sabato 7 aprile 2007

I laureati in Italia: pochi e non desiderati

Abbiamo meno laureati delle altre nazioni europee e contemporaneamente abbiamo una grandissima fuga di cervelli all'estero.
Che senso ha continuare a spingere le persone a laurearsi?
Più persone si laureano e più persone se ne andranno via a lavorare a l'estero. Se la gomma è forata che senso ha continuare a pomparci dentro aria?
Bisognerebbe prima ripararla, metterci una pezza. Altrimenti è tutto inutile.
Forse l'idea di dare incentivi alle imprese che assumono laureati partorita dal Professor Cammelli, presidente di AlmaLaurea, potrebbe rivelarsi l'unica soluzione utile, esattamente come una "pezza" su una gomma forata.
Certo l'idea non è malvagia,ma potrebbe dare fastidio a qualcuno. Attualmente i laureati in Italia non contano niente, le tante pmi sono governate per lo più da diplomati. Per molte di queste persone la laurea è semplicemente un oggetto misterioso e incomprensibile. Come verrebbe vista da loro questa "forzatura" ad assumere laureati?!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

E' tutto vero. Bisogna trovare una soluzione prima che sia troppo tardi.
E attualmente l'idea del presidente di AlmaLaurea è l'unica soluzione valida.

Anonimo ha detto...

Sono daccordissimo con voi!!!

Facciamo qualcosa persto!!!!!!!!!!!


Lo Zio

Anonimo ha detto...

Qualsiasi cosa facciate finirete sempre tra una montagna di rifiuti... è la fine inevitabile che farà l'italia!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Italia = Argentina 2