piu fatica per entrare!!!!

Riflettete gente.... riflettete....

Anonimo ha detto...

Gli ingegneri sono un popolo di sognatori/perdenti ...

Anonimo ha detto...

Ingegenri unitevi e ribellatevi.

Insieme troverete la forza per agire!!!

Anonimo ha detto...

E' vero che anche all'estero la situazione non e' tutta rose e fiori, ma io sono in Inghilterra e vi assicuro che lavori "per ingegneri" ce ne sono......e parecchi!!!!

Anonimo ha detto...

[...] lavori "per ingegneri" ce ne sono......e parecchi!!!![...]

Si... a chiacchiere!!!

Anonimo ha detto...

Tipo??

Anonimo ha detto...

Ma quali sarebbero i lavori "per ingegneri"??!?!


Sei sicuro che non sono dei lavori che potrebbe fare benissimo un perito ?!?!


Non prendiamoci in giro.........

Anonimo ha detto...

Ragazzi vi ricordo che i periti elettronici (per esempio) hanno una formazione particolarmente completa per quel che riguarda la progettazione dei circuiti elettronici integrati.

La vera differenza rispetto agli ingegneri(almeno rispetto a quelli di una volta) è che i periti hanno una formazione troppo specialistica con la quale non sarebbero mai in grado di gestire posizioni tipiche dell'ingegnere v.o. come il direttore generale, l'amministratore delegato ecc..

Anonimo ha detto...

Questa è un po' una putt@n@t@. Adesso dicci che ingegneria elettronica ti insegna a fare il direttore generale e l'amministratore delegato che così ti squalifichi da solo.

A casa mia, o almeno all'università dove ho studiato io, la selezione veniva fatta sulla base di :
- esami di matematica per cui era necessaria una buona capacità di astrazione, attenzione, applicazione delle regole e capacità di comprensione del formalismo tipico della matematica.
- esami di fisica spicciola, niente di che, solita fisica I e II, per cui però ci vuole una certa capacità di visione spaziale e di comprensione delle grandezze fisiche.
- a questo punto: nel V.O. c'era una carrellata di una quindicina di annualità di elettronica, campi e.m. e segnali di pura carta e penna con qualche approfondimento volontario al calcolatore.
- pratica: ah questa sconosciuta, a differenza dei periti.
- teoria nonchè capacità di elevarsi rispetto alla sola teoria: notevole a seconda delle capacità matematico fisiche.

Un perito con la sola preparazione del perito, anche se con esperienza pratica, deve farne di strada per arrivare alla capacità di analisi e formalizzazione dei problemi di un laureato in ingegneria.
Può farcela però deve avere qualcosa in più.

Un laureato in ingegneria a 25-26-27 anni invece il più delle volte deve già convertirsi e fare lavori per cui quelle capacità matematico-fisiche che lo contraddistinguono sono superflue.
Anzi, il grosso finisce a lavorare nel campo dell'informatica, che tra l'altro ha annullato il 70% del lavoro di carta e penna insegnato all'università, rendendo ancora più vani gli sforzi universitari.

Anonimo ha detto...

Secondo me non hai capito niente di quello che volevo dirti, cmq ti rispondo ugualmente e punto per punto.

"Adesso dicci che ingegneria elettronica ti insegna a fare il direttore generale e l'amministratore delegato che così ti squalifichi da solo."

Non parlo di ingegneria elettronica, parlo dell'ingegneria in genere.
Anni fa, quando incontravo un ingegnere per strada, il suo lavoro era al 90% quello di direttore o amministratore delegato. E poi ditemi che non è vero.
E' per questo che in molti ambivano a fare l'ingegnere, non di certo per fare un misero lavoro di progettazione per cui vanno già benissimo i periti.

Adesso esistono le lauree in ECONOMIA AZIENDALE, ECONOMIA E MANAGEMENT , SCIENZE MANAGERIALI ecc che ormai ,se si vuole fare una carriera prestigiosa, non ha piu senso fare ingegneria.
E' vero che ora esiste anche ingegneria gestionali,ma a quel punto tanto vale studiare Economia, almeno è una facoltà che ha una certa tradizione. E cmq una volta tutte le ingegnerie erano gestionali ..in un certo senso.
Chi usciva ingegnere era destinato alla gestione e non di certo alle mansioni operative come ora!

Tornando al piano di studi:

"- esami di fisica spicciola, niente di che, solita fisica I e II, per cui però ci vuole una certa capacità di visione spaziale e di comprensione delle grandezze fisiche."

Esami di fisica "spicciola" forse li farai tu che studi al nuovo ordinamento!!

Io ho fatto Fisica 1, Fisica 2, Fisica Tecnica (3) , Fisica dello Stato Solido (4), e Campi Elettromagnetici che è cmq fisica.
Ti dico che ogni esame di fisica del v.o. equivale a circa 3 esami del nuovo ordinamento!!

Per quanto riguarda gli esami di elettronica, io ho fatto solo ELETTRONICA , ELETTRONICA DIGITALE e DISPOSITIVI ELETTRONICI (ancora tutta fisica dello stato solido ). Null'altro.

Ho fatto pero anche molti esami generici o di indirizzi diversi, perche la cultura dell'ingegnere è giusto che sia ad ampio spettro.
Quindi ho fatto esamoni del tipo di:
SCIENZE DELLE COSTRUZIONI
MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE
MACCHINE
AUTOMAZIONE
SENSORI E ATTUATORI
ELETTROTECNICA
ECONOMIA DEI SISTEMI INDUSTRIALI ( un mega esame da 24 libri comprendente tra l'altro il marketing , la strategia, l'organizzazione aziendale ecc )
Ho fatto poi anche parecchi esami di informatica:
FONDAMENTI 1
FONDAMENTI 2 ( quest'ultimo comprendeva ARCHITETTURE DEGLI ELABORATORI, SISTEMI OPERATIVI, PROGRAMMAZIONE ASSEMBLY , PROGRAMMAZIONE AD OGGETTI ecc )
BASI DI DATI
RICERCA OPERATIVA
RETI DI CALCOLATORI
SISTEMI INFORMATIVI
ecc

Come vedi limitarsi a progettare semplici integrati è un po limitante per una cultura cosi vasta!!!

Nel vecchio ordinamento c'erano solo 28 esami ( non 54 come ora nel 3+2) ,ma erano tutti esami giganteschi e terribilmente formativi.

Dico anche un ultima cosa.

Il mio corso di studi è molto piu vasto del nuovo,ma non a caso permette l'iscrizione all'albo unico degli ingegneri di CLASSE A, contrariamente alle nuove lauree specilistiche che permettono l'iscrizione in CLASSE A, ma solo limitatamente al loro settore d'appartenenza.

Quindi diciamo che, tra le lauree di CLASSE A, le nuove sono cmq di serie B ...

Anonimo ha detto...

mi sono laureato da un pezzo con il v.o. a pieni voti e a 26 anni nella tua stessa ing a Milano. Ora faccio un lavoro per cui mi è stata richiesta la laurea, ma non faccio l'ingegnere.

PS. da me 29 esami + toefl minimo 197/300 entro il 4° anno.

Parlo di fisica spicciola perchè spero che tu non creda di avere fatto roba difficile! Ho fatto gli stessi esami di fisica tuoi togliendo fisica dello stato solido e fisica tecnica che non c'entrava una mazza, ( ma mi sono fatto anche io qualche esame inutile tipo scienza delle costr. o economia ed org. aziendale )


"Anni fa, quando incontravo un ingegnere per strada, il suo lavoro era al 90% quello di direttore o amministratore delegato. E poi ditemi che non è vero." Se aveva almeno 45 anni magari e quindi gente che ora ne ha almeno 55, se per anni fa intendevi 10 anni.
Le cose sono cambiate nel frattempo le iscrizioni ad ingegneria si sono triplicate, tutti direttori ?

Io ambivo a fare ingegneria per lavorare come progettista, per un po' l'ho fatto , poi visto che la paga era bassa e il ramo era malato ho abbandonato l'idea. Di fare il direttore o l'a.d. non ho mai avuto ambizioni, ne' ho conosciuto persone che volessero spaccare il mondo appena uscite dall'università.

L'albo è una perdita di tempo e di soldi. Ma c'è ancora chi ci crede ?
Se uno vuole farsi l'aziendina di impianti elettrici è un conto, ma in caso di lavoro dipendente o, peggio, di programmatore consulente, l'iscrizione all'albo è superflua, a meno che uno non goda quando lo chiamano ing.

Anonimo ha detto...

Da come parli sicuramente non hai fatto il v.o.

Che significa questo?

"PS. da me 29 esami + toefl minimo 197/300 entro il 4° anno. "

197/300 cosa?? booo

Cmq secondo me sei ancora uno studente e stai studiando al nuovo ordinamento..

Anonimo ha detto...

"Parlo di fisica spicciola perchè spero che tu non creda di avere fatto roba difficile! Ho fatto gli stessi esami di fisica tuoi togliendo fisica dello stato solido e fisica tecnica che non c'entrava una mazza, ( ma mi sono fatto anche io qualche esame inutile tipo scienza delle costr. o economia ed org. aziendale )"

Ma tu sei matto!!!

Io al v.o. ho fatto talmente tanta matematica e fisica da potermi considerare quasi laureato anche in matematica e fisica.
E poi che cavolo dici?
Secondo te, Fisica dello stato solido e fisica Tecnica non centravano un cavolo?

Vuoi fare "elettronica" senza conoscere la Fisica dello stato solido? Allora vai alle scuole professionali altro che ingegneria!!

...

Anonimo ha detto...

"Parlo di fisica spicciola perchè spero che tu non creda di avere fatto roba difficile! Ho fatto gli stessi esami di fisica tuoi togliendo fisica dello stato solido e fisica tecnica che non c'entrava una mazza, ( ma mi sono fatto anche io qualche esame inutile tipo scienza delle costr. o economia ed org. aziendale )"

Ma tu sei matto!!!

Io al v.o. ho fatto talmente tanta matematica e fisica da potermi considerare quasi laureato anche in matematica e fisica.
E poi che cavolo dici?
Secondo te, Fisica dello stato solido e fisica Tecnica non centravano un cavolo?

Vuoi fare "elettronica" senza conoscere la Fisica dello stato solido? Allora vai alle scuole professionali altro che ingegneria!!

...

Anonimo ha detto...

In realtà a fare la differenza sono proprio gli esami come Fisica dello Stato Solido!! ...

ma tu forse non sai neppure di che cosa si tratta...

Anonimo ha detto...

"..togliendo fisica dello stato solido e fisica tecnica che non c'entrava una mazza.."

La tua cultura è talmente scarsa che si vede lontano un miglio che sei uno studente del nuovo ordinamento!!

Anonimo ha detto...

"Ho fatto gli stessi esami di fisica tuoi.. "

HuaUhuaHuaHahuhuahua

Ma dove????

Al nuovo ordinamento si studia la stessa fisica che io studiavo alle scuole superiori!!!

---

"Parlo di fisica spicciola perchè spero che tu non creda di avere fatto roba difficile!"

Appunto. La tua fisica non è difficile perche sei al nuovo ordinamento,ma la mia era difficile eccome!!!

...

Anonimo ha detto...

Io i nuovi ordinamento li riconosco da lontano un km :-)

Anonimo ha detto...

"Parlo di fisica spicciola perchè spero che tu non creda di avere fatto roba difficile!"

Adesso per studiare la fisica vera cosa ci vuole? Un dottorato di ricerca forse?!

Prima si faceva tutto con un colpo.
Ci volevano 10 anni per diventare ingegnere v.o. ma poi era come avere la triennale + la specialista + il dottorato ..tutto in una volta !!

Anonimo ha detto...

"Io ambivo a fare ingegneria per lavorare come progettista, per un po' l'ho fatto , poi visto che la paga era bassa e il ramo era malato ho abbandonato l'idea."

Se volevi progettare circuiti integrati potevi andartene direttamente alle scuole industriali e prenderti un normale diploma di perito elettronico.
Li si fa proprio quello che interessa a te!!!

Anonimo ha detto...

We,ma la gente cosa crede che alle industriali ti insegnano a vendemmiare?

Anonimo ha detto...

Ribadisco, gli industriali non sanno quello che vogliono!!!

Anonimo ha detto...

Togliamo la matematica e la fisica dagli ingegneri e trasformiamo l'ingegneria in una squallida scuola professionale.

Anzi, visto che vogliono ingegneri molto giovani, facciamo direttamente cosi: chiamiamo ingegneri quelli che si diplomano dalle scuole professionali e via...

problema risolto:-)

Anonimo ha detto...

Vi faccio notare che alle industriali la matematica e la fisica si studia eccome. E non è neppure tanto semplificata!!

Se continua cosi l'ingegneria diventerà veramente più simile alle scuole professionali che alle rispettabilissime industriali..

Anonimo ha detto...

Rockbaby, con il diploma delle industriali non li progetti i circuiti integrati. Io faccio proprio questo di lavoro e qui diplomati non ne abbiamo!!!

Anonimo ha detto...

Questo e' un blog interessante. Dai battibecchi che ho potuto leggere fin qui, mi sembra che molti di voi non si rendano conto che il vo e' ormai cosa morta e sepolta. Ripresentare queste contrapposizioni vo contro no non serve a niente. Le competenze aquisite 10 anni fa con il vo ormai sono obsolete e di posti di lavoro non ce ne sono molti. Io come imprenditore preferisco sempre un giovane laureato no piuttosto che uno stagionate trentenne vo che prentende di fare magari l'ad dal primo giorno. Sorry, ragazzi ma e' cosi'.

Anonimo ha detto...

La matematica e la fisica non saranno mai cose obsolete ..neppure tra 200 anni.

Su questo puoi giurarci...

Anonimo ha detto...

Chi si è laureato oltre 50 anni fa è ancora ingegnerie, grazie al cielo :-)

Anonimo ha detto...

" ..che prentende di fare magari l'ad dal primo giorno. "

Nessuno qui vuole fare l'ad sin dal primo giorno. Sarebbe un folle.
Ma il buon giorno si vede dal mattino.
Bisogna entrare in azienda sapendo bene quale sarà il fine ultimo; è necessario conoscere la meta per non perdere la rotta.

PS. Nessuna strada è quella giusta per il navigatore che non sa dove vuole arrivare..

Anonimo ha detto...

Verissimo.
Non bisogna perdere tempo con lavori che ti portano fuori rotta.
Non ha senso laurearsi per pulire i cessi o per fare il saldatore TIG.. daccordo la gavetta,ma non è cosi che si fa.

Non dobbiamo buttare via anni preziosi in gavette che non portano a niente.

Fare uno stage(anche non retribuito) come assistente al responsabile dei sistemi informativi potrebbe essere una buona gavetta, per esempio.

Perdere tempo in lavori inutili e non formativi dal punto di vista manageriale, non è una buona gavetta.
Non per un ingegnere. I lavori operativi vanno bene per i periti.
Non per noi.

Anonimo ha detto...

Gli industriali non sanno cosa vogliono. Non sanno di cosa hanno bisogno. Questo è il vero problema.
Troppe PMI in Italia e poche aziende serie..

Anonimo ha detto...

E' vero. E' cosi.
Gli imprenditori non sanno cosa vogliono. Manca una vera e propria cultura manageriale.

...

Anonimo ha detto...

Ricercano ingegneri quando basterebbe un perito... assurdo.......

Anonimo ha detto...

Rimettete il V.O. , è l'unica soluzione.
Altrimenti ci ritroveremo le strade piene di ingegneri spazzini........................

Anonimo ha detto...

Ragazzi non fate l'errore di considerare l'ingegneria come una scuola professionale.. o peggio un corso di aggiornamento per periti!!

L'ingegneria non deve formare sull'ultima novità tecnologica del momento.
In quelcaso sicuramente si avrebbero ingegneri obsoleti già prima ancora di laurearsi alla specialistica.
Ma per fortuna (almeno per i v.o.)non è cosi.

Esistono corsi specifici con durata anche settimale per aggiornarsi sulle ultimissime novità tecnologie del momento, non serve una laurea per quello!!

Risolvere i problemi con le equazioni differenziali alle derivate parziali è un altra cosa..
( conoscere la fisica delle perticelle, la fisica quantistica , questo si che non ha data di scadenza!! )

Sono daccordo con chi dice che manca cultura negli imprenditori.
Sono loro che avrebbero bisogno di una laurea.
A volte anche di un diploma...

Anonimo ha detto...

Ultimamente ho letto un annuncio assurdo.

Cercavano un ingegnere elettronico per un ruolo di responsabilità e supervisione (è questo già è raro di suo )e l'annuncio diceva testualmente "eta massima 28 anni".

...

[???]
Per un ruolo di responsabilità non sarebbe meglio avere una persona matura anziche un ragazzetto di 23 anni??!

Anonimo ha detto...

"Rockbaby, con il diploma delle industriali non li progetti i circuiti integrati. Io faccio proprio questo di lavoro e qui diplomati non ne abbiamo!!!"

Figurati , ormai assumono tutti ingegneri anche quando gli servono dei manovali. Di cosa ti meravigli?!

Vi ricordate l'articolo "Cercasi Ingegneri per Mansioni da Operaio"

...

Anonimo ha detto...

"Rockbaby, con il diploma delle industriali non li progetti i circuiti integrati. Io faccio proprio questo di lavoro e qui diplomati non ne abbiamo!!!"

Fanno male i dirigenti della tua azienda se non assumo periti.

I periti elettronici sono perfettamente in grado di progettare i circuiti ingegrati.

Che cosa credi? Studiano proprio quello a scuola.

Mica studiano agricoltura!?!!!!!

Anonimo ha detto...

GENTE!!
Parliamo di periti elettronici non di periti agricoli...


con tutto il rispetto :-)

Anonimo ha detto...

@imprenditore

E’ pazzesco. Gli imprenditori preferiscono le persone senza ambizioni… che mondo assurdo!!

Anonimo ha detto...

Gli ingegneri ormai sono diventati la feccia della società... guadagna piu un barista no che voi!!!

VERGOGNATEVI!!!!

Anonimo ha detto...

La società ha bisogno di una nuova classe dirigente, quella che c'è ha fallito , non è stata in grado di fare nulla di buono!!

Largo ai giovani trentenni!!!

Gli ingegneri servono per dirigere, se continuate a tenerli giù a fare mansioni da operaio/tecnico non prenderanno mai il posto degli attuali dirigenti incapaci........

Anonimo ha detto...

Sono perfettamente daccordo su quest'ultimo punto.

Anonimo ha detto...

PS.Selezionatori datevi una svegliata!!! Non tutti gli ingegneri sono veri ingegneri,ma solo quelli v.o. ...occhio alle patacche!!!

Anonimo ha detto...

Cercasi Ingegneri per mansioni da operaio

Ecco il link dell'articolo che ho nominato prima.

Anonimo ha detto...

Ragazzi dobbiamo rafforzare il potere dell'albo degli ingegneri.
Attualmente non conta e non accusa.
E' anche questo il nostro problema.

Ci vogliono far credere che gli albi professionali sono una cosa cattiva e che andrebbero eliminati tutti , invece sono proprio loro l'unica cosa che puo salvarci da questo schifo (e dal qualunquismo).

Rafforziamo il potere del nostro albo, chiediamo restrizioni piu severe(e concrete) per chi non è iscritto e facciamo intrudorre il tirocinio obbligario per i nuovi neolaureati!!

--

Le lauree che hanno un albo forte sono ancora rispettate, solo l'ingegneria è diventata la merda assoluta....

ragazzi facciamo qualcosa prima che sia troppo tardi!!!!!!!!!!!


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Altrimenti sarà una guerra fratricida per un tozzo di pane, tra periti, ingegneri triennali, magistrali, specialistici, dottorati e v.o. ...

Anonimo ha detto...

...ancora con questa storia che un perito progetta circuiti integrati!!!!!!!! Ma almeno l'ITIS lo avete fatto o parlate solo per sentito dire. Io l'ho fatto e non e' cosi'!!
SE progettare circuiti integrati non e' un lavoro da ingegnere mi dite cosa lo e'??

Anonimo ha detto...

I lavori operativi sono da Perito.
Passare la giornata a progettare integrati davanti al computer con un programma cad è da perito.

I lavori strategici/organizzativi e gestionali sono da ingegnere.
Il project manager per esempio è un lavoro da ingegnere.
Passi la giornata facendo riunioni tecniche e strategiche e parlando sia con i tecnici(vedi periti) che con gli amministrativi. Pianifichi i task, gestisci le risorse umane e i budget. Quello si.

Ovviamente non si puo iniziare direttamente come project manager.
Si puo iniziare come junior project manager o assistente del junior project manager...
l'importante è che la carriera prenda una direzione ben precisa.

Anonimo ha detto...

In Italia i posti che contano finiscono in mano ai raccomandati mentre i laureati fanno i lavori operativi da 4 soldi...

Anonimo ha detto...

Ragazzi , vi ricordo che i post polemici vengono cestinati.

La moderazione esiste ancora.

[STAFF]

Anonimo ha detto...

Anche una scimmia si impara a progettare se glielo fai fare tutti i giorni per 8 ore al giorno.

Sicuramente pero una scimmia non sarebbe mai in grado di gestire una riunione. E non saprebbe certamente attenuare un conflitto fra due persone o discutere per risolvere un problema di qualsiasi tipo (problem solving).



---

La differenza tra chi ha cultura e chi ha fatto una banale scuola professionale si vede in queste piccole,ma importantissime cose...

Anonimo ha detto...

Ci sono piu laureati nelle posizioni gerarchicamente piu basse, non che nelle posizioni manageriali. Questa è la vera assurdità di questa ITALIA.

Anonimo ha detto...

Ha proprio ragione chi dice che per imparare seriamente la matematica e la fisica oggi come oggi bisogna prendersi un PHD.
Praticamente è come dire che l'equivalente della vecchia laurea v.o. adesso è il PHD.
Di conseguenza le nuove laurea 3+2 sono l'equivalente degli istituti industriali ( o forse professionali visto che anche li c'è la divisione 3+2 ).. e quindi si spiega tutto.

Salgono i titoli ma il livello scende.

Arriveremo al punto che all'università si studierà la fisica a fumetti... ma già adesso...

Anonimo ha detto...

"Arriveremo al punto che all'università si studierà la fisica a fumetti... ma già adesso..."

Colpa degli imprenditori che cercano svitabulloni ,ma li vogliono laureati. L'importante è quello.

Mi chiedo come sia possibile che in Italia gli imprenditori possano influire cosi pesantemente sull'istruzione scolastica e addirittura persino sull'università?!!!!!!

Come possono capire di un qualcosa che non hanno mai fatto?!

Anonimo ha detto...

E meno male che gli imprenditori non sono il ministero dell'istruzione!!

Anonimo ha detto...

[Scusate : Errata corrige ]

Ha proprio ragione chi dice che per imparare seriamente la matematica e la fisica oggi come oggi bisogna prendersi un PHD.
Praticamente è come dire che l'equivalente della vecchia laurea v.o. adesso è il PHD.
Di conseguenza le nuove lauree 3+2 sono l'equivalente dei diplomi da perito industriale ( o forse dei diplomi professionali visto che anche li c'è la divisione 3+2 ).. e quindi si spiega tutto.

Salgono i titoli ma il livello scende.

Arriveremo al punto che all'università si studierà la fisica a fumetti... ma già adesso...

Anonimo ha detto...

Quindi, se ho ben capito, mi volete convincere che il perito progetta circuiti integrati (...ma quando??) e l'ingegnere fa il project manager?? Gestisce riunioni?? Risolve conflitti tra persone????????? E avete imparato questo all'Universita'?? Ma l'ingegnere libero professionista cosa fa??? Mi dispiace ma l'ingegnere nasce per ruoli "operativi". Progetta, trova soluzioni nuove. Tutto quello che si studia in 5 anni e' finalizzato a saper fare le cose. Sicuramente sono d'accordo con il fatto che l'ingegnere e' la figura professionale piu' adatta a ruoli "strategici/organizzativi" ma non potete limitarvi solo a questo. Non crederete mica di entrare in una azienda e mettervi a fare il junior project manager il giorno dopo. Dopo anni di esperienza in progettazione (lavoro "operativo") potete pensare di coordinare il lavoro di altri. Dove lavoro io e' esattamente cosi'. Prima bisogna dimostrare di saper fare, solo allora e' pensabile di vedersi assegnare la piena responsabilita' di progetti. L'ingegnere non studia project management, al V.O. c'era solo economia come materia "affine". Me c'erano esami di elettronica elettrotecnica, telecomunicazioni, etc... e li project management non lo trovate. In parecchi blog ho sentito parlare di rivalutazione delle figura dell'ingegnere. Chi pretende di entrare subito come project meneger, senza un giorno di esperienza vera fa un pessimo servizio alla categoria.

Anonimo ha detto...

Non sono assolutamente daccordo.
I ruoli operativi sono sempre stati dei periti. Gli inegneri sono nati per i ruoli direttivi, è solo con il nuovo ordinamento che stanno cambiato le cose!!

Quello che dici tu è vero per i Periti, che partono da ruoli operativi e poi (in alcuni casi) finiscono anche in ruoli manageriali. Loro pero iniziano a lavorare a 18 anni!! Per l'ingegnere è diverso.
Non puo sprecare altri anni in gavette inutili.

Deve dedicarsi subito al mestiere che dovrà fare in futuro, ovvero un mestiere direttivo e di responsabilità.

Banalmente io ho fatto l'esempio del project manager ,ma nessuno dice che si debba per forza cominciare cosi. L'importante è intraprendere una strada che porti in quella direzione o cmq in una direzione giusta, verso una posizione direttiva!!

Conosco molte persone(ingegneri) che sono entrate tramite stage e poi sono diventate junior Project Manager (sempre a 1000 euro mese,ma almeno è un bel lavoro). Le tecniche del project management vengono imsegnate in azienda, non ci vuole una laurea per tutto. L'importante è avere una solida cultura di base ad ampio spettro.

I manager tecnici infatti devono capire un po di tutto.
Nelle riunioni devono confrontarsi con vari enti.
Parlano con l'ente produzione dove magari c'è un ing. meccanico, poi parlano con l'ente logistica dove magari c'è un ing. gestionale, poi parlano con l'ente sistemi informativi, dove c'è un ing. elettronico/informatico poi parlano con l'ente finanza ecc ecc

Quindi la cultura deve essere per forza ad ampio spettro.
Ecco perche io sono ing.elettronico ,ma ho studiato cmq cose come Scienze delle costruzioni, Econmia dei Sistemi Industriali, Marketing, Meccanica applicata alle macchine, Macchine, Elettrotecnica , Automazione ecc ecc

Anonimo ha detto...

Sono daccordissimo con SBOB, stavolta ha proprio ragione.

Non ho perso 8 anni della mia vita per mettermi a fare il tecnico.
Altrimenti mi sarei fermato di studiare subito dopo il diploma!!!

Anonimo ha detto...

Cmq sarebbe una guerra persa in partenza contro i periti.

Perche se gli ingegneri devono partire dai ruoli operativi/tecnici esattamente come i periti, è ovvio che i periti si ritroveranno avvantaggiati (visto che hanno iniziato a lavorare a 18 anni) e si ritroveranno manager molto prima e molto piu facilmente...

Anonimo ha detto...

Infatti spesso è proprio cosi!

Anonimo ha detto...

Io penso che ognuno dovrebbe avere la possibilita' di intraprendere la strada che piu' gli e' congeniale. Io avrei preferito fare l'ingegnere tecnico anziche' l'ingegnere manager: e' proprio cosi' che ho iniziato con il primo lavoro dopo la laurea, in uno studio di progettazione dove mettevo in pratica cio' che avevo studiato; altrimenti perche' spaccarmi la testa con tecnica delle costruzioni, modellistica israulica, geotecnica e quant'altro?
Purtroppo poi le condizioni di lavoro in nero e con stipendi da fame che quasi neanche ci ripagavo le spese di viaggio e la prospettiva di rimanere in nero ancora per un numero indefinito di anni mi hanno fatto cambiare strada.

Cmq daccordo con nick: i ruoli di controllo e supervisione vanno assegnati a chi ha gia' una buona esperienza

Anonimo ha detto...

SBOB, una solida cultura di base non e' sufficiente a darti le capacita' di gestire progetti complicati. Ti da le basi su cui costruire queste capacita'. A mio parere bisogna prima conoscere bene il lavoro, poi si puo' organizzarlo per altri. Il project manager non e' solo chi gestisce le scadenze e verifca lo stato di avanzamento. E' anche il punto di riferimento del team. E' da te che la gente viene anche per i problemi piu' semplici, ci si aspetta una maggiore conoscenza dall'ingegnere, non la semplice abilita' organizzativa. Nel mio lavoro io faccio tutte e due le cose. Gestisco progetti ma li so anche "fare". Solo cosi' sono in grado di dire ad altri "stai sbagliando" o "e' meglio fare cosi'". Non credo comunque saremo mai d'accordo su questo. Volevo solo fare una ultima osservazione. Il perito studia da perito e nel lavoro applica quello che ha studiato. Lo stesso vale per l'avvocato, il medico, il ragioniere. Perche' l'ingegnere dovrebbe essere l'unico che studia elettronica, meccanica, chimica e poi lavora come project manager?
Comunque finalmente una discussione "da ingegneri". Spero su questo tu sia d'accordo!!!

Anonimo ha detto...

"Perche' l'ingegnere dovrebbe essere l'unico che studia elettronica, meccanica, chimica e poi lavora come project manager?"

Bella domanda.. ti rispondo subito e volentieri.

Come tu già sai, non esiste un diploma da avvocato,ma solo la laurea. Stessa cosa per il medico, il biologo ecc.

Nel mondo industriale invece esistono due figure: periti e ingegneri.
Quindi ci saranno periti elettronici e ingegneri elettronici, periti chimici e ingegneri chimici, periti meccanici e ingegneri meccanici.
Studiano piu o meno le stesse cose,ma mentre il perito è destinato a lavori operativi , l'ingegnere è destinato a lavori piu organizzativi/gestionali ..ovviamente sempre nello stesso settore di appartenenza.

Quindi nell'industria chimica, il perito chimico si occuperà di questioni operative, l'ingegnere chimico invece di questioni organizzative..

Perito e ingegnere non sono due figure ridondanti e intercambiabili come qualcuno vorrebbe farci credere.
Sono l'una il superiore dell'altro.

Il perito è operativo, l'ingegnere è strategico.

Il discorso del Project Manager è ancora piu bello...

Ogni ingegnere diventa projcet manager del suo settore.
Quindi ci sarà il project manager edile per gli ingegneri edili, il project manager chimico per gli ingegneri chimici.
E' giusto che ognuno faccia il suo lavoro e proprio per questo è giusto che un ingegnere non perda tempo a fare il perito,ma impari subito quello che dovrà essere il suo lavoro definitivo.

Un medico non deve saper fare le punture... deve saper fare il medico!!!

Anonimo ha detto...

"Gestisco progetti ma li so anche "fare". Solo cosi' sono in grado di dire ad altri "stai sbagliando" o "e' meglio fare cosi'".

Normalmente i medici sono affiancati da infermieri esperti che sanno consigliarli nelle questioni piu operative.

Allo stesso modo il giovane ingegnere manager/supervisore andrebbe affiancato da un perito esperto pronto a consigliarlo sulle questioni piu "pratiche".

Nessuno nasce imparato.
E' giusto allora che il poco tempo che abbiamo nella giornata venga impiegato per imparare la vera professione che dovremmo andare a fare ( quindi l'ingegnere ), e per le questioni da perito c'è già altra gente!!

Anonimo ha detto...

Cmq è vero , una volta era sempre cosi.
C'era il giovane ingegnere e il vecchio perito che andavano fianco a fianco a controllare il lavoro degli operai...

il giovane ingegnere si arricchiva della saggezza del perito esperto e il sistema "formazione" funzionava..

ora forse non è piu cosi?!!!

Anonimo ha detto...

Purtroppo non è sempre cosi...
per fortuna in alcune aziende si, ma è cmq difficile entrarci perche i posti sono pochi e i laureti ingegneri tantissimi....................

Anonimo ha detto...

C'è il solito problema che gli ingegneri sono troppi ... per i pochissimi posti degni realmente di un giovane ingegnere!!

Anonimo ha detto...

“Cmq daccordo con nick: i ruoli di controllo e supervisione vanno assegnati a chi ha gia' una buona esperienza”

Io non sono assolutamente d’accordo.
L’esperienza spicciola non conta.
L’ingegnere deve fare l’ingegnere e il perito deve fare il perito.
Un perito con esperienza resta sempre perito, non diventa ingegnere.

Il supervisore deve essere una persona con una formazione da supervisore e non un perito “arrivato”.
Semmai si possono sommare le due figure come in alcune aziende.
In Honeywell , per esempio , a capo di ogni cella ci sono un supervisore(ingegnere) e un facilitatore(perito esperto). Il primo si occupa di questioni organizzative , l’altro di questioni operative.
Entrambi sono nello stesso livello gerarchico (+ o -) ma mentre il perito è al massimo della sua carriera, l’ingegnere è agli inizi….

Anonimo ha detto...

Cmq è vero , una volta era sempre cosi.
C'era il giovane ingegnere e il vecchio perito che andavano fianco a fianco a controllare il lavoro degli operai...

il giovane ingegnere si arricchiva della saggezza del perito esperto e il sistema "formazione" funzionava..

---

Appunto

Anonimo ha detto...

Tempo fa parlai con il responsabile di produzione di Micron Italia (ovviamente era un ingegnere elettronico ), questo mi disse che lui era entrato direttamente come supervisore,mentre gli ingegneri di adesso entrano tutti come operai.

Il bello è che lui è ancora giovanissimo e se si fosse laureato poco piu tardi (dopo la riforma 3+2) ora forse sarebbe operaio anche lui..

Anonimo ha detto...

Certo. Adesso gli ingegneri in Micron fanno praticamente gli opeari, ecco xke li preferiscono con la laurea triennale...

la quinquennale sarebbe troppo!!!

Anonimo ha detto...

Io penso che il perito debba fare il perito e l'ingegnere debba fare l'ingegnere.
Spesso si vedono periti al comando di ingegneri ed è una cosa senza senso.
L'ingegnere è nato come diretto superiore del perito, è palese.
Il perito non puo essere in grado di organizzare e gestire, non ha la cultura necessaria...

Anonimo ha detto...

Vi ricordo che l’ingegnere ha dalla sua la cultura multi-disciplinare ad ampio spettro.
E’ questa che gli permette di spaziare tra varie materie senza problemi.
Il perito impara una cosa e fa quella per tutta la vita. L’ingegnere puo imparare tutto e si stufa a stare sempre sulla stessa cosa per troppo tempo. Per il perito le cose nuove sono difficili, per l’ingegnere è tutto troppo facile e poco sfidante.
Il perito lo metti davanti a un Cad e ti progetta di tutto dalla mattina alla sera, poi se lo inviti a una riunione rimane a bocca aperta e non riesce neppure a esprimersi.

L’ingegnere non ha problemi a confrontarsi con manager di diversi enti. E’ come una specie di jolly ed è questo che deve essere.
Capisce un po di tutto e un po di niente.
Sa interfacciarsi con gli enti Produzione, Logistica, Sistemi Informativi, Risorse Umane, Finance, Marketing ecc E’ questa la sua forza.
Ha una conoscenza tecnica/operativa della sua materia “scarsina” rispetto al perito semplicemente perche non avrà mai la stessa esperienza. Ma non è un problema, l’ingegnere deve pensare a cose molto piu importanti e vitali per l’azienda.

L'ingegnere deve organizzare e gestire il lavoro dei tecnici, senza organizzazione i periti, pur bravissimi operativamente, non sarebbero in grado di fare nulla...

Diamo a Cesare quel che è di Cesare.

Anonimo ha detto...

Mi sembra giustissimo.
Per una volta sono perfettamente daccordo su tutto. Parola per parola.

Hai detto veramente tante verità neanche poi tanto banali..

Anonimo ha detto...

Avete ragione. Bisogna cominciare a focalizzarci sulle differenze.
Non dico che l'ingegnere sia nato come superiore del perito,ma piu o meno è cosi.. anche perche altrimenti che differenza ci sarebbe?!
Non mi sembra che siano titoli equipollenti!!

...

Anonimo ha detto...

Eppure è cosi che vogliono farci credere..

Anonimo ha detto...

Studiano le stesse cose,ma con obiettivi molto differenti.

Le differenze probabilmente non sono chiare a tutti e sopratutto ai selezionatori che scrivono "cercasi per mansioni tecniche diploma o laurea..". Loro sicuro che non capisco niente.

Eppure è tutto cosi semplice:

L'ingegnere è fatto per fare il supervisore del perito.

Anonimo ha detto...

"L'ingegnere è fatto per fare il supervisore del perito."

Prima forse era cosi, quando c'erano gli ingegneri veri ( vedi v.o.).
Adesso ci sono quelli con la laurea breve, gli ingegneri 3+2 che non sanno neppure fare 2+2 ...

E questo nuovo esercito di dott.ing. non servirà a nessuno..

A questo punto sono molto meglio i periti.

Anonimo ha detto...

Il paragone medico-infermiere vs. ingegnere-perito e' interessante e a prima vista potrebbe smentirmi. Se analizziamo in dettaglio c'e' da considerare che studia medicina a la "applica" nel suo lavoro. L'infermiere non studia le spesse cose, non a caso fa un lavoro diverso. Ingegnere e perito studiano le stesse "cose". Il livello di approfondimento e' naturalmente molto diverso. Nel mio settore (elettronica) un perito si occupa di semplici circuiti, un ingegnere di progetti decisamente piu' complicati.
Sembra la stessa situazione tra medico ed infermiere, ma non e' cosi'. D'accordo sul fatto che poi un ingegnere diventi project manager nella sua area di competenza, ma solo con il tempo e la giusta esperienza, che non considero assolutamente "spicciola".
Ne' ritengo che ingegnere possa avere una conoscenza tecnica "scarsina". L'ingegnere ne sa piu' di tutti, altrimenti che ingegnere e'? Vorrei ribadire che poco o niente degli studi fatti dall'ingegnere lo preparano ad un ruolo direttivo, sono tutte materie tecniche quelle che studiamo. Studiare elettronica, chimica, etc... non ci aiuta ad interagire con marketing e logistica. Questo si impara sul campo. Dove lavoro io e' cosi'. Il mio manager sa fare benissimo anche il mio lavoro. Prima di diventare manager faceva proprio quello. Lo stesso vale per me. Solo dopo un anno mi e' stata affidata la responsabilita' del lavoro di altri. Se avete avuto esperienze diverse sono ben lieto di discuterle.

Anonimo ha detto...

Mi sembra che viviate nel mondo dei sogni. L'ingegnere e' nato per fare il dirigente..., e' superiore a un perito ... etc.
Ma siete impazziti o state scherzando? Io sono perito meccanico e coordino il lavoro di 3 ingegneri (uno vo e 2 no). E vi posso assicurare che loro sono contentissimi di lavorare con me e mi accetano bene come loro capo. Io non penderei mai in azienda persone che si credono dei in terra.

Anonimo ha detto...

In italia è sempre cosi.
Gruppi di ingegneri coordinati da un perito esperto.

Questo perche in Italia conta solo la pratica!! ...

Anonimo ha detto...

VIVA i praticoni....

Anonimo ha detto...

"L'ingegnere ne sa piu' di tutti, altrimenti che ingegnere e'? Vorrei ribadire che poco o niente degli studi fatti dall'ingegnere lo preparano ad un ruolo direttivo, sono tutte materie tecniche quelle che studiamo. Studiare elettronica, chimica, etc... non ci aiuta ad interagire con marketing e logistica. Questo si impara sul campo. Dove lavoro io e' cosi'."

Ripeto quello che ho già detto.
L'ingegnere ha una cultura prima di tutto ad ampio spettro ( e quindi puo interagire con tutti e puo fare da ponte tra vari enti aziendali ), seconda cosa ha una cultura di base terribilmente teorica che non puo che facilitare l'approccio alle cose che non si conoscono. All'ingegneria ho studiato Marketing e organizzazione azienadale,ma se non l'avessi fatto l'avrei imparato cmq al volo. E' una questione di forma mentis che l'università mi ha dato e che probabilmente i n.o. non avranno mai.

Il perito è fatto per passare ore davanti a un CAD a progettare cose piu o meno complesse. L'ingegnere si stuferebbe molto prima. Ha studiato troppe cose per limitarsi a dedicarsi a una di queste soltanto.
Per l'ingegnere qualsiasi lavoro operativo è troppo facile..

l'unico lavoro che potrebbe stimolare un ingegnere è il lavoro di gestione e responsabilità.
---
Gestire persone e problemi.. questo è quello che dovrebbe fare un ingengere!

Anonimo ha detto...

Se l'ingegnere non è fatto per fare il project manager allora chi dovrebbe farlo?! Il perito???!?

Anonimo ha detto...

Purtroppo adesso in Italia è cosi.
I project manager sono quasi sempre periti ( e sotto di loro ci sono tutti ingegenri ). Nella mia epserienza è stato sempre cosi!

Anonimo ha detto...

Gli ingegneri sono dei teorici... non fategli mai fare qualcosa di pratico o di operativo perche non lo forabbero bene...

Anonimo ha detto...

Mi spiace ma non credo che riusciro' mai a capire perche' un medico studia il suo mestiere ed un ingegnere studia per una "forma mentis". L'esempio di PERITO CAPO conferma che una posizione di coordinamento non la decide il titolo di studio ma l'esperienza nel settore. Chi dirige deve mostrare di essere "il piu' bravo". Non c'e' laurea che tenga. Io sono ingegnere ed avrei piacere di trovare un lavoro solo per il titolo di studio! Tutti i lavori che ho trovato, invece, li ho ottenuti grazie a quello che sapevo e soprattutto a quello che sapevo fare.

Infine, domani parto per le ferie, quindi se non mi sentite per un po'.......sapete perche'!!

Anonimo ha detto...

L' ingegneria è un'università non una scuola professionale e l'obiettivo dell'università è diffondere la cultura indipendentemente da cosa vogliono e cercano gli imprenditori con la terza media...

Ed è solo una fortuna che sia cosi.

Gli ingegneri hanno piu cultura ed è giusto che a parità di indirizzo comandi chi ha piu cultura: quindi l'ingegnere deve comandare il perito, nello specifico un ingegnere chimico deve comandare un perito chimico. Punto.
L'ingegnere comanda il perito esattamente come il medico comanda l'infermiere .. è perfettamente uguale.

Ma perche nessuno mette in dubbio la superiorità dei medici rispetto gli infermieri,ma solo quella degli ingegneri rispetto ai periti?!

Anonimo ha detto...

Vogliono trasformare l'università in una scuola professionale , questa è la verità!!

Adesso l'equivalente della laurea v.o. è il PhD, ormai è palese!!

Anonimo ha detto...

Vogliono trasformare l'università in una scuola professionale , questa è la verità!!

Adesso l'equivalente della laurea v.o. è il PhD, ormai è palese!!

Anonimo ha detto...

BASTA A DIFENDERE I PERITI!!!


Il perito dovrebbe stare sotto l'ingegnere e mai il contrario.
Il perito ha una cultura nettamente inferiore e non puo assolutamente comandare.

E' come se mettessimo gli infermieri esperti al comando dei medici!!


...

Anonimo ha detto...

Vero. Per alcune cose non basta l'esperienza , ci vogliono altre capacità!!
I lavori operativi possono farli tutti,ma per comandare ci vuole una marcia in più!! Ecco quindi che l'università dovrebbe servire anche a selezionare le persone piu capaci ..

Questo è uno dei motivi per cui è chiaramente sbagliato fare sempre tutti promossi come avviene ora nell'università n.o. !!

Anonimo ha detto...

Il perito deve stare sotto l'ingegnere , è sempre stato cosi e sempre cosi dovrebbe essere.
Il perito non avrà mai le capacità dell'ingegnere.. dovrebbe rassegnarsi ad obbedirgli e basta!

Anonimo ha detto...

Secondo me il giusto sarebbe cosi:

L'ingegnere comanda e il perito esegue. Questo è il modo giusto.

Invece in Italia è sempre il contrario perche si giudica rispetto all'esperienza e non rispetto alla cultura ( la cultura non è mai premiata ) ed ecco che in Italia ci ritroviamo tutti periti Project Manager con sotto di loro tantissimi ingegneri operai/tecnici...

E' assurdo.

E' ovvio che un perito avrà sempre piu esperienza sul campo dell'ingegnere...

E' banale che sia cosi!

mentre il perito lavorava l'ingegnere studiava!!!

Ma i bravi dirigenti non si formano con la pratica!!

Non bisogna saper fare l'operaio per dirigere bene una fabbrica.

Invece le piccole PMI italiane sono tutte dirette da cialtroni ex operai... e i risultati (pessimi) si vedono!!

Anonimo ha detto...

Certo che i risultati pessimi si vedono...

Gli ingegneri sono sprecati in lavori umili ed elementari, mentre i periti giocano a fare i manager/supervisor pur non sapendolo fare!!

Poi abbiamo la scusa che i laureati devono fare la gavetta..
l'eterna gavetta che non finisce mai.....

Ricordiamoci questa massima pero:

Non bisogna saper fare l'operaio per dirigere bene una fabbrica.

Anonimo ha detto...

"Non bisogna saper fare l'operaio per dirigere bene una fabbrica."

Certo, bisogna imparare a dirigere.
La leadership , il team building, il brain storming, le tecniche di problem solving.... questo bisognerebbe inparare!
Invece ci fanno sprecare tempo davanti al computer per fare un lavoro al CAD che potrebbe fare davvero chiunque...

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo.

Anonimo ha detto...

ERRATA CORRIGE

"Non bisogna saper fare l'operaio per dirigere bene una fabbrica."

Certo, bisogna imparare a dirigere.
La leadership , il team building, il brain storming, le tecniche di problem solving.... questo bisognerebbe imparare!
Invece ci fanno sprecare tempo davanti al computer per fare un lavoro al CAD che potrebbe fare davvero chiunque...

Anonimo ha detto...

"Mi spiace ma non credo che riusciro' mai a capire perche' un medico studia il suo mestiere ed un ingegnere studia per una "forma mentis"."

E' ovvio che esistono università piu teoriche ( vedi matematica/fisica ecc) e università meno teoriche..

E poi ci sono persone che hanno scelto di proseguire gli studi (invece di fermarsi al livello del perito ) proprio perche non volevano fare un mestiere da tecnico..

Anonimo ha detto...

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* ELECTRICAL INSTRUMENT & CONTROL ENGINEER
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Anonimo ha detto...

Da quando che ho risposto...

Anonimo ha detto...

Titolo della posizione ricercata RESPONSABILE QUALITA' DI PRODOTTO E DI PROCESSO Rif. 65PRUD

Descrizione posizione ricercata
Descrizione Profilo/Requisiti: Titolo di studio: laurea in ingegneria gestionale/logistica; Competenze informatiche: sufficiente dimestichezza con i principali sistemi informativi; Esperienza nella funzione: almeno 2 mesi; Residenza: preferibilmente limitrofa alla sede aziendale; Obiettivi: supporto ed affiancamento al Responsabile Sistema Qualità, controllo e supervisione sulla qualità prodotto finito importato e sui processi produttivi; figura di staff alla Direzione Generale; Competenze linguistiche: inglese buono; Competenze trasversali: capacità relazionali e di comunicazone con gli altri enti aziendali.
Sede di lavoro: bassa udinese.
Offerta: assunzione a tempo indeterminato; prospettive di crescente responsabilità.
Opportunità rivolta ad ambo i sessi; info sulla privacy in www.pentaconsulenze.it. I soli profili in linea verranno contattati.
Aut.Min. 640/08-01-07.

Luogo di lavoro Provincia di Udine

Link qui

Anonimo ha detto...

We, ma anche i periti non se la passano tanto male volendo...


....


Titolo della posizione ricercata CAPO TURNO.

Descrizione posizione ricercata
I candidati verranno valutati per ruoli di capoturno presso le aziende della nostra clientela.
Conoscenze richieste
Il candidato ideale è un Perito Tecnico, disponibile a lavorare su turni, con ottime doti relazionali.Deve conoscere i processi produttivi di tipo meccanico e avere maturato una precedente esperienza di almeno 2 anni in linee di produzione e avere interesse per ruoli gestionali.Reference: TDPO164942Published on 24/07/2007

LINK

Anonimo ha detto...

Il concetto è questo.
Quando al perito vengono richiesti 2 anni di esperienza , all'ingegnere devono essere richiesti 2 mesi di esperienza.
Non di piu.
Cosi almeno si permetterebbe ai poveri laureati di ricuperare facilmente gli anni investiti nell'università.

--

Inoltre, anche se si tratta di due posizioni di responsabilità, quella dell'ingegnere è indubbiamente di livello superiore ..ed è (guarda caso..) una posizione molto meno tecnica/operativa!!

Anonimo ha detto...

Le differenze tra perito e ingegnere devrebbero restare tali sempre , esattamente come avviene tra infermiere e medico!!!

Non vedo perche con gli ingegneri e i periti la storia debba andare diversamente ...

Anonimo ha detto...

Periti , ingegneri , ancora a litigare??!

Qui ancora non avete capito che dovete lavorare e farvi il culo?

La laurea non serve a nulla , è stata solo una perdita di tempo!!

Non vedete che non lo sapete neppure voi a cosa potrà mai servirvi?

Con il titolo da perito potete fare gli stessi identici lavori dei colleghi laureati..... la laurea è solo un inutile pezzo di carta!!!

Meditate gente.... meditate....

Anonimo ha detto...

E’ semplice. Io la vedo cosi.
Ogni tipologia di ingegnere dovrebbe avere una sua mansione.
E’ assurdo che qui non siamo neppure d’accordo sul mestiere che dovrebbe fare o meno un ingegnere.
Sicuramente l’ingegnere non può ( e non deve ) fare lavori da tecnico. Per questo c’è già il perito.
E qui credo di trovarvi un po tutti d’accordo ( tranne nicky forse ).

Mi chiedo che senso abbia fare una gavetta da perito se poi si vuole imparare tutt’altro mestiere ..ossia il mestiere dell’ingegnere!!?!?

---

Cmq sia...

secondo me i mestieri da associare sono questi:

Ingegnere Meccanico -> Supervisore/Responsabile Produzione ( azienda metalmeccanica )
Ingegnere Chimico -> Supervisore/Responsabile Produzione ( azienda chimica )
Ingegnere Elettrico/nucleare/aerospaziale/ecc -> Supervisor/Responsabile Produzione ( azienda Elettrica/nucleare/aerospaziale/ecc )


Ingegnere Elettronico/informatico -> Responsabile Sistemi Informativi / Project Manager
Ingegnere Edile -> Attività in proprio / responsabile lavori di costruzione edilizia


---

Esistono poi alcuni lavori che secondo me si prestano bene per qualsiasi ingegnere, ma che attualmente tendono a finire tra le grinfie dei soli ingegneri gestionali. Peccato.
Ecco quali sono:

Responsabile Magazzino
Responsabile Logistica esterna
Responsabile Logistica di Produzione
Responsabile Manutenzione Programmata
Responsabile Sistema Qualità ( ISO9000 / SixSigma ecc )
Responsabile Miglioramento continuo
Responsabile Movimentazione Materiali
Responsabile del Processo ( ingegnere di processo )

...

Anonimo ha detto...

Hai dimenticato che un ingegnere potrebbe diventare anche un ottimo responsabile di ricerca e sviluppo prodotto ..oppure responsabile del marketing ..................

Anonimo ha detto...

Avete ragione. Non capisco perche mai l'ingegnere debba fare il perito prima di passare ai lavori da ingegenre??!

E' come se il medico si mettesse a perder tempo per imparare il mestiere dell'infermiere.
E' giusto che il medico faccia il medico e da subito. Solo cosi potrà acquisire la giusta esperienza per diventare un bravo medico.

E' vero che per tutto ci vuole la gavetta, pero bisogna farla nel proprio mestiere e non in quello di un altro.

Anonimo ha detto...

Allora mettiamo i puntini sulle i.
Chiariamo bene quali sono i lavori da perito e quali sono quelli da ingegnere.
Non è possibile che per alcuni mestieri sia richiesto indifferentemente diploma o laurea!!
Non ha alcun senso.

Chi si è preso la laurea in ingegneria lo ha fatto proprio per non dover fare il lavoro del perito.
[Altrimenti si sarebbe messo a lavorare da subito, ovviamente!]

Poi è anche vero che con la scusa della gavetta ai laureati gli si danno da fare dei lavori talmente umili che persino i neo-diplomati si rifiuterebbero di fare.

Anonimo ha detto...

Pero è diverso. I neo-diplomati devono dimostrare di non essere umili, di essere ambiziosi.. solo cosi possono sperare di fare una brillante carriera.
Ai laureati invece è richeisto il contrario.
Umiltà prima di tutto, e per secondo... assenza di ambizioni....

Anonimo ha detto...

Praticamente... è un mondo al contrario!!!

Anonimo ha detto...

Alzi la mano quell'ingegnere che non ha mai avuto un capo perito!!!!


Praticamente tutti...

Anonimo ha detto...

Poi che non ci sono abbastanza lavori per gli ingegneri...
Ci credo. Se li prendono i periti!!

Ma perche l'albo degli ingegneri non fa qualcosa per evitarlo???

Anonimo ha detto...

Mi sembra che viviate ancora nel mondo dei sogni: questi sono i mestieri dell'ingegnerre e nessun altro, niente lavori da perito etc.

Ma cazzo! Se il lavoro dei sogni non c'e' che fate?
Perche' e' chiaro che non c'e'! Prima lo capirete prima troveret un lavoro, qualsiasi che vi permetta di sopravvivere.

Anonimo ha detto...

Figurati, io sono ingegnere eppure lavoro a un call-center...

Anonimo ha detto...

Io invece sono un operaio metalmeccanico ( laureato col massimo dei voti in 5 anni ) e faccio anche i turni di notte.
Faccio una vita di merda.
Sono deluso.

E cosa mi dite voi??
Al lavoro dei sogni non devo più sperarci??

Ma cavolo..........

lasciatemi almeno la possibilità di sognare...