mercoledì 18 aprile 2007

La rivolta dei candidati ignorati

Indagine inglese: quattro su dieci di quelli che cercano lavoro boicottano i prodotti delle aziende che non hanno mai risposto alle loro candidature o non si sono comportate in maniera corretta durante il processo di selezione.

Di solito non c’è nessuna risposta. Alle volte arriva una email automatica di ringraziamento. Formale, asciutta, impersonale. Una di quelle che vengono inviate indistintamente da uno strumento automatico e che inizia con "Gentile Candidato/a". Raramente, verrebbe da dire con la stessa frequenza del passaggio di una stella cometa, accade di essere chiamati per un colloquio.

L'articolo è di Federico Pace e si trova in questa pagina.

E voi? Quanto avete aspettato prima di avere una risposta? Avete cambiato il modo di vedere un "marchio"? Avete cambiato tipo di consumi?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Per mia esperienza le grandi multinazionali dopo i colloqui non mi hanno risposto in tempi brevi in certi casi ancora aspetto...Diverso invece per la grande distribuzione, dopo una settimana ricevevo puntualmente una risposta.
Il mio atteggiamento verso queste aziende e i loro marchi in seguito ai colloqui fatti: non andati bene o con iter di selezione poco chiari mi hanno convinto a non comprare più i loro prodotti.
Ciao

Anonimo ha detto...

Molte aziende, ignorano completamente i loro candidati.
E' giusto allora che vengano ignorati anche i loro prodotti sugli scaffali..

Anonimo ha detto...

beh ma avete visto la puntata di BALLARO' di martedì scorso? In Italia ci vuole la raccomandazione per fare il portiere d'albergo!!!!

Anonimo ha detto...

Si, io come molti miei amici, laureati e non, stiamo cessando di comprare i prodotti delle multinazionali, non solo per il motivo di essere ignorati, ma anche perchè non creano posti di lavoro.
I loro annunci sui giornali e sui siti servono ad ottenere pubblicità gratuita e dare la sensazione di fare qualcosa di positivo, ma alla fine sono autentiche prese in giro.