lunedì 30 aprile 2007

Gli ingegneri sono meno furbi dei tassisti?

Ricordate la rivolta dei tassisti?

[...]Liberalizzazioni, competitività, categorie che si sentono colpite e minacciano pesanti agitazioni. Il decreto Bersani che interviene in settori come banche, taxi, trasporti pubblici, farmacie e ordini professionali, mette le mani dove finora poco si era osato e, anche per questo, ottiene applausi e critiche altrettanto convinti. L'opposizione più strenua è forse quella dei tassisti, che hanno proclamato già un'assemblea e una giornata di sciopero[...]
( Repubbilica.it )

Tutto questo dovrebbe farci riflettere.
I tassisti si sono visti minacciati dalla liberalizzazione della loro professione e si sono ribellati.
Hanno cercato di far di tutto per difendere il loro futuro.
E noi ingegneri invece?
Cosa abbiamo fatto contro la riforma universitaria 3+2 che è riuscita a trasformare la laurea in ingegneria in una laurea di massa? Non abbiamo fatto assolutamente nulla ( purtroppo neppure io).
Adesso però c'è un nuovo pericolo: il diabolico progetto di Micron di realizzare un Politecnico d'Abruzzo.
Cosa faremo noi ingegneri? Incasseremo anche questa?

sabato 28 aprile 2007

Di male in peggio...

Secondo Micron i laureati in Abruzzo sono troppo pochi, ecco cosa dice il direttore generale Sergio Galbiati:

[...] le 10 facoltà tecniche, scientifiche ed economiche abruzzesi “producono” poco
meno di 3.000 laureati all’anno (fonte CRUI) con un trend di crescita del 23%. In pratica tra 5 anni saranno circa 8.500. Pochi, troppo pochi, in un mondo nel quale la tecnologia corre incessantemente e la generazione di valore e reddito, quindi di nuovi posti di lavoro, dipende essenzialmente dalla capacità di competere a livello di innovazione, tecnologia e cultura. Anche per questo l'idea-progetto cha abbiamo chiamato Politecnico Internazionale d' Abruzzo è davvero importante e utile. [...]
Scarica l'articolo intero in formato pdf

Stupendo. Se siamo già disoccupati ora con 3000 laureati all'anno, cosa succederà tra 5 anni quando ne saranno oltre 8000 !??

venerdì 27 aprile 2007

Laureatevi e farete gli operai

Ho provato a cercare nuove informazioni riguardo a Micron.
Da quello che si sente dire in giro sembrerebbe che gli ingegneri triennali vengano assunti praticamente come operai.
Ovviamente non sono sicuro al 100% di questo fatto, per questo mi aspetto tantissime vostre testimonianze in proposito.

Qualche mese fa, si sentiva spesso al telegiornale regionale che Micron stava assumendo centinaia di ingegneri elettronici. Che fine hanno fatto? Tutti operai?
Spero di essere smentito.

A.A.A. Cercasi ingegneri per mansioni da operaio

Descrizione dell'Offerta

WorkNet S.p.A. Agenzia per il lavoro, gruppo GI, autorizzata dalMinistero del Lavoro e P.S. ai sensi del D. LGS. 276/2003 con provvedimento del 13/12/2004, prot. N° 1188-sg

Ricerca, per multinazionale della zona di Avezzano (AQ),

INGEGNERI IN POSSESSO DI DIPLOMA DI LAUREA (Nuovo Ordinamento, I livello)
nelle seguenti discipline:
Fisica, Scienze Dei Materiali indirizzo Elettronica, Ingegneria Elettronica, Ingegneria Meccanica, Ingegneria Chimica, Chimica

da inserire nel ruolo di Associate Technician (area manutenzione e controllo macchinari ad elevato contenuto tecnologico).

Si richiede disponibilità immediata a valutare proposte di inserimento nell'area produzione con contratti iniziali a tempo determinato. Flessibilità negli orari di lavoro, turni a ciclo continuo anche notturno.

Si prega di rispondere all'annuncio solo se in possesso dei requisiti richiesti (esclusivamente lauree nuovo ordinamento, no laurea II livello).

Gli interessati alla posizione possono rivolgersi presso:
WokNet Spa-Agenzia per il Lavoro
Via XX Settembre, 81
67100 L'Aquila

Numero di posti vacanti: 10

Riferimento

mercoledì 25 aprile 2007

Ridere fa bene alla salute ..anche agli ingegneri

Ecco un vecchio articolo di qualche anno fa. Adesso non potrà che farci sorridere, ma se è vero che ridere fa bene, ridiamo di gusto :-)

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Volete trovare, in tempi brevi, un'occupazione stabile e soddisfacente? Allora vi conviene diventare ingegneriAd alcuni neolaureati bastano pochi minuti per trovare un posto, ad altri occorrono anni per sbarcare nel mondo del lavoro.
Certo la qualità dell'ateneo gioca la sua parte, ma molto dipende anche dal settore di studi prescelto.
Prendiamo gli ingegneri, ad esempio. Non fanno in tempo a godersi la festa di laurea che scattano le telefonate dalle aziende a cui l'università ha inviato il curriculum. Il vero problema di un neolaureato in ingegneria, appena uscito dall'aula in cui ha discusso la tesi, è quale offerta di lavoro preferire.

E' l'intero gruppo di lauree ingegneristiche, infatti, a confermarsi apprezzato da chi seleziona le risorse umane. In particolare, sono particolarmente ricercati i dottori in ingegneria elettrotecnica, ambientale e aeronautica, alle prime tre posizioni della classifica stilata dal sistema informativo Excelsior su dati Unioncamere. I dati sono stati ricavati incrociando le informazioni sui laureati della università italiane con le assunzioni programmate delle oltre centomila imprese che compongono il sistema informativo Excelsior di Unioncamere.

Continua qui

lunedì 23 aprile 2007

Meglio meno disoccupati o meno disoccupate?

Due illustri professori, Andrea Ichino e Alberto Alesina, hanno recentemente avanzato un bizzarra proposta del tipo: "alziamo le tasse agli uomini e abbassiamole alle donne".
In molti si saranno accorti di come questa proposta sia, oltre che un pochino sessista, anche inopportuna in un momento in cui il mercato del lavoro è in forte difficoltà per tutti.

Il mercato del lavoro italiano è già abbastanza strano di suo. C'è la Hunziker che guadagna un milione di euro per presentare canzonette a Sanremo.. contemporaneamente ci sono moltissimi ingegneri disoccupati o precari che faticano ad arrivare alla fine del mese. Queste sono le vere assurdità. Le differenze di stipendio tra uomini e donne che fanno lo stesso lavoro, alla fin fine, sono minime e al confronto con le ingiustizie vere sono insignificanti.

Aggiungo anche un'altra cosa.

E’ stato confermato da diversi studi come le donne ricche tendano, in genere, a sposare uomini ancora più ricchi di loro. Cioè a "marry up", come dicono gli americani, sposarsi esclusivamente con uomini più ricchi.
Secondo questo principio le donne, per loro natura, saranno sempre più “povere” del loro compagno.
Se una donna manager guadagna 30.000 euro l’anno, il suo compagno ne guadagnerà probabilmente 40.000.
Se una donna in carriera guadagna 20.000 euro l’anno, il suo compagno ne guadagnerà probabilmente 25.000.
Se una donna neolaureata guadagna 15.000 euro l’anno, il suo compagno ne guadagnerà probabilmente 20.000.

Se un uomo guadagna 15.000 euro l’anno ( o peggio ancora è disoccupato ) probabilmente non avrà una compagna ne tantomeno potrà mai metter su famiglia.

Secondo il meccanismo del “marry up”, andando avanti cosi, aumenteranno sempre di più le differenze tra i ricchi e i poveri. Se prima c’erano le famiglie ricche e le famiglie povere, ora ci sono le famiglie ricche e i poveri senza nessuno.
Dove andremo a finire?!

Forse finiremo come in Svezia

giovedì 19 aprile 2007

Giovani Ingegneri: come fanno a non sentirsi ingannati?!

[…]Si sentono tante storie di giovani frustrati, che non hanno un lavoro che li soddisfi, o che li faccia sentire “tranquilli”. Li capiamo. Tutti noi dobbiamo capirli e soprattutto dobbiamo aiutare questo Paese a sviluppare un mercato del lavoro più dinamico e trasparente, che dia delle vere, delle grandi opportunità. In questi giorni si parla di ammortizzatori sociali: finalmente. La flessibilità crescerà, ma un sistema di ”flexicurity” la renderebbe più accettabile. Ma questo significa anche puntare sulla qualità: la qualità della formazione è la chiave della crescita dei singoli e di tutto il Paese. Per alcune lauree, come ingegneria e chimica, l’offerta di lavoro supera il numero dei laureati disponibili. […]

Tratto da Il Messaggero oppure Cambiamondo.

Per alcune lauree, come ingegneria e chimica, l’offerta di lavoro supera il numero dei laureati disponibili ??? Possibile?!

Io non mi ero accorto di esser cosi tanto richiesto. Sono cosi richiesto da essere ancora disoccupato nonostante mi sia laureato ben 4 anni fa (ora ho 29 anni ) e nonostante abbia già tante esperienze co.co.pro. alla spalle. Eppure siamo i più richiesti, l’offerta supera il numero dei laureati disponibili. Allora qual è il problema?

Quando vado alle agenzie di somministrazione e selezione la risposta è sempre la stessa: “Ingegneri, mi spiace, ma qui non li cerchiamo”, “Ho una pila piena di curriculum di ingegneri,ma noi cerchiamo solo saldatori tig e cablatori”, “Vede noi potremmo anche assumerla,ma in verità noi cerchiamo semplici svitabulloni”.

La verità è che siamo stati ingannati e continuano ad ingannarci ogni giorno che passa.
Che senso ha fare anni di sacrifici per prendersi una laurea se poi non è richiesta da nessuno??
Be certo, ti devi spostare. Peccato che io l’abbia fatto,ma non è servito a niente. E non sono servite a nulla neppure le tante esperienze lavorative che ho fatto. Paradossalmente riuscivo a trovare lavoro più prima, quando ero neo-laureato e senza esperienza, che ora. Adesso è diventato proprio impossibile.

Ho lavorato in largo e in lungo per l’Italia, sempre per “contrattini” da 4 soldi.

Ma chi me l’ha fatto fare di fare l’ingegnere?!

Per lavorare devi spostarti a centinaia di km da casa e sgobbare fino alle 8 la sera. Tutto questo per 1000 euro al mese. Ma perché complicarsi la vita? Bastava aprirsi un bar sotto casa per guadagnare molto di più e vivere felice. Peccato che dopo il patrimonio speso per l’università tutto ciò non è più possibile..

mercoledì 18 aprile 2007

La rivolta dei candidati ignorati

Indagine inglese: quattro su dieci di quelli che cercano lavoro boicottano i prodotti delle aziende che non hanno mai risposto alle loro candidature o non si sono comportate in maniera corretta durante il processo di selezione.

Di solito non c’è nessuna risposta. Alle volte arriva una email automatica di ringraziamento. Formale, asciutta, impersonale. Una di quelle che vengono inviate indistintamente da uno strumento automatico e che inizia con "Gentile Candidato/a". Raramente, verrebbe da dire con la stessa frequenza del passaggio di una stella cometa, accade di essere chiamati per un colloquio.

L'articolo è di Federico Pace e si trova in questa pagina.

E voi? Quanto avete aspettato prima di avere una risposta? Avete cambiato il modo di vedere un "marchio"? Avete cambiato tipo di consumi?

domenica 15 aprile 2007

Altro che laurea : ecco i mestieri del futuro


Mercato aperto, sempre in espansione, quello dei lavori nel piccolo schermo. I ruoli da ricoprire in una televisione sono svariati. Più il network è grande e più settori ci sono da occupare. Nelle tivù locali il segreto è invece saper fare un po' di tutto.
Ecco le professioni della TV:

Il regista
Si tratta di una figura professionale mutuata dal cinema. E' il responsabile di un programma dal punto di vista artistico. Studia ed elabora il testo, collabora a stretto contatto con l'autore, lo scenografo, il costumista, il direttore della fotografia ed è colui che dirige le prove. Nelle reti Mediaset il ruolo di regista non collima con quello dell'autore, mentre in Rai esiste il "programmista regista". Jocelyn e Boncompagni sono solo due dei tanti esempi che si potrebbero fare. Per essere un buon regista bisogna saper conoscere le tecniche di ripresa, luci, montaggio, avere creatività, inventiva, buon gusto e saper organizzare il lavoro del personale artistico. Nei grandi network è coadiuvato dall'assistente regista e dal mixer video.

Il direttore della fotografia
Cura l'illuminazione di uno studio durante le riprese. Crea effetti speciali (giochi di contrasto, trasparenze, profondità), valorizzando i lineamenti degli attori e cercando di eliminarne le imperfezioni. Con lui collaborano regista e scenografo. Una preparazione tecnica adeguata è indispensabile.

Operatore di ripresa
In gergo viene chiamato "cameramen". Lavora in studio (inquadrando secondo le direttive del regista) oppure in esterna, sul posto: riprendendo fatti di cronaca, eventi sportivi e culturali. Durante i reportage collabora con l'assistente cameramen, col montatore e con il giornalisti che cura il servizio. Per fare questo lavoro serve: capacità d'adattamento, spirito d'avventura e resistenza fisica.

Tecnico di montaggio
Sceglie la sequenza delle immagini e confeziona il programma (quelli registrati), opera tagli, immette le sigle e i nomi in sovraimpressione. Si chiama anche montatore RVM (registrazione video magnetica). Soprattutto nella fase della post-produzione gli si richiede fantasia e sensibilità.

Tecnico video
Controlla le telecamere (luci, contrasti, diaframmi, colori).

Tecnico audio
In un programma cura la parte audio e coordina i segnali acustici. In "esterna", con apparecchiature specifiche, è chiamato fonico.

Speaker
E' la voce fuori campo. Leggi i testi (film, pubblicità, documentari) e cura i "promo". Spesso è anche doppiatore.

Assistente di studio
Dà i tempi all''interno di un programma. Si occupa del movimento scenico, dà il via al conduttore, fa entrare gli ospiti, fa da linea di contatto tra chi conduce e chi è in regia.

L'animatore di studio
Regola gli applausi, coinvolge il pubblico e lo intrattiene durante le pause di registrazione.

Costumista
Nella fase di realizzazione del programma collabora con produttore, autore, regista e scenografo per decidere l'immagine che si vuole dare del programma. Sceglie tessuti e costumi. Può curare anche l'immagine di un divo.

Scenografo
Progetta e realizza i disegni per una trasmissione, tenendo sempre ben presente il budget. Realizza la scenografia creando elementi pittorici, plastici e architettonici.

Promoter
Promuove il prodotto (trasmissione, varietà, telefilm) per conto di chi lo produce. Nel "vendere" deve fornire in pochi minuti tutte le informazioni utili per convincere il compratore. E' una professione che si impara soprattutto sul campo.

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Tratto da bresciaonline.it

giovedì 12 aprile 2007

Mi vuoi esaminare? Mi devi pagare.

Rimborso spese obbligatorio per chi va a fare un colloquio di lavoro.
Questo è quello che ci servirebbe.

Quante volte c’è capitato di fare anche più di 100km per andare a fare una selezione per un posto che magari era già assegnato dall’inizio?!!
Quante volte le multinazionali ci hanno invitato in mega-selezioni, senza poi assumere nessuno, forse solo per fare esercitare i loro giovani selezionatori nel mestiere?!!
Bisogna andare li puntuali, con curriculum alla mano, sempre pronti, sempre a spese nostre, ma poi nessuno garantisce niente.
Del resto, le aziende non hanno nessuno obbligo di assunzione a seguito di una selezione, in teoria potrebbero farle anche solo per passatempo!!

Ormai il colloquio di lavoro è diventato una spesa fissa mensile per chi cerca lavoro.
E con i “contrattini” che durano massimo 6 mesi, praticamente si è sempre alla ricerca di un lavoro.

Credo che il prossimo passo dopo il rimborso spese obbligatorio per i tirocinanti, debba essere il rimborso spese obbligatorio per chi va a fare un colloquio di lavoro.
Questo almeno stimolerebbe le società di somministrazione e le aziende in genere, a chiamare i potenziali candidati solo in caso di reali possibilità di assunzione.
Per qualcuno poi (come me), l’andar a fare i colloqui diventerebbe un vero e proprio lavoro ed è giusto che sia.
In questo mondo dove bisogna sempre pagare tutto, per quale motivo i colloqui dovrebbero essere gratis?!.

martedì 10 aprile 2007

Chi seleziona i selezionatori?

Le ragazze difficilmente hanno più di 30 anni e sono sempre bellissime e provocanti.
I ragazzi sono anche loro giovanissimi, sempre in giacca e cravatta e sempre acidissimi.
Nessuno di questi ha mai fatto un colloquio oltre quello che gli ha permesso di entrare nell’azienda dove lavorano. Nessuno di questi sa cosa sia un saldatore tig o un cablatore.
Nessuno di loro ha mai lavorato veramente in vita propria.
Parliamo chiaramente dei selezionatori delle agenzie di somministrazione o degli uffici risorse umane delle migliori multinazionali.
A dirlo è una persona che come tante ha fatto almeno 200 colloqui e a riguardo potrebbe scriverci un libro.
Ovviamente non tutti i selezionatori sono cosi.. ci sono anche dei selezionatori bravi, ma la maggior parte purtroppo non appartiene a questa categoria. Il punto è che qui in Italia si richiedono anni di esperienza per fare qualsiasi cosa tranne che per fare i selezionatori.
Certo non bisogna per forza essere un ingegnere per selezionare degli ingegneri,ma perché mai un ingegnere con tanti anni di esperienza dovrebbe farsi selezionare da una giovanissima e sorridente “signorinella” di 25 anni per cui Linux è solo un cartone animato?!!!

La sapete già quella famosa barzelletta sui selezionatori?

Il selezionatore: Lei conosce l’inglese?
Il candidato: Io si e lei?

Vita da scarto

[...] Mi sembra di poter dire che le parole d’ordine oggi dell’economia a livello globale siano concorrenza e competitività sui mercati e che questo abbia avuto come conseguenza la fine della stabilità nei posti di lavoro. Quando sentiamo parlare gli economisti su questi temi, il discorso non fa una grinza, tutto sembra combaciare e funzionare perfettamente; quando, però, scendiamo nel mondo reale, non quello dei numeri e della matematica, ma quello più contraddittorio della vita, ci accorgiamo che qualcosa non va. A cominciare delle parole che sono entrate nel nostro parlare quotidiano: i politici parlano di lavoro flessibile,chi lo vive sulla propria pelle lo chiama lavoro precario.[...]

Si tratta di un interessante articolo sui lavoratori precari e ve ne consiglio caldamente la lettura; l'articolo completo si trova sul seguente link: Vita da Scarto.

lunedì 9 aprile 2007

Superate le prime 1000 visite...

Siamo già oltre le 1000 visite! Non è male per un blog che esiste da poco più di un mese.
Grazie di cuore a tutti.

sabato 7 aprile 2007

I laureati in Italia: pochi e non desiderati

Abbiamo meno laureati delle altre nazioni europee e contemporaneamente abbiamo una grandissima fuga di cervelli all'estero.
Che senso ha continuare a spingere le persone a laurearsi?
Più persone si laureano e più persone se ne andranno via a lavorare a l'estero. Se la gomma è forata che senso ha continuare a pomparci dentro aria?
Bisognerebbe prima ripararla, metterci una pezza. Altrimenti è tutto inutile.
Forse l'idea di dare incentivi alle imprese che assumono laureati partorita dal Professor Cammelli, presidente di AlmaLaurea, potrebbe rivelarsi l'unica soluzione utile, esattamente come una "pezza" su una gomma forata.
Certo l'idea non è malvagia,ma potrebbe dare fastidio a qualcuno. Attualmente i laureati in Italia non contano niente, le tante pmi sono governate per lo più da diplomati. Per molte di queste persone la laurea è semplicemente un oggetto misterioso e incomprensibile. Come verrebbe vista da loro questa "forzatura" ad assumere laureati?!

venerdì 6 aprile 2007

La vera rivoluzione

Dal blog di un amico:

[...] Tutto nasce dal fatto che tutto ciò che accade nella vita quotidiana mi porta a sostenere che nulla e nessuno potrà mai riportare nei giusti binari il quieto vivere….A chi non è mai successo di trovarsi in difficoltà nel lavoro, nonostante curriculum enormi, solo perchè NON SI HA UNO SPONSOR POLITICO !!!

Siete degli studiosi ? Vi piace il mondo accademico ? Lasciate perdere perchè tanto i Politici vi diranno che in italia non c’è bisogno di ricerca perchè quei soldi andranno destinati a rifinanziare le varie guerre di potere e di imperialismo nel mondo … oppure se proprio vi rivolgerete ai Professori di qualche Ateneo vi risponderanno che quei posti sono già assegnati per i prossimi 1000 anni …. Quindi LASCIATE PERDERE !!!

Siete giovani intenzionati a studiare all’ Università ? Quale errore più grave !!! Lasciate perdere perchè tanto una volta Laureati con una Laurea pesante, magari Ingegneria , magari anche specializzati in qualche Master importante pagando svariati soldi o addirittura con più lauree vi ritroverete solo qualcuno che vi offrirà 1000 € al mese con “contratti” a progetto rinnovabili ogni 3 mesi bene che vi vada o un bel posto da centralinista come qualche anno prima avevate sperato !!!! Per questi contratti un ringraziamento speciale ai SINDACATI e ai SINDACALISTI che hanno inventato la FLESSIBILITA’ (… a voi vi dedicano piazze e vie a noi solo OMBRA E POLVERE !!!) quindi anche in questo caso giovani LASCIATE PERDERE !!!

Siete giovani ricchi di idee e di speranze ? Aprite una azienda e trovatevi i vostri potenziali clienti … come vi chiederete ??? Facile chiedete a qualche vostro amico politico … Non ne avete amici politici ?!? AH AH AH anche in questo caso LASCIATE PERDERE !!!!

Siete ambiziosi e volete fare i manager in quache grossa azienda ? Facile se vi chiamate AGNELLI, BERLUSCONI … (non mi dilungo la lista è lunga …) , non disperate se il vostro congnome non è uno di quelli indicati basta conoscere quaulche CARDINALE o EMINENZAAAAA (meglio se si chiama RUINI o BERTONE), non rientrate nemmeno in questa seconda opzione beh anche in questo caso LASCIATE PERDERE!! [...]

Via | bloggratis.it/diluziotps/

mercoledì 4 aprile 2007

Le fasce di ricchezza in Italia


Secondo la statistica presentata a "Porta a Porta" da Bruno Vespa il 4 Aprile 2007, le fasce di reddito superiori ai 100.000 euro netti l'anno sarebbero cosi distribuite:

Tra 100.000 - 200.000 -> 227.000 persone

Tra 200.000 - 300.000 -> 30.000 persone

Tra 300.000 - 400.000 -> 10.000 persone

Tra 400.000 - 500.000 -> 4.500 persone

Tra 500.000 - 1.000.000 -> 5.500 persone

oltre 1000.000 -> 1.700 persone

In realtà, come ammette lo stesso Vespa in trasmissione, quelli oltre 1.000.000 di euro sono molti di più, ma restano saggiamente nascosti per via dell' evasione fiscale..

Consigli su come trovare lavoro in Italia nonostante la laurea

Guardate qui che sono si sono invetati dei poveri ragazzi laureati pur di trovare lavoro.

Ecco l'idea di mercutio2:
"Io ho intenzione di fare così. Per certi posti (commesso, cameriere etc) ometto nel CV la laurea avuta poi con 110 e lode. Appena vedono che hai la laurea ti scartano all'istante! Quindi metto solo il diploma, anche se il mio non è gran che (maturità classica mentre preferiscono o ragioneria o alberghiero).
Poi si può mentire certo sulla residenza. Dici che è vero che risiedi dove in realtà abiti, ma hai il domicilio a Roma cioè hai già casa a Roma e puoi quindi iniziare subito l'attività .
E questo non basta. Nel CV devi mentire spudoratamente e cioè mettere almeno 1 mese di esperienza in quel settore, meglio all'estero così loro non possono verificare e fai la bella figura dell'esperienza in lingua straniera.
Questo per avere le carte in regola per farsi chiamare ai colloqui, ho visto che la cosa funziona! Il problema poi è passarli questi maledetti colloqui ???!"

Francia: più ingegneri, meno soubrette..

PARIGI - Il TGV , il treno ad alta velocità francese, ha stabilito un nuovo record mondiale di velocità su rotaia a 568 Km/h in una prova non ufficiale. La notizia viene riportata dal quotidiano Le Parisien. Il tentativo ufficiale si terrà il 3 aprile nel pomeriggio sulla nuova linea verso Strasburgo, una prima parte della quale é stata inaugurata pochi giorni fa. Il giornale riferisce che a bordo del treno che ha raggiunto i 568 chilometri orari vi era anche il presidente della società che lo ha costruito, la Alsthom trasporti. Il convoglio era formato da due motrici tra le quali vi erano tre vagoni a due livelli. L'obiettivo ufficiale è di battere il record del TGV registrato nel 1990, quando si erano raggiunti i 515,3 chilometri l'ora, arrivando a 540 chilometri, e cioé 150 metri al secondo. Di qui il nome in codice dell'operazione che viene indicata come V150.

Via | ansa.it

martedì 3 aprile 2007

Quelli che fanno televisione

L’Italia è il paese in cui è normale che un numero consistente e crescente di persone si qualifica dicendo “faccio televisione”. Ma che lavoro è fare televisione?!

In Italia la gente che ha sudato per prendersi una laurea in medicina o in ingegneria o in qualsiasi altra cosa, si ritrova (quando va bene) con stipendi da fame che sfiorano il ridicolo e dopo decine di anni, quando lo stipendio inizia a crescere, comunque sarà sempre inferiore a quello di un qualsiasi comico televisivo, di un qualsiasi presentatore, di un qualsiasi buffone della televisione.

Questa è l’Italia a due velocità dove ci sono differenze abissali tra chi lavora nella televisione e chi lavora fuori.

Nella televisione gli stipendi sono altissimi per tutti, il meno bravo prende mediamente 5000 euro al mese, il più bravo arriva anche a 100.000 e più con una serata, ma fuori dalla televisione, nel mondo di chi deve lavorare davvero (anziché fare televisione) gli stipendi sono di un altro tipo.

Si parte da meno di 1000 euro al mese per arrivare a circa 1500 euro dopo tantissimi e tantissimi anni di fatica.

In Italia non importa se salvi la vita alla gente, non importa se costruisci ponti, strade e ferrovie, non importa se mandi avanti una fabbrica, non importa se fai ricerca, non importa se mandi avanti un paese ( vedi pompieri,tassisti, medici, ingegneri, falegnami, contabili, ricercatori, camerieri, commessi, baristi, poliziotti, informatici, operai, elettricisti ecc ) il tuo stipendio sarà sempre ridicolo ..sempre bassissimo rispetto a chi fa televisione!!

E’ cosi perchè in Italia è più importante chi prende a calci un pallone di chi salva la vita alla gente, è più importante chi presenta balletti, di chi porta avanti una fabbrica, è più importante chi fa il comico/buffone di chi fa ricerca, è più importante chi fa “il tronista” di chi lavora sul serio… di chi fa il meccanico, l’elettricista, il postino, il contabile, il disegnatore, lo spazzino, l’idraulico o qualsiasi altra cosa non abbia a che fare con la televisione.

Un qualsiasi buffone della TV ( anche una semplice Iena ) guadagna più di un dirigente di fabbrica, più di un medico, più di un pompiere, più di chiunque faccia sul serio un lavoro!

Ormai è di moda dire “faccio televisione”,ma cosa cavolo significa?!

Lo dico io cosa significa: significa fare il parassita della società, significa guadagnare un sacco di soldi per non fare nulla, per fare salotto in TV, per raccontare barzellette, per insultare qualcuno, per presentare balletti, per raccontare una partita di calcio o per fare il buffone!

Per fare queste cavolate si guadagna veramente tantissimo …e questo è vergognoso!!

E’ vergognoso perché in questo paese gli insegnanti e i ricercatori faticano ad arrivare alla fine del mese!! E’ vergognoso perché “i buffoni della TV”, alla faccia nostra, fanno una vita da Re o da Regina.

Non so voi, ma io sinceramente non mi sento inferiore a questa gente che “fa televisione” e sono stufo di questa disparità di trattamenti; non li odio e non li invidio, ma so che è per colpa loro che l’Italia va male! Una volta si diceva “lavoriamo tutti lavoriamo meno” e loro non lavorano affatto ..fanno salotto, si divertono, fanno chiacchiere e prendono un sacco di soldi che in realtà dovrebbero finire nelle tasche della povera gente.. quella che lavora sul serio.. perché alla fine la ricchezza della nazione è quella che è e se finisce nelle tasche dei “super uomini e super donne” che fanno televisione, alla gente che lavora veramente cosa gli rimane?! 1000 euro al mese se va bene.

E 1000 euro al mese non bastano mai, ancora di più se devi lavorare almeno 8 ore al giorno e alzarti alle 6 tutte le mattine ..e magari per fare quel lavoro ti sei dovuto laureare, hai dovuto studiare una vita e la ricompensa è stata vedere il “tronista” semianalfabeta girare in Ferrari fuori le discoteche..

forse perché è quello il suo lavoro.. alzarsi tardi, divertirsi, lavorare una volta al mese e godersi la vita con tanti soldi in banca alla faccia di chi quei soldi non li avrà mai, nonostante il sudore, gli studi, la fatica e l’impegno.. semplicemente perché non lavora nella televisione.. e qui parliamo della televisione dove tutto è più facile e dove tutti guadagnano tantissimo con pochissima fatica.

Noi siamo i poveri e i deboli, loro sono i ricchi e i potenti. E’ l’Italia a due velocità.. è l’Italia divisa tra chi è dentro ( la televisione ) e chi è fuori…………
ma se un giorno noi smettessimo di lavorare tutti, chi manderebbe avanti l’Italia?!! Chi lavorerebbe nelle fabbriche?!? Chi lavorerebbe negli ospedali?!?! Chi lavorerebbe nei bar?!? Chi costruirebbe le strade e le case?!? Non di certo loro “quelli che fanno televisione” … “quelli per cui la vita è solo un salotto in TV” ….

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Vi ricordate questo vecchio post?

Ringraziamo gli amici di IlGattoDiMarmo per averlo fatto tornare di nuovo sulla cresta dell'onda..

lunedì 2 aprile 2007

Incentivi per assumere laureati

Cercando informazioni qua e la sulla rete, ho trovato questo vecchio articolo di Federico Pace ... buona lettura.

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"Il rischio che stiamo correndo è di creare generazioni di laureati delusi senza un futuro davanti a sé". E' allarmata l'analisi sull'ingresso dei laureati nel mondo del lavoro del professor Andrea Cammelli, Presidente del consorzio interuniversitario Almalaurea.
Professor Cammelli, lei studia i giovani laureati da molti anni, ritiene che ci sia un modo per agevolare la loro entrata sul mercato del lavoro?
"La gran parte delle imprese oggi assume diplomati piuttosto che laureati. La proposta che mi sento di lanciare è che ci si dovrebbe dar da fare per introdurre una defiscalizzazione sugli oneri per quelle aziende che assumono laureati. Se le imprese vogliono introdurre competitività devono utilizzare risorse umane di alto profilo. E non solo italiani".
Anche laureati da altri Paesi?
"E perché no? Che vengano anche da altri Paesi, che si aprano le frontiere. Negli anni precedenti le nostre aziende hanno basato la loro competitività più sui prezzi che sulla qualità delle risorse umane. Si deve cambiare. Quel che più importa ora è che esse devono cambiare atteggiamento e, se non lo fanno da sole, bisogna dare loro qualche stimolo. Per questo penso alle agevolazioni fiscali".
Quest'anno le imprese assumeranno meno laureati dell'anno scorso. In qualche modo alcuni laureati si vedono costretti a scegliere tra l'opzione master o quella di accettare un lavoro da "diplomati". Lei cosa suggerisce di fare?
"Credo che messa così la condizione dei laureati diventi una specie di guerra. Ci sono altri numeri che destano preoccupazione. I laureati che hanno partecipato ai progetti internazionali Erasmus e Socrates trovano lavoro con una probabilità più o meno identica a quella dei laureati che sono rimasti in Italia (solo un punto percentuale in più). Mi chiedo se è mai possibile che questi laureati, ovvero giovani cha hanno tagliato il cordone ombelicale con la famiglia, che conoscono le lingue, che mostrano di essere disposti a trasferirsi, non riescano a farsi preferire dalle aziende. Allora mi viene da pensare che sono le aziende che preferiscono accontentarsi".

La laurea breve che doveva favorire l'incontro dei giovani con il mondo delle aziende, secondo alcuni, non è riuscita a raggiungere i suoi obiettivi. E' così?
"Noi negli ultimi anni abbiamo ceduto più di 400 mila curriculum alle aziende e debbo dire che le imprese non sembrano distinguere tra laurea breve e laurea a 5 anni. Ho paura però che ci sia una specie di luogo comune avviato dalle università insoddisfatte dalla riforma e spinto verso la società. Non nego che ci siano problemi, ma questa idea diffusa e non verificata, che i laureati brevi siano meno 'pronti' al lavoro dei laureati a 5 anni, è tutta da verificare".
Come è cambiato in questi ultimi anni il rapporto dei giovani con il futuro?
"Un tempo, succedeva che uno studiava con slancio e con la convinzione che se ci si dava da fare velocemente, si finiva in una delle nostre grandi aziende, penso all'Olivetti ad esempio. Oggi tutto questo non c'è più. Le nuove aziende però stanno faticosamente rimettendo i conti a posto. Ma devono spicciarsi perché ai ragazzi dobbiamo dare una speranza".


Via | uonna.it

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