Secondo Micron i laureati in Abruzzo sono troppo pochi, ecco cosa dice il direttore generale Sergio Galbiati:
[...] le 10 facoltà tecniche, scientifiche ed economiche abruzzesi “producono” poco meno di 3.000 laureati all’anno (fonte CRUI) con un trend di crescita del 23%. In pratica tra 5 anni saranno circa 8.500. Pochi, troppo pochi, in un mondo nel quale la tecnologia corre incessantemente e la generazione di valore e reddito, quindi di nuovi posti di lavoro, dipende essenzialmente dalla capacità di competere a livello di innovazione, tecnologia e cultura. Anche per questo l'idea-progetto cha abbiamo chiamato Politecnico Internazionale d' Abruzzo è davvero importante e utile. [...]
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Stupendo. Se siamo già disoccupati ora con 3000 laureati all'anno, cosa succederà tra 5 anni quando ne saranno oltre 8000 !??
70 commenti:
Ma cosa vogliono dimostrare cosi?
Forse vogliono far vedere ai vertici della società che il loro stabilimento di Avezzano ha più ingegneri di quello di Singapore?!
Poco importa se poi, il 90% di questi, fa l'operaio come chi ha solo la terza media..
Amici ingegneri...
di nuovo... non siate vittime dei simboli.
Non c'è nessun vincolo logico tra ciò che ciascuno di noi pensa di essere e ciò che gli altri vedono in noi.
Chi crede che solo per fatto simbolico di possedere un titolo abbia diritto ad uno stipendio e ad un lavoro gratificante commette un errore logico.
È un giudizio etico non un giudizio logico.
È una tara culturale dalle radici antiche (1789).
Egalité, Liberté, Fraternité non funziona realmente.
Per capire perchè le cose vanno in un certo modo dobbiamo abbandonare i concetti di giustizia, eguaglianza fratellanza e libertà con cui siamo cresciuti.
Il titolo di studio è un simbolo il cui valore è per convenzione accettato da una cerchia ristretta di persone le quali sono per il fatto di accettarne il valore depositarie del valore stesso del simbolo.
Se non conosciamo qual'è il valore escatologico del simbolo, il valore ultimo, il valore vero, dove risiede, dove lo troviamo... non capiremo mai come fare buon uso del simbolo. Se non capiamo questo saremo schiavi del simbolo.
Schiavi di un titolo. Domanderemo alle persone sbagliati di riconoscerci un privilegio in ragione di un titolo (simbolo) del quale non conosciamo il vero valore. Non saremo mai quindi in grado di capire se quello che ci viene offerto o ancora peggio... quelllo che siamo noi disposti a fare è adeguato al valore del simbolo.
Cercate meglio... cercate.
Still, qui dobbiamo risolvere un problema serio e non fare chiacchiere.
Le chiacchiere se le porta il vento.
Poche parole e molti fatti.
Questo è quello che ci vuole.
Ps.La Micron è una merda.
E' bello dire a gli ingegneri di fregarsene del titolo e accontentarsi di fare gli operai e bla bla bla...
E' bello e facile per chi questo titolo non ce l'ha......................
La laurea v.o. in ingegneria è concessa solo con sacrifici disumani, non dimentichiamocelo!!
Amici ingegneri, non accontentatevi mai, prendetevi quello che vi spetta.
Ignorate le loro scuse e le loro parole, guardate solo i fatti e i risultati.
Micron è una ditta senza scrupoli che vuole il male della regione Abruzzo, questo è quello che dovete vedere e capire. Il resto sono solo chiacchiere buttate al vento.
Sì vabbè, poi vai a farti un bel colloquio di lavoro alla Micron da laureato in ingegneria a pieni voti e ti dicono che non cercano ingegneri ma piuttosto figure più "pratiche", tipo operai con esperienza.... Ma almeno la smettessero di riempirci di palle
Concordo pienamente!!
"La laurea v.o. in ingegneria è concessa solo con sacrifici disumani, non dimentichiamocelo!!"
Fatti e sono uscito in 7 anni a pieni voti dal PoliMi. Il punto è che mi hanno chiesto sacrifici "disumani" anche per poter solo pensare di fare un essere ammesso ad uno stage, vista la malparata, con precarietà da almeno 3 anni in un settore in crisi con concorrenza da parte di triennali, diplomati universitari, informatici, laureati in informatica, periti di 3 tipi diversi di itis.
Questo sforzo e sacrifici ulteriori li ho considerati disumani, non tanto per lo studio, (se avessi dovuto studiare per 6 mesi in tutta tranquillità sarei stato a posto ), ma perchè quando arrivi a 26 anni e sei laureato per i genitori devi portare i soldi a casa e mantenerti, quindi devi lavorare mentre cerchi di colmare il gap tra laurea e richieste delle imprese.
Ma il lavoro non sta dietro la porta come una volta, specie per un laureato di 26 anni con esperienze non sufficienti.
Crisi delle assunzioni, precarietà, tanta concorrenza di persone precarie ed esperte o di giovani.
E forse troppa gente che usciva dall'università negli ultimi anni.
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In Abruzzo avete la Micron tra le altre, qui al Nord c'è molto più movimento con aziende di consulenza varie e se hai le spalle coperte dai genitori puoi farcela, ma l'atteggiamento delle aziende è lo stesso, specie di quelle medie e grandi.
Per un posto stage da neolaureato chiedevano competenze da ingegnere con 2 anni di esperienza o con 3-4 esami in più oltre i 29 previsti.
Se hai le spalle coperte puoi studiare ed aspettare l'occasione, altrimeni no.
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La mia idea è che alle imprese faccia comodo avere questo grande bacino di laureati, perchè sanno che non basta la laurea, ci vuole il talento e non tutti i laureati ce l'hanno, ( io probabilmente non ce l'ho e mi è passata la voglia di studiare di fronte al muro ). Così con un grande numero di laureati possono trovare più persone di talento, togliendo valore al titolo e al percorso formativo, ma trovando il personale che cercano.
Le università quando sentono annunci come quello del thread sbavano al solo pensiero dell'enorme numero di rette e alla moltiplicazione delle cattedre, quindi danno corda alle imprese in queste iniziative.
Ci hanno mostrato solo le briciole...
Noi non sappiamo creare ricchezza nè conosciamo come funziona il sistema.
La verità è che con quello che sai, oggi, non garantisci ricchezza. Non sei in grado di produrre ricchezza né valore aggiunto.
Siamo drogati di formazione tecnica e pensiamo che la conoscenza tecnica sia quella che ci vuole
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Ma non volevo guadagnare 2000 euro al mese, me ne bastavano 1000, volevo solo fare l'ingegnere perchè mi piaceva, mi sentivo creativo e vivo. Se non mi vogliono assumere, se per loro non valgo quello che costerei, e non mi permettono di lavorare , mi tolgono una parte della mia vita, mi dicono "non servi".
Il mio problema è che non mi sento vivo, sto indirizzando le mie energie verso altro per tenermi a galla, ma altrove trovo solo un po' d'ossigeno.
Caro Anonimo (mi piacerebbe non chiamarti anonimo...),
1000 euro al mese non ti bastano. Se ad un certo punto della tua vita vorrai diventare padre, compare una casa e creare una famiglia non te ne bastano nemmeno 2000.
Questa e' la pantomima perbenista/buonista della passione nel lavoro. Anche in questo modo di pensare si cela una interpretazione sbaliata dei simboli vecchia di centinaia di anni... se non di millenni...
Se davvero ti bastano 1000 euro al mese vuol dire che sei ricco e allora puoi metterti in proprio e fare il lavoro che ti pare.
Anche io ho fatto ingegneria per passione e nonostante lo scientifico accanimento profuso dall'Universita' italiana per distruggere il mio entusiasmo sono sopravvissuto... Ma ad un certo punto ho capito come funzionava la trappola e mi sono sentito come Neo quando capisce come funziona Matrix.
Stai attento a cio' che ti hanno preparato dinnanzi i tuoi docenti. La fatica e la passione che hai messo in campo sono state tue scelte. Non costituiscono una ragione per ottenere un lavoro con uno stipendio.
Per rompere quel soffitto basso e pesante di frustrazione che senti... il senso di spreco per la passione che hai messo nel costruire il tuo castello di conoscienze tecniche che non bastano, ne ora ne mai, devi guardare molto piu' in alto... per capire davvero.
Ci hanno fatto perdere di vista cio' che realmente conta e ci hanno fornito degli strumenti con un "bug", un enorme "bug".
"La mia idea è che alle imprese faccia comodo avere questo grande bacino di laureati, perchè sanno che non basta la laurea, ci vuole il talento e non tutti i laureati ce l'hanno, ( io probabilmente non ce l'ho e mi è passata la voglia di studiare di fronte al muro ). Così con un grande numero di laureati possono trovare più persone di talento, togliendo valore al titolo e al percorso formativo, ma trovando il personale che cercano.
Le università quando sentono annunci come quello del thread sbavano al solo pensiero dell'enorme numero di rette e alla moltiplicazione delle cattedre, quindi danno corda alle imprese in queste iniziative."
Questa mi sembra un affermazione interessante e vorrei discuterne un po.
"Così con un grande numero di laureati possono trovare più persone di talento, togliendo valore al titolo e al percorso formativo, ma trovando il personale che cercano."
Chi è che stabilisce se hai talento oppure no??
Quelle ragazzette neo-laureate che si occupano di risorse umane ??!
Non credo proprio.
La laurea in ingegneria v.o. è da sola già una prova di talento formidabile e qui si tratta di un talento identificato da dei professori universitari, non da ragazzette carine con esperienza di call-center!!!
"perchè sanno che non basta la laurea, ci vuole il talento e non tutti i laureati ce l'hanno"
LA VERITA' E' CHE QUELLO CHE CHIAMANO "TALENTO" IN REALTA' SI CHIAMA RACCOMANDAZIONE!
Riposto qui, per seguire su "argomento talento":
La laurea di secondo livello e' destinata a morire nei prossimi 5 anni. (Che senso ha fare analisi II al IV anno?)
Gia' esistono piani di smantellamento in molte Universita' Italiane. Alcuni politecnici (incluso quello di Chieti) programma di non rimpiazzare i docenti in pensionamento e svuotare progressivamente i corsi della specialistica.
La specialistica esiste solo in Italia come eredita' del vecchio sistema universitario.
La laurea vecchio ordinamento e' basata su conoscienze ottocentesche. E' morta e sepolta da 50 anni... (io ho studiato fisica, tecnologia e materiali con docenti over-70... che volete che ne sappiano...).
Nei Paesi in cui la loggia di controllo, l'oligarchia che conta, ha deciso di investire in tecnologia ed industria il reclutamento e' basato sul talento. Per esaltare il talento occorre sfruttare la motivazione e l'entusiasmo individuale. Le competenze contano relativamente poco.
Nel Paese dove lavoro adesso durante il colloquio le prime due domande sono state:
" Cosa vuoi veramente fare?
Quanto vuoi guadagnare?"
Poi... molto dopo aver discusso di questo... mi hanno chiesto cosa sapevo fare.
Se una persona di talento viene sprecata perche' non riesce a ricordare gli spazi Hilbert... quella risorsa e' persa.
Questo nell'Italia post 1anni-70 avviene regolarmente (prima non avveniva... ecco perche' esiste il mito-contadino dell' I N G E G N E R E).
Tra meno di 5 anni anche i tecnici svita-bulloni non serviranno. Entro il 2013 le lauree specialistiche saranno scomparse, quale povero pazzo tentera' addirittura di restaurare le vecchie quinquennali pensado che quella di tornare a quel livello di formazione sia la soluzione, illudendosi che sia colpa del degrado della qualita' della formazione e l'assottigliamento della figura dell'ingegnere...
Ma la verita' e' esattamente opposta.
Entro il 2013 ci saranno facolta' senza iscritti. Le facolta' di Matematica di alcuni atenei verranno chiuse. Prima fra tutte sara' la "Guido Castelnuovo" della Sapienza di Roma. E molte seguiranno.
La verita' e' chiara a tutti... Mr. Turbo fai un passo avanti... Il fatto che "bastava aprirsi un bar sotto casa"... e' la verita'!
Non e' colpa nostra, n'e' dei politici di turno (sono solo degli intrattenitori). Il destino dell'Italia non e' nell'industria e nella tecnologia. E' gia' stato deciso... e nessuno di noi puo' farci niente.
Noi (forse voi, io gia' ne ho spesi 10) spenderete anni nel prendere coscienza del vostro problema in un infinito processo di autocoscienza... anche questo costruito ad-hoc per tenerci occupati.
Ma il guscio lo romperete solo quando capirete il SISTEMA.
Da quello che leggo stiamo cadendo vittime di una nuova "lotta di classe". Ma come lo era quella storica, anche questa e' sbagliata e contrappone soggetti sbagliati. Entrambi vittime. Entrambi senza la liberta' di scegliere. Entrambi "ruote" di mezzo e non "valore" del mezzo.
"ci vuole il talento e non tutti i laureati ce l'hanno, ( io probabilmente non ce l'ho e mi è passata la voglia di studiare di fronte al muro )."
Io, grazie al cielo, so di avere talento da vendere, e non parlo del talento della raccomandazione, parlo di talento vero.
Chi ha fatto realmente l'ingegneria v.o. ( e io l'ho fatta ) sa di essere più bravo e più capace degli altri. Sa di avere una marcia in più di tutti gli altri nel cervello.
Lo capisci da solo quando vedi le altre persone arrendersi e ritirarsi.
Quando sei uno di quei famosi 1 su 1000 che ce la fa ti rendi conto che non solo hai la stoffa e il talento,ma anche determinazione, costanza, coraggio e tante altre qualità che la maggior parte dei ragazzi che si sono arresi non possedevano e non avranno mai neppure dopo decine di anni di lavoro.
Grazie a Dio, io so benissimo quello che valgo e non ho bisogno di una ragazzetta selezionatrice per capirlo.
Tu invece dici di non avere talento?!
Probabilmente allora, sei un ingegnere nuovo ordinamento:-)
"già esistono piani di smantellamento in molte Universita' Italiane. Alcuni politecnici (incluso quello di Chieti) programma di non rimpiazzare i docenti in pensionamento e svuotare progressivamente i corsi della specialistica."
Bel discorso, peccato solo che non esiste nessun politecnico di Chieti :-))
Prima quando l'università serviva realmente a selezionare talenti (vedi v.o.), il figlio del panettiere poteva avere una carriera più brillante del figlio del medico perchè magari il primo era riuscito a laurearsi e il secondo no.
Adesso con le nuove lauree, c'è l'appiattimento culturale totale, si laureano praticamente tutti, sia quelli col talento che quelli senza ( per non dire cani e porci ).
Il figlio del medico cosi (pur senza talento) avrà un buon lavoro e una buona carriera grazie alle spinte del padre, il figlio del panettiere nonostante il talento resterà out...
Chiudete tutte le facoltà di ingegneria e lasciatele chiuse per almeno 10 anni, aspettate che tutti gli ingegneri disoccupati trovino occupazione e poi riapritele!
Solo cosi si potrà risolvere il problema di tutti questi ingegneri disoccupati.. è l'unica soluzione!!
Diciamo le cose come stanno.
La laurea nuovo ordinamento è diventata la laurea dei figli di papa viziati che hanno tutto tranne il talento e la voglia di studiare.
Non è necessario chiudere le facoltà.
L'importante è che la gente sappia che in italia gli ingegneri sono diventati veramente troppi.
Finiranno tutti col fare gli operai!!
Invece secondo me andrebbero chiuse ..e per almeno 30 anni!!!
Non so come si chiama l'Universita' di Chieti... Non fa una gran differenza... Conosco chi ha scritto i piani di smantellamento.
"La laurea in ingegneria v.o. è da sola già una prova di talento formidabile"
Sono l'anonimo che ha scritto la frase incriminata, sono del V.O. pieni voti in ingegneria telecomunicazioni , tempo di laurea circa 7 anni , ma famiglia con pochi soldi e senza possibilità di farmi dedicare altro tempo alla formazione .
Io ho , o avevo, un grande ( lo posso dire, ero uno di quelli bravi da quel punto di vista ) talento matematico ed ottime competenze fisiche, ma come dicevo altrove o sei capace di fare il tecnico/perito o niente.
Soprattutto o trovi qualcuno che voglia insegnarti a fare il tecnico o niente.
Chi ci ha selezionati ? e su che basi ? Vecchi professori di matematica o fisica che hanno fatto una selezione pesante in analisi I II geometria, metodi "statistici", fisica I II, ed altri corsi propedeutici e vecchi professori che insegnavano corsi ingegneristici fermi agli anni '70, o quando andava di lusso agli anni 80 ma solo di sfuggita.
Dal lato pratico zero;
Di informatica I e II : il C ( il modula2 !!! Ahhhh ) e se sei fortunato per la tesi usi matlab, altrimenti ancora C .
Ti ridono quasi in faccia ai colloqui se vai lì con il C/C++ , matlab e il modula 2, oltre che il pacchetto Office o Windows.
Là negli States fanno i corsi solo sul bluetooth, qui nel VO eravamo rimasti al gsm visto di sfuggita per qualche lezione in un corso di telematica e solo qualitativamente.
Con il NO hanno aggiornato un po' i programmi, recuperando quasi 10 anni dal punto divista dei protocolli, ma sono indietro pure loro e non sono operativi per niente. Diciamo poi che sono meno selezionati.
PS:
Io mi reputo uno di poco talento, non ce l'ho fatta, non basta prendere 27,28 o 30L agli esami, per quello basta studiare.
Soprattutto ho mollato, dopo ma ho mollato, davanti a grosse difficoltà di inserimento, brutto periodo familiare e davanti ad una chiamata traditrice da parte dello stato, ben in anticipo rispetto al 27° compleanno e pochi mesi dopo la laurea, ma si sa che formalmente il rinvio se ti laurei, cade.
Avrò poca autostima, conta anche quella durante i colloqui, da disoccupato quando sei lì che cerchi di trovare un posto per lavorare, non basta essere un "genietto" della compagnia per essere assunto.
T.
Amici... vi vedo un po' intrappolati dal mito del talento.
Alle aziende italiane non serve il talento. Nessuno lo vuole, non sanno che farsene. Nel migliore dei casi serve qualcuno da sfruttare. Uno con un ampio spettro di competenze per fargli fare il lavoro di tre persone e pagarlo come una donna di servizio (con tutto il rispetto per le donne di servizio).
I tempi in cui in Italia si progrediva a talento sono finiti da un pezzo.
Viviamo nella periferia dell'Impero... non contiamo niente. L'Italia e' un piccolo paese.
I piani per noi sono solo di sviluppo turistico ed intrattenimento. Non ci sono e non ci saranno investimenti in formazione. L'Universita' non migliorera', ma anzi peggiorera'. Perche' cosi' e' stato deciso.
Non ci saranno investimenti in R&D, la percentuale di PIL dedicata a R&D calera'.
Se non troverete il coraggio di guardare le cose da un punto di vista opposto, se non passerete per una fase di rigetto di cio' che sapete... non capirete quello che valete, ne quello che volete.
Su questo si basa la trappola... La cosa piu' faticosa da ottere e' la cosa giusta.
"Ho faticato per ottenere il mio titolo, le mie competenze, per nutrire il mio talento, quindi e' giusto che io mi impegni per difenderli e ottenere quello che mi spetta"
QUESTA E' LA TRAPPOLA!
Non ci spetta niente per questo, grazie a questo. Non e' che non ci spetta niente come individui, ma non grazie al titolo che ci hanno concesso.
Fate l'esperimento... ci vogliono mesi... esplorate il contrario. E tutto vi apparira' chiaro...
La puoi chiamare come ti pare,ma a Chieti non c'è nessuna ingegneria.
Mi spiace,ma quello che hai scritto mi sa di balla cosi come probabilmente è un balla il fatto che tu sia un ingegnere v.o.
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In un blog o in chat tutti possono essere tutto, anche un ingegnere v.o. o anche Superman,ma la realtà ovviamente è un altra cosa.
Ti lamenti perchè a ingegneria si studia troppa matematica e fisica??
Poverino.
Prima nel vecchio ordinamento se ne faceva molta di più e soprattutto si studiava molto di più.
L'ingegneria è questa: tanta matematica e tanta fisica.
Le aziende vogliono i periti, allora prendessero i periti senza rompere le scatole alle università.
C o C++ sono tutte cose destinate a invecchiare e non centrano nulla con l'essenza vera dell'ingegneria.
Se vuoi imparare a programmare fatti un corso di 1 mese in Java o in C#, non serve una laurea per questo. L'ingegneria è un altra cosa.
Tra poco sono sicuro faranno una laurea anche per fare la pizza...
"Io mi reputo uno di poco talento, non ce l'ho fatta, non basta prendere 27,28 o 30L agli esami, per quello basta studiare."
Adesso, "nel nuovo ordinamento" sicuramente basta studiare per prendere 28 o 30,ma prima non era cosi.
Il vecchio ordinamento era tutta un'altra cosa.
Ingegnere ci dovevi proprio nascere.
C'erano persone che studiavano tutto il giorno tutti i giorni e agli scritti non arrivavano a prendere neppure 15 su 30. Potevano riprovarli anche 20 volte,ma non c'era storia.
Non parlo di persone stupide, parlo di persone normali con una intelligenza anche un poco superiore alla media.
Per superare gli esami di ingegneria v.o. non bastava studiare bisognava essere dei veri e propri geni. Non si tratta di talento,ma di qualcosa in più.
Bisognava avere un cervello con doti matematiche e logiche di livello superiore.
Bisognava avere un cervello che gira a una frequenza superiore rispetto a tutti gli altri.
Bisognava avere un cervello super, e grazie al cielo Dio mi ha dotato di questo dono. Solo grazie a questo ce l'ho fatta.
MrTurbo sei il mio mito:-)
Hai detto quello che volevo dire io...
Prima a far selezione ci pensava l’università, adesso si laureano tutti e a selezionare ci devono pensare le signorine degli uffici del personale.
Io sinceramente preferivo la selezione fatta dai professoroni universitari rispetto a quella basata sul parere di formose e giovanissime ragazzette dal sorriso formidabile.
Ovviamente i professoroni di matematica e fisica sono molto meno carini di queste amabili selezionatrici (basta il fatto che quest'ultime hanno le tette), ma sicuramente i primi ne sanno molto di più..
Dell'argomento selezionatrici ne abbiamo già parlato qui.
Chi seleziona i selezionatori?
Non serve aggiungere altro:-)
MrTurbo, V.O. sta per Vecchio Ordinamento. Ho la tua età. Nato nel 1977 Iscritto nell'AA 1996-97, laureato nel 2003.
Per me è stata sufficiente un'intelligenza media e al PoliMi probabilmente hanno fatto una "sanatoria" per il V.O. negli anni dopo il 2000, da voi non so.
T.
Zorro non sai leggere. I piani di dismissione delle lauree quinquennali sono per tutte le facoltà, non per ingegneria in particolare. Una delle prime a scomparire sarà matematica.
Se continuate a pensare che il mare di schiuma con cui vi hanno inondato il cervello in facoltà sia prezioso... avete perso in partenza.
La partenza è capire che ciò che sapete è costato solo fatica ma non vale niente.
L'università italiana è stata distrutta completamente da quella riforma senza senso chiamata 3 + 2.
Ormai potrebbero benissimo chiudere sia matematica che ingegneria...
tanto non farebbero una lira di danno!!!
Esatto... Ma non la chiuderanno. Resterà in piedi decadendo per decenni.
Ma la ricetta non è il ritorno al vecchio ordinamento...
Pero col vecchio ordinamento non c'erano gli ingegneri disoccupati!!!
Col nuovo ordinamento gli ingegneri escono presto,ma restano disoccupati o precari fino ad almeno 30 anni o anche di più.
Gli ingegneri v.o. uscivano a 28, 29 anni, (tranne i pochi "treni" come MrTurbo che ce l'hanno fatta con qualche annetto in meno.. ) poi pero appena laureati trovavano lavoro all'istante e a 35 anni erano già dei piccoli dirigenti.
Che senso ha laurearsi a 23 anni per fare poi il disoccupato o l'operaio tecnico fino a 35 o 40 anni?!
Chi credete che sia stato l'artefice del nuovo ordinamento?
La riforma Zecchino introduceva sostanzialmente solo due livelli di titolo e lasciava grande liberta' di organizzazione ai docenti.
I quali docenti pero'... non si sono mostrati affatto interessati alle sorti degli studenti ma hanno fiutato solo cio' che gli conveniva e cioe' moltiplicare a dismisura il numero delle cattedre e precarizzare i ricercatori e gli assistenti.
Tra l'altro la riforma Zecchino dava potere di voto in senato accademico ai ricercatori e gli assistenti... tanto che all'indomandi dell'introduzione della riforma i rapporti di forza in seno alle universita' erano sostanzialmente ribaltate.
Ecco che i docenti ancora una volta hanno sfruttato per il loro esclusivo interesse la riforma e hanno affidato i compiti di assistenza e ricerca ai dottorandi... o addirittura ai volontari!
Quest'anno mi e' stato offerto un corso presso la facolta' di Architettura "Valle Giulia" della Sapienza di Roma (che ovviamente ho rifiutato) per la stratosferica cifra di 420 euro lordi per 50 ore di lezione + esami + revisioni.
Ma a questo si e' arrivati solo ed esclusivamente per l'opera dei docenti.
Ora... se vogliamo (come in realta' dovremmo sempre fare) guardare le cose nel loro "processo" vediamo che anche i docenti si muovo in uno stagno in sta scomparendo l'acqua ed e' comprensibile la loro disperazione data la loro tatale incapacita' di riabilitarsi e riqualificarsi (sono quasi tutti ottuagenari).
Questa e' l'ultima generazione di baroni con un qualche potere ed influenza, e con qualche soldo.
La prossima generazione di decenti, di qui a 4 o 5 anni, guadagnera' meno della meta', avra' contratti a termine e non avra' un soldo da gestire.
E questo non perche' lo hanno deciso le vecchie carcasse dietro la cattedra o noi ingegneri disoccupati o le industrie (che non esistono). E' stato deciso piu' in alto e anche piu' in alto del nostro Governo nazionale.
Al tempo del vecchio ordinamento non c'erano gli ingegneri disoccupati perche' non c'era la concorrenza della Cina, India e l'Italia non faceva parte della piu' grande oligarchia antidemocratica che l'uomo abbia mai concepito: l'Unione Europea.
Non credo proprio che il problema sia della Cina.
E' facile scaricare le colpe nostre (dell'Italia) verso altri stati, ma non serve a niente.
La verità è che la riforma del 3 + 2 ha reso del tutto inutile laurearsi, questa è la sola e unica verità ..e tutti noi la conosciamo benissimo.
E' inutile negare.
Il problema sono le aziende dirette da imprenditori con la terza media che a momenti non sanno neppure leggere..
Resta il fatto che la Micron è veramente una ditta di merda fatta da raccomandati politici e arraffoni della peggior specie.
Il 3+2 non ha cambiato niente. E' un effetto non una causa.
Fai un passo avanti e poi ancora un altro... e le cause diventeranno effetti... e poi ancora un'altra causa diventera' un effetto... analizza quello che vedi in un orizzonte temporale piu' ampio e strategicamente piu' complesso.
Circa 60 anni fa, un certo Adolf Hitler, aveva deciso di fare dell'Italia il centro relax e vacanze dell'Europa (e quindi del mondo). Niente produzione, tecnologia o che.. solo turismo e spettacolo...
Dopo 60 anni le multinazionali e gli imprenditori stanno finalmente riuscendo nell'impresa
Circa 65 anni fa una oligarchia di banchieri, per perseguire i propri esclusivi interessi, tra cui fare dell'Italia il centro relax e vacanze dell'Europa (e quindi del mondo). Niente produzione, tecnologia o che.. solo turismo e spettacolo, decise di portare al potere un attore con l'unica dote di essere un buon imbonitore di folle di Adolf Hitler.
"di nome Adolf Hitler"... scusate... a volte scrivo troppo in fretta.
Per Still:
Diche che "Il 3+2 non ha cambiato niente. E' un effetto non una causa."
Non scherziamo.
Il 3 + 2 è stata l'unica e vera causa del declino dell'università italiana.
Non ci sono assolutamente altre spiegazioni.
Gli ingegneri ridotti alla fame sono figli del 3 + 2, questa è la sola verità!!
Il 3 + 2 ha rovinato la vita a molte persone, non solo agli ingegneri del nuovo ordinamento ( tutti disoccupati o al max operai),ma anche a quelli che del vecchio che ormai si ritrovano un titolo privo di prestigio e di valore, per riflesso dello scarso successo dei nuovi ingegneri n.o..
La riforma del 3 + 2 è stata la rovina dell'Italia.
Questo non si può assolutamente negare.
Un altra cosa che non si può assolutamente negare è che la Micron è una merda di Ditta sorretta dai mafiosi.
Hai ragione, sono dei pazzi!!
Come si fa a dire che 3000 ingegneri per il solo abruzzo, sono pochi?!?!?
Molti di quelli che ci sono già sono disoccupati da anni, che senso ha "sfornarne" degli altri?!
Noi ingegneri dovremmo imparare a protestare una volta ogni tanto.
Se continua cosi quella maledetta Fondazione Mirror ci distruggerà!!
La Micron è una ditta senza scrupoli; ha intenzione di rovinare l'Abruzzo e ci sta riuscendo appieno!!
La Micron usa gli ingegneri come operai, questa è un'offesa ai sacrifici degli studenti e al valore delle università.
Non c'è più rispetto per le persone, ormai siamo solo "risorse umane" siamo destinati a subire lo stesso trattamento delle risorse non umane.
Siamo diventati dei banali "tools" per la produzione però dietro il camice da lavoro siamo ancora persone!!
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L'università italiana era perfetta fino a pochissimi anni fa.
Si usciva tardi è vero,ma appena laureati si trovava subito lavoro.
E si trovavano lavori veramente da ingegnere, altro che ora.
E' vero che solo i migliori riuscivano a laurearsi,ma è anche vero che non è scritto da nessuna parte che proprio tutti debbano diventare ingegneri.
Hai ragione, in questo mondo non ha senso avere un'intera popolazione di soli ingegneri. Servono anche semplici tecnici o operai e qualcuno dovrà pur farli.
Ragazzi per favore cercate di non uscire fuori dal tema.
Adolf Hitler non centra nulla.
Cercate anche se è possibile di non offendere nussuno. Grazie.
Siete intrappolati dai simboli.
Il fatto che il nuovo ordinamento sforni titoli chiamati "laurea in ingegneria" non significa che chi lo consegue sia effettivamente un ingegnere.
Il discorso sarebbe lunghissimo e so che facendone un riassunto faro' la figura del pazzo esaltato. Ma ci provo...
Chi ha introdotto il 3+2 lo sapeva. E non era vittima delle pressioni di industrie becere (che non esistevano gia' piu') ma obbediva inconsapevolmente a chi aveva deciso che l'Italia non dovesse avere piu' nessun peso sul piano industriale.
Ancora una volta... lil 3+2 in se e per se e' l'effetto di una strategia piu' ampia e i politici che l'hanno messa in atto ne erano per la maggior parte incosapevoli attuatori.
Zecchino aveva l'obbiettivo di rendere piu' flessibili le lauree ed aumentare il numero dei laureati... ma Prodi e poi D'Alema, che furono i primi ministri a ratificare quella riforma, obbedivano (ed obbediscono oggi) ad un sistema di potere estremamente piu' solido e alto.
Nell'attuale governo c'e' la piu' alta concentrazione di esponenti (di basso rango) dell'oligarchia che realmente controlla l'Europa e gli USA.
Romano Prodi, Mario Monti (non al governo), Mario Draghi (gevernatore Bankitalia) hanno ricoperto e alcuni ancora ricoprono ruoli di alta dirigenza in organizazzioni come Goldman Sachs.
Goldman Sachs e le altre 4 sorelle (De Rothshild, JP Morgan, Chase Manhattan, Morgan Stanley) controllano il 75% della ricchezza del mondo.
Attraverso un meccanismo perverso con estrema facilita' muovo quantita' di denaro di molte decine di volte superiori all'intero bilancio dello Stato Italiano.
Con il meccanismo delle scatole cinesi queste 5 banche internazioni controllano Bankitalia (De Rothshild -> Banco Santander -> Credit Agricole -> Banca Intesa SanPaolo -> Generali -> Bankitalia) tanto da averci messo al comando un loro uomo.
Il Governo italiano, tramite la legge finanziaria, ogni anno si indebita con un soggetto privato: La Banca d'Italia che e' controllata da una oligarchia privata di banche internazionali.
L'oligarchia s'e' trovata spiazzata dal fatto che il governo cinese alla riannessione di Honk Kong aveva segretamente accumulato il 35% percento del dollaro circolante controllando di fatto 1/3 del potere dell'oligarchia nel resto del mondo.
Ecco che la nuova strategia messa in atto prevede una grandissima facilitazione di credito ai nuovi giganti Cinesi ed indiani che tramite l'indebitamento restituiranno parte di quel 35% alle banche dell'oligarchia. Per ora il governo cinese sembra aver abboccato... tanto che ha messo sul mercato il primo stock di azioni della Banca Centrale Cinese tramite JP Morgan...
E' cosi' in alto che bisogna guardare per capire perche' l'Italia e' in declino. Il 3+2 un effetto, un piccolissimo effetto, di una catena di cause e concause lunghissima.
http://pascarblog.blogspot.com/2007/05/marcello-il-panettiere.html#links
I giovani non possono investire in nuove aziende perché non hanno i soldi.
Dovrebbe essere il contrario.
Dovrebbero essere gli imprenditori a credere nei giovani e ad investire nel loro talento.
E qui parlo anche del talento “certificato” dalla laurea. Ovviamente.
Per quanto riguarda le selezioni, credo sia molto meglio esser selezionati da una giovane e formosa signorina che da un borbottante e rugoso professore universitario. Come si fa ad avere dei dubbi?:-)
Secondo loro i dovrei laurearmi per andare a fare l'operaio in quella baracca di azienda che chiamano Micron?!??
Neanche per tutto l'oro del mondo!!!
Da tutti i post che ho potuto leggere su questo blog, la situazione mi sembra abbastanza chiara, provo a riassumerla nei seguenti 10 punti:
1) Ci sono in Italia molti piu’ ingegneri di quanto le aziende e la pubblica amministrazione possano assorbire
2) Le universita’, per attirare studenti e non chiudere i battenti, raccontano mentendo, che servono sempre piu’ ingegneri
3) La riforma 3+2 ha reso la laurea in ingegneria molto semplice da conseguire, permettendo a tutti gli studenti di divenire ingegneri ma svilendone il titolo
4) Le aziende ci marciano sopra, dato che l’offerta di ingegneri supera di gran lunga la domanda di posti disponibili, e offrono contratti con stipendi ridicoli (1000 €/mese, se va bene) in posizioni di basso/bassissimo livello
5) Si profila una lotta tra poveri per un tozzo di pane: ingegneri contro periti contro operai specializzati
6) La tipologia di impresa tipica italiana e’ a conduzione familiare, con il titolare che e’ al massimo diplomato e quindi non puo’ capire il valore aggiunto portato da un ingegnere
7) La spesa in R&D in Italia e’ la meta della media europea, quindi tecnologie avanzate, per cui servirebbero ingegneri, non sono sviluppate adeguatamente. In Italia le tecnologie vengono aggregate, non sviluppate
8) Le cose non cambieranno molto presto, questo e’ il trend stabile per i prossimi anni
9) Gli ingegneri disoccupati non possono permettersi di aspettare anni. Restano loro due possibilita’: rinunciare in tutto o in parte alle loro ambizioni e disputarsi stipendi irrisori con periti e operai oppure emigrare all’ estero.
10) Le possibilita’ offerte dalle aziende estere, specialmente in R&D, potrebbero essere la soluzione per tutti quegli ingegneri che vogliono, giustamente, fare il lavoro per cui hanno studiato
Questa mi sembra una buona sintesi dell'intero blog.
Peccato per l'ultimo punto..
è un finale triste e in alcuni casi impraticabile!!
Sono daccordo con MrTurbo.
L'ultimo punto è da rivedere.
Ma che cavolo dite?!?
Andatevene all'estero e non rompete più le scatole!!!
Andate in Germania per esempio.
Li vi danno 80.000 euro all'anno anche per lavare i vetri ai semofori!!
Che cosa state aspettando ancora?
Correte in Germania!!!
La birra è più buona, le ragazze sono più facili... andate tutti in Germania dai!!!!
Ma infatti... il tedesco è facilissimo da imparare e per chiedere una birra basta anche un cenno con la mano.
In ufficio si parla anche in inglese quindi è tranquillo, fuori vi dovrete un po arrangiare,ma è un esperienza diverte che merita di essere vissuta:-)
Di solito le aziende vi danno anche un bel mini nonolocale dove dormire,cosa volete di piu dalla vita?!:-)
Un lucano!!!
E cmq se avessi saputo di questo schifo, non mi sarei mai laureato!!!
Ingegneri: forza e caraggio!!
ARMIAMOCI E PARTITE...
Avete mai pensato al fatto che il primo lavoro non debba essere quello definitivo? Si puo' entrare in una realta', Micron ad esempio, e poi cambiare cercando di migliorare.
Inolte, mi spiegate, per cortesia, che vuol dire "fare l'ingegnere?"
Le fabbriche son fatte di macchine e processi, a volte ci vuole la "sensibilita'" dell'ingegnere per mandarle avanti.
ciao a tutti
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