lunedì 30 aprile 2007

Gli ingegneri sono meno furbi dei tassisti?

Ricordate la rivolta dei tassisti?

[...]Liberalizzazioni, competitività, categorie che si sentono colpite e minacciano pesanti agitazioni. Il decreto Bersani che interviene in settori come banche, taxi, trasporti pubblici, farmacie e ordini professionali, mette le mani dove finora poco si era osato e, anche per questo, ottiene applausi e critiche altrettanto convinti. L'opposizione più strenua è forse quella dei tassisti, che hanno proclamato già un'assemblea e una giornata di sciopero[...]
( Repubbilica.it )

Tutto questo dovrebbe farci riflettere.
I tassisti si sono visti minacciati dalla liberalizzazione della loro professione e si sono ribellati.
Hanno cercato di far di tutto per difendere il loro futuro.
E noi ingegneri invece?
Cosa abbiamo fatto contro la riforma universitaria 3+2 che è riuscita a trasformare la laurea in ingegneria in una laurea di massa? Non abbiamo fatto assolutamente nulla ( purtroppo neppure io).
Adesso però c'è un nuovo pericolo: il diabolico progetto di Micron di realizzare un Politecnico d'Abruzzo.
Cosa faremo noi ingegneri? Incasseremo anche questa?

31 commenti:

Paolo ha detto...

Certo che incasseremo anche questa.

"noi" ingegneri non esistiamo. L'albo non ha mai tutelato nessuno n'e' ci ha rinforzato come corporazione, ma anzi... si volutamente reso superfluo perseguendo per circa 25 anni una politica schizofrenica facendo finta che gli onorari e le consulenze valessero sul mercato quanto suggerito dal tariffario finche' l'intrattenitore di turno (Bersani) ha deciso che il tariffario minimo non doveva esiste piu' per legge... quando gia' non esisteva di fatto.

Anonimo ha detto...

Quindi??!

Anonimo ha detto...

Perche gli ingegneri non si son messi a scioperare come i tassisti?!?

Forse si credono esseri superiori che non hanno bisogno di lottare per far valere i proprio diritti?!

Paolo ha detto...

Chi lo indice lo scipero degli ingegneri?
Per questo non c'è stato lo sciopero. Nessuno lo ha indetto. E poi si, gli ingegneri sono superiori ai tassisti. O preferisci fare il tassista?

Mr. Turbo ha detto...

Preferisco fare il tassista, sicuramente guadagnerei di più.

Anonimo ha detto...

Non ci vuole molto a fare piu di 1000 euro al mese!!

Anonimo ha detto...

Perchè non creare un'associazione degli Ingegneri insoddisfatti ??!! Non è uno scherzo ma una provocazione... Leggete il mio post sul I Maggio vi prego e commentate...

www.bloggratis.it/diluziotps

Paolo ha detto...

Mi dispiace Mr. Turbo ma non ci credo... che per 1000 euro al mese preferiresti fare il tassista.

O magari l'idraulico... ancora meglio... guadagna tutto in nero!

Questo e' qualunquismo!

Mr. Turbo ha detto...

Fare l'ingegnere non significa guadagnare 1000 euro al mese, significa guadagnare 1000 euro al mese nei mesi in cui effettivamente lavori, ossia circa 6 mesi l'anno.

Credo che un tassista abbia, se non altro, maggiori stabilità economiche..

Mr. Turbo ha detto...

Sto vedendo
www.bloggratis.it/diluziotps

E' un blog molto interessante..

Anonimo ha detto...

"Perchè non creare un'associazione degli Ingegneri insoddisfatti ??!!"

Finalmente un'idea veramente costruttiva!!

Alcune volte bastano poche parole per dire molto di più degli altri.

Anonimo ha detto...

L'idea sembra molto buona.
Perchè non provare?!

Anonimo ha detto...

stillsearching il tuo cinismo è veramente spietato.
In ogni caso, ammetterai che, partendo da zero, è molto difficile creare impresa sulla base della nostra pseudo-cultura. Nè tutti gli ingegneri sono tagliati per fare gli imprenditori.
D'altra parte un giovane 18/19 enne che ha deciso, a suo tempo, di fare ingegneria ha già dimostrato di avere molte rotelle fuori posto, nonchè di peccare del più grave difetto di un imprenditore: inguaribile idealismo.

Paolo ha detto...

Hai ragione riellox... ma il mio cinismo spietato l'ho applicato prima di tutti contro me stesso... per anni mi sono "smontato"... finche' ho capito come ricostruire.

Hai anche ragione nel definire la nostra una pseudo-cultura. Cosa ci manca perche' essa sia una vera cultura?

Anonimo ha detto...

In Italia, nessuno crea industria dal niente. Forse è esistito un periodo in cui questo poteva essere possibile.
Da zero o si crea impresa nel settore della ristorazione, turismo o dei servizi alla persona, o niente.
Laddove girano soldi inevitabilmente si intrufola la politica (o meglio, se si vuol far girare soldi si deve essere politicizzati)

Anonimo ha detto...

Noi ingegneri "idealisti" dovremmo tutti lavorare nel R&D (che in Italia è scomparso) dove è tutto Hilbert e Mohr.

Anonimo ha detto...

stillsearching come hai fatto a ricostruire?

Paolo ha detto...

Risparmiando.

Paolo ha detto...

Riellox... devi fare un passo oltre la politica.

L'orizzonte temporale e' piu' ampio delle legislature. E la strategia piu' complessa del singolo Paese (o Regione, o citta').

La politica non conta. I politici sono degli amministratori di favori. Degli intrattenitori, intercettori di passioni per chi non ha ancora capito come funziona il SISTEMA.

La realta' e' molto piu' vicina alla natura dell'individuo.

Mr. Turbo ha detto...

Ragazzi, per favore cercate di non spammare scrivendo sciocchezze. Grazie.

Paolo ha detto...

Ok Mr. Turbo, sorry for disturbing your blog.

Mr. Turbo ha detto...

Ho solo cercato di evitare che la discussione finisca in inutili flame, trolls o discorsi senza senso e fuori tema...

Anonimo ha detto...

Appunto..per vincere un appalto "politicizzato" ti serve un favore..se vuoi sopravvivere ti servono favori.

Anonimo ha detto...

In pratica è tutto uno schifo :-)

Anonimo ha detto...

Da tutti i post che ho potuto leggere su questo blog, la situazione mi sembra abbastanza chiara, provo a riassumerla nei seguenti 10 punti:

1) Ci sono in Italia molti piu’ ingegneri di quanto le aziende e la pubblica amministrazione possano assorbire

2) Le universita’, per attirare studenti e non chiudere i battenti, raccontano mentendo, che servono sempre piu’ ingegneri

3) La riforma 3+2 ha reso la laurea in ingegneria molto semplice da conseguire, permettendo a tutti gli studenti di divenire ingegneri ma svilendone il titolo

4) Le aziende ci marciano sopra, dato che l’offerta di ingegneri supera di gran lunga la domanda di posti disponibili, e offrono contratti con stipendi ridicoli (1000 €/mese, se va bene) in posizioni di basso/bassissimo livello

5) Si profila una lotta tra poveri per un tozzo di pane: ingegneri contro periti contro operai specializzati

6) La tipologia di impresa tipica italiana e’ a conduzione familiare, con il titolare che e’ al massimo diplomato e quindi non puo’ capire il valore aggiunto portato da un ingegnere

7) La spesa in R&D in Italia e’ la meta della media europea, quindi tecnologie avanzate, per cui servirebbero ingegneri, non sono sviluppate adeguatamente. In Italia le tecnologie vengono aggregate, non sviluppate

8) Le cose non cambieranno molto presto, questo e’ il trend stabile per i prossimi anni

9) Gli ingegneri disoccupati non possono permettersi di aspettare anni. Restano loro due possibilita’: rinunciare in tutto o in parte alle loro ambizioni e disputarsi stipendi irrisori con periti e operai oppure emigrare all’ estero.

10) Le possibilita’ offerte dalle aziende estere, specialmente in R&D, potrebbero essere la soluzione per tutti quegli ingegneri che vogliono, giustamente, fare il lavoro per cui hanno studiato

Anonimo ha detto...

Più o meno si, è cosi...

Anonimo ha detto...

"Le possibilita’ offerte dalle aziende estere, specialmente in R&D, potrebbero essere la soluzione per tutti quegli ingegneri che vogliono, giustamente, fare il lavoro per cui hanno studiato"

Fuggire all'estero non è mai una buona soluzione per l'Italia, in ogni caso.

La "tecnica" che emigra all’estero, torna indietro sotto forma di prodotto finito da comprare.

Se continua cosi diventeremo come l'Argentina..

Anonimo ha detto...

La politica dovrebbe intervenire.

Non possiamo perdere cosi i migliori cervelli che abbiamo!!!

Anonimo ha detto...

Occhio alle trappole. Non è tutt'oro quello che luccica.

Leggete qui

"In germania si obbligano architetti o ingegneri a spazzare le strade in un´organizzazione paragonabile ai nostri lavori socialmente utili, con paghe da uno o due euro all’ora."

Anche in Germania c'è il problema degli ingegneri disoccupati a quanto pare..

Anonimo ha detto...

Mi sa tanto che in Italia finiremo peggio...

Anonimo ha detto...

Sicuramente..