venerdì 27 aprile 2007

A.A.A. Cercasi ingegneri per mansioni da operaio

Descrizione dell'Offerta

WorkNet S.p.A. Agenzia per il lavoro, gruppo GI, autorizzata dalMinistero del Lavoro e P.S. ai sensi del D. LGS. 276/2003 con provvedimento del 13/12/2004, prot. N° 1188-sg

Ricerca, per multinazionale della zona di Avezzano (AQ),

INGEGNERI IN POSSESSO DI DIPLOMA DI LAUREA (Nuovo Ordinamento, I livello)
nelle seguenti discipline:
Fisica, Scienze Dei Materiali indirizzo Elettronica, Ingegneria Elettronica, Ingegneria Meccanica, Ingegneria Chimica, Chimica

da inserire nel ruolo di Associate Technician (area manutenzione e controllo macchinari ad elevato contenuto tecnologico).

Si richiede disponibilità immediata a valutare proposte di inserimento nell'area produzione con contratti iniziali a tempo determinato. Flessibilità negli orari di lavoro, turni a ciclo continuo anche notturno.

Si prega di rispondere all'annuncio solo se in possesso dei requisiti richiesti (esclusivamente lauree nuovo ordinamento, no laurea II livello).

Gli interessati alla posizione possono rivolgersi presso:
WokNet Spa-Agenzia per il Lavoro
Via XX Settembre, 81
67100 L'Aquila

Numero di posti vacanti: 10

Riferimento

54 commenti:

Mr. Turbo ha detto...

Anche se ad Avezzano c'è più di una multinazionale, ho il sospetto che si tratti di Micron.

Guardate sul loro sito ufficiale cosa c'è scritto:

"Technician: Laureati di primo livello in ingegneria, fisica, chimica o altre facoltà scientifiche, disponibilità a lavorare in turno.. Il "technician" viene inserito nell'Ingegneria di Processo, dove svolge compiti di manutenzione di apparati ad alta tecnologia.."

Credo che non ci siano dubbi.

Anonimo ha detto...

Mr. Turbo se mi prendessero lo farei volentieri. Le competenze fornite dall'università valgono ZERO, quindi se si riuscisse a diventare un bravo manutentore sarebbe un bel colpo. Gli stipendi dei manutentori sono del tutto soddisfacenti.

Anonimo ha detto...

Mha! Ma dovevi conoscere gli spazi di Hilbert per fare il manutentore, ovvero l'operaiaccio specializzato? O non si fanno piu' nel nuovo ordinamento?
In altri termini... perche' si chiede la laurea in ingegneria per questo lavoro? Vabbe' che abbiamo bisogno di lavorare, ma a me pare un po' frustrante, cosi'. Troppo frustrante!! E' vero che alle aziende, sopratutto in Italia non frega una cippa del fatto che l'inferiore sia o meno soddisfatto, ma cosi' mi pare esagerato.... Al di la' dello stipendio... mica contano solo i soldi (ovvero la buona paga e' necessaria, ma mica sufficiente)?
O e' cambiata molto ingegneria.... o 'sta cosa e' molto molto molto preoccupante. Dieci anni fa, per un posto del genere sarebbe bastata la terza media ed una discreta esperienza sul campo, o il diploma di istituto tecnico, te lo dico per esperienza (vedi Teel ad Avezzano, non so se c'e' ancora...)

Mr. Turbo ha detto...

Per riellox
"Le competenze fornite dall'università valgono ZERO, quindi se si riuscisse a diventare un bravo manutentore sarebbe un bel colpo."

Quello che dici è molto triste. Io al contrario di te sono molto fiero dei miei studi universitari e non credo proprio che valgano ZERO.
Se volevi fare l'operaio manutentore perchè hai scelto di studiare alla facoltà di ingegneria?
Non ti conveniva prenderti un diploma alle scuole professionali?

Anonimo ha detto...

MrTurbo, non ci sono dubbi, quello è proprio un annuncio di Micron.
Se cerchi bene in rete trovi molti altri annunci identici e alcuni portano proprio il marchio di Micron.

Ho il sospetto che sia stato proprio il potere politico ed economico di quest'azienda ad aver contribuito al declino totale delle università abruzzesi.

Adesso vorrebbero persino aprire un politecnico internazionale d'Abruzzo..

Anonimo ha detto...

Per riellox
"Le competenze fornite dall'università valgono ZERO, quindi se si riuscisse a diventare un bravo manutentore sarebbe un bel colpo."

Da come parli si capisce che hai fatto l'ingegneria nuovo ordinamento, vero?:-)

Anonimo ha detto...

Tanto per rispondere a riellox..

Sono un ing. (molto) vecchio ordinamento. Per quel che mi riguarda, le mie competenze, una volta uscito dall'universita', erano tutt'altro che zero (tanto che al primo impiego, in R&D, ero assolutamente in grado di gestire un progetto da solo e senza affiancamento).. Anzi il problema era che forse le competenze erano (e sono) eccessive, rispetto a quanto richiesto....
Certo non sapevo e non so stringere i bulloni, manovrare un muletto, spostare i pesi senza sforzo e cosi' via :)

Anonimo ha detto...

Per far quello ci sono gli operai con la terza media!!

Ognuno ha il suo lavoro:-)

Anonimo ha detto...

Purtroppo sono un ingegnere vecchio ordinamento. Per quanto riguarda la meccanica e per quel poco che son riuscito a fare da "ingegnere" il fatto è che tutte le pippe mentali che mi hanno insegnato sono abilmente eluse (e i problemi meglio risolti) da un perito esperto.
In azienda esistono gli ingegneri "tecnici", scarsamente considerati e a volte derisi dai più pratici periti. Per il livello delle aziende italiane, un perito è già troppo teorico.
Esistono poi i "sales engineer" che godono di alta stima e di ben più lauti stipendi. Peccato che non siano ingegneri.

Anonimo ha detto...

Ma voi credete ancora alla favoletta della "forma mentis"?

Mr. Turbo ha detto...

Ma chi l'ha mai nominata?

Mr. Turbo ha detto...

Sicuramente non troverai mai dei periti che conoscono il latino...
Molti sbagliano persino i congiuntivi!!

Non si tratta di "forma mentis",ma di un livello culturale differente. Tutto qua.

Anonimo ha detto...

I problemi pratici non dovrebbero risolverli gli ingegneri,ma i loro luogotenenti.
Gli ingegneri dovrebbero solo dare delle direttive.
I periti sono bravi a sbrigare faccende tecnico/pratiche/manuali ,ma se non c'è un ingegnere tra loro, chi li dirige?! Chi li organizza?!

Anonimo ha detto...

Il punto è che le "azienducce" italiane sono talmente piccole che spesso gli uffici tecnici sono composti da una sola persona che quindi si dirige da sola.

E' come nell'esercito. Alcune caserme sono talmente piccole che il comando viene messo in mano a un semplice maresciallo.

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Anonimo ha detto...

Beh, però si sono iscritti in 84, peccato che sia un'agenzia e sia infojobs, quindi questo è solo uno degli n canali di reclutamento.

Fa specie vedere però che richiedano una laurea tecnica , ma almeno tagliano fuori periti e sedicenni e danno un'occasione ad ingegneri, magari senza alcun altro lavoro.
Ritornando al discorso della barzelletta dell'altro post, se le richieste di ingegneri sono queste, allora il sistema industriale italiano pensa di avere bisogno di ingegneri ma in realtà non sa che bastano dei sedicenni che abbiano voglia di imparare.

Spero almeno che lo stipendio e le possibilità di crescita siano proporzionate ai requisiti richiesti. Comunque un millino al mese è meglio di niente, tanto anche se ci si converte all'IT si prende sempre il solito millino. Un millino per tutti!
Mi arrabbierei di più in realtà se fossi un perito elettronico o meccanico di 18 anni : penserei "Ecco! per lavorare serve la laurea. Mi iscrivo all'università allora ".

Anonimo ha detto...

"E' come nell'esercito. Alcune caserme sono talmente piccole che il comando viene messo in mano a un semplice maresciallo."

Mi stai dicendo che in Italia le aziende sono l'equivalente di piccole caserme dove "gradi" superiori al perito non sono necessari?!
Può darsi...

Io però credo che la situazione sia diversa.

Ormai viene chiesto agli ingegneri di fare lavori manuali (vedi Micron) che sembrerebbero troppo umili persino per i periti!!

La verità è che il mercato del lavoro è completamente saturo di ingegneri e le aziende non sanno più cosa farsene.

Seguendo il tuo discorso di prima, sarebbe come avere delle caserme intere piene di soli generali.
Si finirebbe con l'avere dei generali che, invece di discutere di strategia, marciano banalmente tutto il giorno come semplici soldati.

Anonimo ha detto...

"Fa specie vedere però che richiedano una laurea tecnica , ma almeno tagliano fuori periti e sedicenni e danno un'occasione ad ingegneri, magari senza alcun altro lavoro."

Se leggi bene cercano solo laureati triennali del nuovo ordinamento.
Quindi quasi tutti i disoccupati con la laurea v.o. sono automaticamente tagliati fuori.

Anonimo ha detto...

"il sistema industriale italiano pensa di avere bisogno di ingegneri ma in realtà non sa che bastano dei sedicenni che abbiano voglia di imparare."

Anche questo è verissimo.
La maggior parte degli imprenditori italiani, non avendo una laurea, non può conoscere le potenzialità vere di un ingegnere.

Bisognerebbe iniziare a spiegarglielo.

Le università invece hanno preferito la strada più semplice, ovvero piegarsi a 90° ed adattarsi ai voleri degli imprenditori ignoranti.

'Volete dei dozzinali tecnici tuttofare??' 'Vi daremo quello che volete,ma con la laurea...'

Anonimo ha detto...

84 ingegneri disperati, disposti a fare l'operaio pur di lavorare....

Grazie Micron per questa grande opportunità che ci dai.
Tu si che sai valorizzare le "risorse umane". Grazie davvero.

Mi viene solo un dubbio però.

Ma queste "risorse umane" sono anche "esseri umani" ?!

Anonimo ha detto...

E' la legge del mercato. Purtroppo noi abbiamo "solo" le nostre conoscenze e competenze e dobbiamo venderle. Ma è come vendere pasta a un celiaco.

Anonimo ha detto...

Non credo che nemmeno i triennali avranno vita facile nel fare gli "operai specializzati", visto che le università italiane non prevedono corsi CAD sufficienti per fare i progettisti, nè laboratori pratici per fare i manutentori.

Anonimo ha detto...

Credo che vivrei più felice senza sapere gli spazi di Hilbert

Anonimo ha detto...

"Quindi quasi tutti i disoccupati con la laurea v.o. sono automaticamente tagliati fuori."

Ma quello è un classico, anche gli ing. n.o. specialistici allora, d'altronde se hai un titolo di studio troppo alto per una data mansione ti scartano a priori.
Si vede che vogliono laureati triennali di 22 anni. Se sei laureato specialistico a 24 per loro probabilmente saresti sottomansionato oppure vieni considerato "vecchio" per apprendere facilmente un mestiere manuale.

++++++++++
"ovvero piegarsi a 90° ed adattarsi ai voleri degli imprenditori ignoranti."
"Volete dei dozzinali tecnici tuttofare??' 'Vi daremo quello che volete,ma con la laurea...'"

Purtroppo l'università non forgia dei tecnici, ma ancora ingegneri che siano in grado di apprendere quello che le imprese dovrebbero insegnargli, ma che le imprese non hanno tempo di insegnare; inoltre le stesse imprese non hanno risorse da dedicare come tutor a nuove leve stipendiate perchè vanno ridotti i costi. Tu esci dall'uni e se sei mediamente bravo e fortunato l'esperienza te la fanno fare con stage IT a 250 euro come fa ogni 6 mesi e senza assumere nessuno una stranota azienda di televisione a pagamento. Ma per mia esperienza diretta se già non conosci quel qualcosa in più rispetto quanto spiegato all'università non entri nemmeno lì ( per lavorare praticamente gratis poi ).
Chiedono tecnici o periti con la laurea e magari esperienza, ma le mansioni sono quelle del tecnico.
O sai fare il tecnico o niente.

Inoltre fino a qualche anno fa molti ingegneri erano assunti direttamente dallo stato, ora è un qualcosa di raro. Altre grosse aziende ( tutte quelle del settore tlc di sicuro ) hanno bloccato le assunzioni, altre multimazionali straniere con filiali in Italia spostano anche delle fasi della progettazione dove costa meno, Ungheria, Rep. Ceca, Bulgaria, anche loro hanno ingegneri preparati ( per non parlare dell'India e della Cina ).
Chi è uscito di recente ha avuto meno possibilità.

Anonimo ha detto...

Concordo con l'ultimo anonimo.
Io sono fortunato vincitore degli unici 2 concorsi pubblici riservati agli ingegneri pubblicati da 4 anni a questa parte.
Per uno sono in attesa di chiamata da quasi 2 anni.
Ma l'unica possibilità che ho di vendere il mio nobile titolo è a chi me l'ha gentilmente rilasciato: lo Stato.

Mr. Turbo ha detto...

Anche questo è vero.

Dovrebbe essere lo stato a dare l'esempio su come si assumono gli ingegneri, purtroppo ormai non è più cosi:-(

Anonimo ha detto...

Qua ci vuole la RIVOLUZIONE!!!

Anonimo ha detto...

Arriveremo anche a quella se continua cosi.
Io sono stufo di farmi prendere in giro dalle aziende.

Anonimo ha detto...

L'ITALIA fa schifo, andatevene all'estero che è molto meglio!!
Lasciate l'Italia a calciatori e veline, son gli unici che vengon rispettati qui............

Paolo ha detto...

Mr. Turbo, lo Stato? Lo Stato?!? Ma dove siamo in Cina? Ma tu lo sai chi è lo Stato? Pensi che "Lo Stato siamo noi"?

La verità l'avete davanti... ma non la vedete.

Paolo ha detto...

La laurea di secondo livello e' destinata a morire nei prossimi 5 anni. (Che senso ha fare analisi II al IV anno?)

Gia' esistono piani di smantellamento in molte Universita' Italiane. Alcuni politecnici (incluso quello di Chieti) programma di non rimpiazzare i docenti in pensionamento e svuotare progressivamente i corsi della specialistica.

La specialistica esiste solo in Italia come eredita' del vecchio sistema universitario.

La laurea vecchio ordinamento e' basata su conoscienze ottocentesche. E' morta e sepolta da 50 anni... (io ho studiato fisica, tecnologia e materiali con docenti over-70... che volete che ne sappiano...).

Nei Paesi in cui la loggia di controllo, l'oligarchia che conta, ha deciso di investire in tecnologia ed industria il reclutamento e' basato sul talento. Per esaltare il talento occorre sfruttare la motivazione e l'entusiasmo individuale. Le competenze contano relativamente poco.

Nel Paese dove lavoro adesso durante il colloquio le prime due domande sono state:

" Cosa vuoi veramente fare?
Quanto vuoi guadagnare?"

Poi... molto dopo aver discusso di questo... mi hanno chiesto cosa sapevo fare.

Se una persona di talento viene sprecata perche' non riesce a ricordare gli spazi Hilbert... quella risorsa e' persa.

Questo nell'Italia post 1anni-70 avviene regolarmente (prima non avveniva... ecco perche' esiste il mito-contadino dell' I N G E G N E R E).

Tra meno di 5 anni anche i tecnici svita-bulloni non serviranno. Entro il 2013 le lauree specialistiche saranno scomparse, quale povero pazzo tentera' addirittura di restaurare le vecchie quinquennali pensado che quella di tornare a quel livello di formazione sia la soluzione, illudendosi che sia colpa del degrado della qualita' della formazione e l'assottigliamento della figura dell'ingegnere...

Ma la verita' e' esattamente opposta.

Entro il 2013 ci saranno facolta' senza iscritti. Le facolta' di Matematica di alcuni atenei verranno chiuse. Prima fra tutte sara' la "Guido Castelnuovo" della Sapienza di Roma. E molte seguiranno.

La verita' e' chiara a tutti... Mr. Turbo fai un passo avanti... Il fatto che "bastava aprirsi un bar sotto casa"... e' la verita'!

Non e' colpa nostra, n'e' dei politici di turno (sono solo degli intrattenitori). Il destino dell'Italia non e' nell'industria e nella tecnologia. E' gia' stato deciso... e nessuno di noi puo' farci niente.

Noi (forse voi, io gia' ne ho spesi 10) spenderete anni nel prendere coscienza del vostro problema in un infinito processo di autocoscienza... anche questo costruito ad-hoc per tenerci occupati.

Ma il guscio lo romperete solo quando capirete il SISTEMA.

Mr. Turbo ha detto...

Ho detto solo che dovrebbe dare l'esempio :-)

Anonimo ha detto...

La Micron è una azienda vergognosa.
Non vale la pena di nominarla.

Unknown ha detto...

La Micron è una multinazionale USA con shareholder in mano a Intel.

Per fare un paragone... è come avere a che fare con un caimano assetato di sangue e i selezionatori che reclutano qui in Italia sono delle lucertoline atrofiche, mentre i manager italiani al più sono dei ramarri.

Quando vi presentate da loro non vedono un ingegnere, un essere umano... nemmeno una risorsa, ma un pulcino pronto per la colazione.

Se ci andate a fare un colloquio... immaginate di avere a che fare con un rettile. Non usate troppo la vostra corteccia celebrale, comunica sul canale sbagliato... sulla frequenza sbagliata... dovete parlare al rettile.

Anonimo ha detto...

Verissimo.
Pero Micron è ancora peggio di cosi.
E' riuscita a mescolare per bene lo schifo della multinazionali USA con lo schifo della tipiche società italiane ( vedi mafia, politica, raccomandazioni, corruzioni, inciuci ecc ).

Questa è la Micron.

Anonimo ha detto...

Micron = raccomandazioni + politica + merda avariata

Anonimo ha detto...

M = Mafia
I = Immischiata
C = Con
R = Regione e
O = Onorevoli
N = Nostrani

Anonimo ha detto...

Ma la "M" non stava per merda?! :-)

Anonimo ha detto...

Stava per minchioni, ma anche per Mafia non suona male:-)

Paolo ha detto...

Quindi e' sistema USA mescolato con sistema ITALIA.

Anonimo ha detto...

Esattamente :-)

Anonimo ha detto...

Chiaramente il peggiore dei due è quello italiano!! :-)

Anonimo ha detto...

Micron = Merda.

Paolo ha detto...

Non sarei cosi' sicuro che il peggiore dei due e' quello italiano... dipende cosa consideri essere meglio.

Anonimo ha detto...

Cosa c'è peggio della Mafia e delle raccomandazioni politiche?

Me lo spieghi?!

Paolo ha detto...

C'e' la schiavitu' dell'ususra.

Anonimo ha detto...

Stiamo li...

Anonimo ha detto...

I giovani non possono investire in nuove aziende perché non hanno i soldi.
Dovrebbe essere il contrario.
Dovrebbero essere gli imprenditori a credere nei giovani e ad investire nel loro talento.
E qui parlo anche del talento “certificato” dalla laurea. Ovviamente.

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda le selezioni, credo sia molto meglio esser selezionati da una giovane e formosa signorina che da un borbottante e rugoso professore universitario. Come si fa ad avere dei dubbi?:-)

Anonimo ha detto...

In Italia ormai la laurea vale meno della terza media!!!

Anonimo ha detto...

In Italia gli unici mestieri che rendono sono la velina e il calciatore. Oltre ovviamente ai presentatori Tv.
Non c'è scampo per tutti gli altri.

Anonimo ha detto...

Quanto è vero.

Anonimo ha detto...

"A.A.A. Cercasi ingegneri per mansioni da operaio" ??!?

Qui c'è puzza di M.... Micron....

Anonimo ha detto...

Il panorama da voi descritto è la fotografia della attuale situazione dell'industria italiana, settore vitale per gli ingegneri. E' logico che non tutti possono fare la libera professione, quindi il settore industriale è il credo principale serbatoio di utilizzo degli ingegneri. Benchè gli ingegneri hanno un potenziale comunque almeno presunto, questo oggi non viene sfruttato dalle aziende che magari assumono qualche ingegnere. La realtà è che per la struttura del nostro sistema industriale, per lo più direi ancora "artigianale", l'ingegnere non ha molti margini di manovra per esprimere le sue capacità, vuoi perchè la tecnologia costa e le aziende tendono a risparmiare, vuoi perchè alcune tecnologie sono per lo più incomprese dalla dirigenza delle aziende, spesso priva di formazione scolastica ad alto livello, e spesso formata da famiglie che investono (industrie a conduzione familiare).
Quindi l'ingegnere magari si ritrova a sbrigare pratiche come se fosse un perito, cioè senza approfondimento del problema.
L'Italia è questa. la colpa non è tutta degli imprenditori, ma anche dello stato che tartassa i cittadini e le aziende in misura sproporzionata al loro effettivo mercato.
Il lento declino di questo paese è sotto gli occhi di tutti, anche all'estero.
Credo che noi giovani lo ricorderemo.

Anonimo ha detto...

E' inconcepibile che le aziende non prendano in considerazione il livello culturale di uan persona. Nell'azienda in cui lavoro sono stato rimproverato perchè un operaio di origini meridionali ha detto ad un altro: "esci il bancale" anzichè tira fuori il bancale", io giustamente l'ho corretto e già che c'ero mi sono fatto 4 risate con quale risultato: il direttore mi fa fatto un cazziatone che metà bastava.
Che vergogna ...