giovedì 3 maggio 2007

Ingegneri, prepariamoci a traslocare

Un nostro lettore anonimo ha provato a sintetizzare le ultime discussioni nel blog in 10 punti critici. Dategli un occhiata:

1) Ci sono in Italia molti piu’ ingegneri di quanto le aziende e la pubblica amministrazione possano assorbire

2) Le universita’, per attirare studenti e non chiudere i battenti, raccontano mentendo, che servono sempre piu’ ingegneri

3) La riforma 3+2 ha reso la laurea in ingegneria molto semplice da conseguire, permettendo a tutti gli studenti di divenire ingegneri ma svilendone il titolo

4) Le aziende ci marciano sopra, dato che l’offerta di ingegneri supera di gran lunga la domanda di posti disponibili, e offrono contratti con stipendi ridicoli (1000 €/mese, se va bene) in posizioni di basso/bassissimo livello

5) Si profila una lotta tra poveri per un tozzo di pane: ingegneri contro periti contro operai specializzati

6) La tipologia di impresa tipica italiana e’ a conduzione familiare, con il titolare che e’ al massimo diplomato e quindi non puo’ capire il valore aggiunto portato da un ingegnere

7) La spesa in R&D in Italia e’ la meta della media europea, quindi tecnologie avanzate, per cui servirebbero ingegneri, non sono sviluppate adeguatamente. In Italia le tecnologie vengono aggregate, non sviluppate

8) Le cose non cambieranno molto presto, questo e’ il trend stabile per i prossimi anni

9) Gli ingegneri disoccupati non possono permettersi di aspettare anni. Restano loro due possibilita’: rinunciare in tutto o in parte alle loro ambizioni e disputarsi stipendi irrisori con periti e operai oppure emigrare all’ estero

10) Le possibilita’ offerte dalle aziende estere, specialmente in R&D, potrebbero essere la soluzione per tutti quegli ingegneri che vogliono, giustamente, fare il lavoro per cui hanno studiato

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Quest’ultimo punto purtroppo, per molti di noi rappresenta una strada impraticabile.
E comunque non pensate che “fuggire” all’estero sia sempre la soluzione a tutti i mali.

72 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono l'autore dei 10 punti. Non sono un ingegnere (non ho mai scritto di esserlo), mi sarebbe piaciuto molto diventarlo, ma non ero abbastanza intelligente per capire gli spazi di Hilbert. Sono solo un biologo, (vecchio ordinamento) che ha poi conseguito un Master of Science in Inghilterra e un Phd in genetica. Ora lavoro in Germania in R&D una multinazionale farmaceutica.

Chi fosse interessato a sapere cosa fare per lavorare all'estero mi puo' contattare su: m_dane@yahoo.com

PS Mi sono permesso di postare su questo blog perche' la attuale situazione degli ingegneri mi sembra paradigmatica di tutta la ricerca in Italia

PPS Quando io facevo l'universita', noi biologi guardavamo fisici e ingegneri (V.O.) dal basso verso l'alto con una speciale venerazione perche' sapevamo che erano piu' intelligenti di noi. Attualmente dopo il 3+2 non so se sia ancora cosi'.

Anonimo ha detto...

Uno sul blog aveva scritto di crearci il lavoro da soli fondando una impresa. Magari era una buona idea! Potremmo provare con una idea e gestirla col principio dell'open-source. Che ne dite?

Mr. Turbo ha detto...

Ma alcuni di noi l'impresa ce l'hanno già :-)

Chiedi a DiLuzio.

Mr. Turbo ha detto...

Avere un impresa non è sinonimo di avere il lavoro assicurato!!

Sono due cose diverse!!

Anonimo ha detto...

Il problema è delle persone.
Ci sono troppi ingegneri.
Questo è il punto e non si scappa.

Anonimo ha detto...

Ragazzi, lamentarci solo non ci servira'! Andare all'estero non e' un opzione, fondare un'impresa non se ne parla, lavoro non se ne trova e allora? Che si fa in pratica? Non c'e' proprio nessuna speranza per noi?

Anonimo ha detto...

Allora in PRATICA cosa suggerite?

Anonimo ha detto...

Bisogna far capire all'Italia che ci sono troppi ingegneri, questa deve essere la nostra missione.

I politici devono smettere di ignorarci; dobbiamo iniziare a farci prendere in considerazione sul serio.

C'è bisogno di una nuova riforma Universitaria e di nuovi incentivi per le imprese.

I problemi vanno affrontati di petto non aggirati.

Anonimo ha detto...

Suicidiamoci! Diamo il buon esempio! :D

Iniziamo a ridurre il numero degli ingegneri! ;)

Anonimo ha detto...

OK, ma questo richiede ANNI perche' abbia effetto. Cosa facciamo noi nei prossimi mesi? Saremo ancora disoccupati tra un anno? Io non lo accetto, sto pensando di andarmene seguendo il consiglio del biologo, che magari non capisce niente di matematica ma il problema di trovare un lavoro lo ha risolto.

Anonimo ha detto...

Fondare un impresa cambia la forma del problema,ma non lo risolve.

Prendete gli avvocati per esempio.

Lavorano in proprio,ma sono talmente tanti che non arrivano neppure alle canoniniche 1000 euro al mese!!

Per gli ingegneri è uguale.
Se si mettono in proprio o meno il risultato è lo stesso. Sono troppi e non c'è abbastanza lavoro per tutti!!

Anonimo ha detto...

Lavorare come autonomi o meno, non cambia nulla.

Non vi ricordate più della protesta dei tassisti??!

Troppi tassisti = tassisti più poveri

E questo è vero indipendentemente dal fatto che lavorino in proprio o meno.

Mr. Turbo ha detto...

Qualcuno di noi può anche "fuggire" dall'Italia per cercare "rifugio" all'estero,ma questo non risolverà il problema.

Questo blog non è nato per risolvere i problemi personali di una o due persone.
E' nato con l'ambizione di sensibilizzare la gente verso un problema nuovo che fino a pochi mesi fa veniva considerato quasi un tabù.

Se vuoi, tu puoi benissimo andartene a lavorare all'estero.
Sei libero.
Io però, preferisco fare qualcosa di utile per questa nazione e se servirà di entrare in politica, non mi tirerò di certo indietro.

Anonimo ha detto...

Mr Turbo, lo scopo di questo blog credo che sia di aiutare gli ingegneri, tutti gli ingegneri a trovare un lavoro. Quello che tu proponi, entrare in politica e' una cosa lunga che richiede anni. Io non posso aspettare anni, non ho una famiglia alle spalle che mi possa sostenere ancora per molto. Io VOGLIO fare l'ingegnere ADESSO e non mi importa dove, se in Italia o in USA. Forse tu sei ricco, io no, io devo lavorae e guadagnare ADESSO.

Mr. Turbo ha detto...

Magari fossi ricco.
Il problema è proprio questo: non c'ho un centesimo in tasca!!!

In compenso ho una laurea in ingegneria, un master in economia e tanta creatività :-)

Cerco di arrangiarmi alla meglio,ma non posso mica prostituirmi? :-)

Anonimo ha detto...

Mr Turbo, l'intelligenza e' la capacita' di risolvere i problemi. Tu, io e molti altri ingegneri in questo momento abbiamo un problema: siamo disoccupati a zero euro al mese. Come risolviamo questo problema (perche' se non siamo in grado di risolverlo forse non siamo cosi intelligenti come crediamo di essere)? Il mio obiettivo e' di trovare lavoro come ingegnere e con una buona retribuzione in max 3 mesi da qualche parte nel mondo. Appena ci riesco ti faro sapere. Qual e' il tuo obiettivo?

Anonimo ha detto...

Tanto per capire:

Punto 1: che vuol dire io voglio fare l'ingegnere ora.
Cosa fa l'ingegnere? Cosi' chiariamo quali sono le aspettative!

Punto 2. la soluzione e' fondare un'impresa? E di cosa? E ne siamo/siete capaci? La laurea in ingegneria attesta la tua capaciata di studiare come una macchina e di risolvere problemi da nerd. Mica quella di vivere nel mondo reale e di gestire davvero un'impresa (e/o crearla dal nulla): percio' non e' detto che tutti ci si riesca (e credo che chi sta qui a lamentarsi, io per primo, non sia in grado di farlo).

3. Ok l'abbiamo scoperto. Ci hanno fregato. Possiamo solo fare i lavoratori dipendenti con mansioni di svitabulloni... e pure pagati male... D'altra parte il mercato in Italia e' questo, almeno per chi crede di lavorare nella tecnologia (ben diverso e' il mercato per i parolai, ma il vero Ingegnere non e' un parolaio, o no?!).. Ma all'estero? Siamo pronti a fuggire, ma e' davvero cosi' facile? Davvero e' possibile pensare che un'azienda tedesca, potendo scegliere tra un madrelingua con facilita' di inserimento nell'ambiente e, potenzialmente, una certa fedelta' ed un italiano che parla a malapena inglese, che, si presume avra' nostalgia della sua terra ecc. scegliera' l'italiano? Perche' dovrebbe farlo? Perche' costa meno (e quanto meno
?!)? Perche' e' piu' bravo (e chi lo dice? Nel nostro campo si e' tutti piu' o meno equivalenti... a parte, forse, pochissimi geni)?

Insomma la situazione e' dura.. assai!! E avete ragione.. si producono troppi ingegneri.. ma e' stato cosi', a suo tempo, per i medici... e per gli avvocati (per loro e' ancora dura, ma tutti quelli che io conosco, miei coetanei (40), attualmente se la passano bene.. certo molto meglio di me)... Lamentarsi serve a poco.. Soluzioni non ne trovo, sinceramente.. Per quel che mi riguarda, avendo un lavoro a tempo indeterminato, mal pagato, ma sempre meglio di nulla, mi accontenterei che la mia azienda smettesse di parlare di: eccellenza progettuale, motivazione, proattivita',
top in R&D, performance management e tutte le stronzate da HR a fronte di una totale mancanza di remunerazione valida e di progetti di sviluppo di carriera personale... Ma io sono vecchio... mi sa che i giovani si accontenterebbero di avere un posto stabile a 100 euri al mese...
E questo e' il guaio....

Anonimo ha detto...

Io non parlo solo di Germania, ma di TUTTO il mondo. Io voglio lavorare, guadagnare e mettere su famiglia. Non importa dove, VOGLIO essere pagato il giusto e per questo sono disposto a lasciare l'italia. Il resto sono chiacchiere.

Anonimo ha detto...

Ho preso la Germania come esempio...
A questo punto non ho dubbi: sei un ingegnere, flessibile come il granito :))) (only joking)

Mr. Turbo ha detto...

Ragazzi nella vita non esiste solo il lavoro ad ogni costo.
Altrimenti mi sarei prostituito.
Nella vita bisogna anche lottare per i propri ideali.
E tra i miei ideali c'è il combattere le aziende che sono state causa della rovina degli ingegneri.
Non faccio nomi,ma ce n'è una che comincia con la M.. di merda :-)

Fuggire all'estero ti darà uno straccio di lavoro,ma non risolverà i problemi degli altri ingegneri italiani. Io voglio fare di più.
E' per questo che ho aperto questo blog. Per fare qualcosa che sia utile a tutti gli ingegneri disoccupati, non solo me.

Mr. Turbo ha detto...

Ragazzi comunque grazie.
Questo blog fa oltre 100 visite al giorno.
Un successo del genere non me lo sarei mai aspettato.
Purtroppo significa che siamo tanti,troppissimi, e non tutti potranno rifugiarsi all'estero.
Qualcuno dovrà restare qui in Italia per cercare di vivere a denti stretti e io sarò tra questi;-)

Anonimo ha detto...

Ragazzi, vi ricordo che c'è anche chi è sposato e ha figli.
E magari ha anche una moglie che già lavora.
La soluzione del fuggire all'estero, non è una vera soluzione.
Non si può costringere una moglie a lasciare il suo lavoro per seguire il marito in Germania o in qualsiasi altro posto!! E' assurdo!!
E nemmeno si può costringere una fidanzata a mollare l'università e tutto il resto per seguire il fidanzato in capo al mondo.

Emigrare all'estero è cosa facile solo sui blog.. nella realtà è ben diverso!!

Anonimo ha detto...

Io lo faro' di sicuro (di emigrare all'estero) perche' voglio mantenere io mia moglie e non essere mantenuto dal lei. Soprattutto non voglio vergognarmi per essere costretto a disputare un pezzo di pane con degli operai (con tutto il rispetto per loro). Noi ingegneri siamo qualcosa di speciale e io voglio questo status speciale. Meglio accendere una fiammella (spedire un CV all'estero) che maledire l'oscurita' (prendersela contro il destino cinico e baro).

Anonimo ha detto...

Siii tutti all'estero che ha le porte aperte a tutti... Raga' ma davvero siete convinti che sia cosi' facile trovare lavoro in un'azienda all'estero dall'Italia, magari senza neanche conoscere BENE la lingua del paese ospitante?!
Provate, provate e fatemi sapere...
E poi, che vuol dire che noi ingegneri siamo qualcosa di speciale? In che senso? Alla fine e' il mercato che detta la legge, lasciando da parte le falsature nepotistiche e clientelari, legate piu' al pubblico e, eventualmente al bassisimo livello occupazionale. Nel privato, a livello medio/basso qual'e'quello di noialtri, e' il mercato che detta la legge e la legge e' che le tue competenze tecniche non servono, in italia... Di quel che serve ve ne e' in abbondanza e percio' e' il padrone che fa il prezzo... Per di piu', se tu non stai a quel prezzo c'e' sempre qualcuno piu' morto di fame di te pronto a prendere il tuo posto...
Vuoi protestre? Fai uno sciopero degli ingegneri... pensa quanta gente sara' disperata nel subire il disagio del blocco delle query nei database. Stai praticamente paralizzando un paese come se fossi un benzinaio!!! :))

Anonimo ha detto...

In sostanza.... sei un ingegnere, magari progettista? E allora? Conosci gli spazi di Hilbert e hai sudato per laurearti? E allora? Sai quanto gliene fotte alle imprese di questo? (Giustamente!!)

La domada giusta dell'impresa e': mi sei utile? Mi puoi portare un profitto maggiore di quanto ti paghi e di quanto possa dare ad un tuo eventuale sostituto?
Michelle Hunziker evidentemente si, visto che, puo' piacere o meno, ma a lei 200.000 euro al giorni li danno (e quindi qualcuno grazie a lei ne prende almeno 10000000). Io e Te evidentemente, NO! C'e' poco da fare...

Anonimo ha detto...

il lavoro è un diritto dell'uomo.
Secondo la costituzione italiana ogni individuo ha diritto a mantenersi tramite il frutto del suo lavoro, che è poi la paga, e che deve essere sufficiente per condurre una vita libera e dignitosa.
1000 € è una paga anticostituzionale.

Paolo ha detto...

Riellox, sarebbe bello se quello che dici fosse attuabile... sarebbe la Nuova Atlantide di Fracis Bacon...

Pero' ai torto su fatto, il l'Italia e' dei mediocri. I mediocri prosperano. Sono gli eccellenti che hanno problemi...

Pero' qui, in questo blog, leggo di bambini prodigio, di competenze eccellenti, di individui trabbocanti di talento... allora forse mi illudo di parlare con quello 0,01% di eccellenti...

E' ovvio che non e' cosi'.

Soprattutto perche' io per primo non mi colloco nell'elite degli eccellenti!

Quando ho cominciato ad allargare i miei orizzonti... allora si che ho conosciuto persone eccellenti. Dove lavoro adesso sono a contatto con dei ragazzi di 24/28 anni che producono 9 milioni di euro all'anno in un team di 12.

La ricchezza che hanno e' l'apertura mentale, l'umilta', l'organizzazione, lavorare in team.

Bisogna aprire gli occhi. E ti garantisco Riellox che io sono intimamente molto idealista!

Ma non capire e reagie all'evoluzione della realta' e' il primo passo verso l'estinsione.

Anonimo ha detto...

Qui si sta discorrendo di massimi sistemi, ma e' del tutto inutile, non ci aiutera'. La domanda vera come mangeremo tra 6 mesi? Ancora con i soldi di mamma? Ognuno di noi individualmente cosa fara' tra 6 mesi? Io saro' da qualche parte nel mondo a fare l'ingegnere con un ottimo lavoro. E voi?

Anonimo ha detto...

still searching dove lavori?

Anonimo ha detto...

Io già ci vivo all'estero..in Uk.
Ho la fortuna di poter vivere qui, studiando gli ultimi due esami del corso di laurea in ingegneria elettrica, tornando in Italia solo (per fortuna)per sostenere gli esami e discutere del avanzamento della tesi col prof...
Ovviamente, mi sono ben integrato e le opportunità di lavoro non mancano: farò la tesi in un azienda e il lavoro verrà...
Sapete perchè ne sono certo?
Soprattutto in Uk mancano laureati in materie scientifiche.
Ovvio, dal momento che un operaio carpentiere o metalmeccanico inglese guadagna quanto un medico ospedaliero in Italia!!! Quindi nessuno disdegna un lavoro del genere (tra l'altro con turni di lavoro 9-17...poi tutti al pub!).
Il livello culturale del popolo inglese è bassissimo... e a me fa comodo!
Noi, italiani, abituati fin da piccoli che "se sei furbo, vai avanti", in questi paesi dove il solo pensarlo è reato ;) , siamo delle ottime figure lavorative, sveglie e dinamiche, ma soprattutto che hanno studiato (i nostri corsi di studi in confronto hai loro sono per supergeni).
In Italia, no! Il lavoro di un operaio è sottopagato o a nero. Nessuno lo vuole fare, se non gli extracomunitari. Noi preferiamo laurearci per diventare "capo", ma alla fine si finisce per essere solo dei segretari (ingegneri compresi).
Volete mettere i vostri studi in pratica? Anni di simulazioni in Matlab, Labview, simulatori di Plc?
Bè, in Italia è impossibile: che fareste? Cosa dovreste ottimizzare? Apparecchiature vecchie di 20 anni, non programmabili (monoprodotto) in azienduncole con a capo gente che se pure ha la terza media??
Fuori è diverso.
Investono, sanno che la ricerca e il multitasking sono essenziali per lo sviluppo e per rimanere concorrenti...
In Italia si spera solo che l'amico votato in parlamento faccia qualche legge per poter tirare avanti....

Abbiate il coraggio di lasciare l'Italia!!

Mr. Turbo ha detto...

Still, siamo tutti bambini prodigio in anonimato, io pero il mio nome vero l'ho usato :-)

Mr. Turbo ha detto...

Per quanto riguarda la Hunziker e Pippo Baudo, li non centra niente la bravura e la professionalità.
Grazie al cielo l'Italia è piena di presentatori più bravi di loro.
Il motivo per cui hanno preso proprio loro è un altro e noi lo conosciamo benissimo:-)

Anonimo ha detto...

Io non potrei mai traslocare e andare all'estero. Non potrei neppure volendo.
Non posso costringere mia moglie a lasciare il suo lavoro (che almeno è sicuro) per partire all'avventura con me!!

Poi qui abbiamo già una casa nostra..

Mr. Turbo ha detto...

Dimenticavo:

Riguardo al discorso della mia maestra probabilmente non ci siamo capiti bene.

Chi mi conosce sa benissimo che sin da piccolo, in qualsiasi scuola, sono sempre stato il più bravo di tutti in matematica, dall'asilo fino all'ingegneria.
In ingegneria però ho conosciuto tantissimi ragazzi bravissimi in matematica come me e ognuno di questi era il "piccolo genio" del suo paese o della sua cittadina.

Quello che voglio dire è che nel v.o. per fare ingegneria bisognava nascere con quella marcia in più che non tutti hanno.

Non bastava studiare.

Anonimo ha detto...

"4) Le aziende ci marciano sopra, dato che l’offerta di ingegneri supera di gran lunga la domanda di posti disponibili, e offrono contratti con stipendi ridicoli (1000 €/mese, se va bene) in posizioni di basso/bassissimo livello"

E' questa la cosa più grave!!

Paolo ha detto...

Per chi chiedeva che faremo tra sei mesi... Nulla cambiera' in 6 mesi. In un tempo cosi' breve la via piu' percorribile e' l'emigrazione.

Mr. Turbo ha detto...

E' mio dovere di moderatore concellare lo spam e gli inutili flame.

Cerco di fare del mio meglio anche in questo.

Paolo ha detto...

Sei un ipocrita

Mr. Turbo ha detto...

Siate costruttivi e cercate di non offendere nessuno.
Questa è la politica di questo blog.

L'intenzione del blog non è di far litigare le persone ( v.o. contro n.o. per esempio ),ma di sensibilizzare la gente verso il problema crescente degli Ingegneri Disoccupati.

Se questo messaggio riuscirà a distruggere i banali luoghi comuni sugli ingegneri, la mia missione sarà compiuta al 100%.

Un ultima cosa: l'obiettivo del blog non è quello di cercare un lavoro per l'autore. L'obiettivo del blog è informare e discutere sul problema di tutti gli Ingegneri Disoccupati.

Cercate di rispettare la natura del blog e i vostri commenti non saranno cestinati.

Grazie a tutti.

Anonimo ha detto...

Da quello che si legge nel nuovo post, la Germania non è tutta rose e fiori come qualcuno voleva farci credere.

Purtroppo in Italia ci hanno abituati cosi. Invece di affrontare i problemi si cerca di "appattarli" agli altri e di conseguenza, questi sono i risultati.

I politici dovrebbero fare il loro lavoro e far di tutto per evitare che le nostre menti migliori fuggano all'estero. Il problema c'è e va affrontato.

Anonimo ha detto...

Andiamocene tutti a zappare:-)

Anonimo ha detto...

Il punto è che dire alle persone di andare all'estero è come dire: "il tuo problema non esiste, vattene all'estero e non rompere i maroni!!".
Ma non è di certo cosi che si risolvono le cose..

Anonimo ha detto...

Mr. turbo, la marcia in piu' se non riesci a monetizzarla e' come non averla.

Mr. Turbo ha detto...

Nella vita i soldi non sono tutto.
Per fortuna esistono anche altri valori:-)

Anonimo ha detto...

Forse, ma io a 32 anni non saro' certamente disoccupato, tu forse si :-)

Mr. Turbo ha detto...

Magari a 33 anni però sarai licenziato :-)

Anonimo ha detto...

Magari anche tra due giorni:-)

Anonimo ha detto...

Io aggiungerei anche l'undicesimo problema.

11) In Italia le selezioni degli ingegneri vengono fatte da belle signorinelle in minigonna anziche da altri ingegneri più esperti.

Con quest'ultimo punto, è proprio il caso di dirlo, abbiamo completato l'opera in bellezza.

Anonimo ha detto...

OK, ragazzi se voi lo accettate senza fiatare probabilmente vi va bene cosi'. Quando io sono stato selezionato da Microsoft France ho svolto solo colloqui tecnici.

Anonimo ha detto...

Non sei stato fortunato allora , niente fighette per te;-)

Anonimo ha detto...

Niente fighette, ma un superstipendio a Paris.

Anonimo ha detto...

Molto meglio le fighette pero:-P

Anonimo ha detto...

Si Si sono daccordo! Un superstipendio a Paris Hilton! Se lo merita!

Anonimo ha detto...

Cazzo che blog interessante! Sento che presto tutti i problemi degli ingegneri italiani saranno risolti grazie a questo blog!

Anonimo ha detto...

Sicuramente non saranno risolti grazie alle tue cazzate!! :-)


Se sei cosi bravo perchè non lo apri tu un blog e ci fai vedere come si fa!!!

Anonimo ha detto...

Infatti.
Stiamo tutti ad aspettare te:-)

Anonimo ha detto...

Non sono affatto daccordo che la riforma 3+2 abbia svilito il titolo o la professionalità. Io sono un Ingegnre Gestionale laureato a Napoli alla Federico II con il max della votazione in 5 anni, e posso assicurare che su n.780 iscritti solo n.15 ci siamo laureati in tempo!Tutti Lavoriamo e utti con contratti a tempo indeterminato dopo i primi 6 mesi!Tutti in Italia e nessuno con reddito inferiore a 30000 annui!Basta essere i migliori, sempre!

Anonimo ha detto...

Questa mi sembra un barzelletta!!!

Anonimo ha detto...

"Tutti in Italia e nessuno con reddito inferiore a 30000 annui!"

Questa più che una barzelletta è semplicemente un cosa assurda se non impossibile!!

30.000 al piu sfortunato del gruppo?!
poverino..............

Ma fate i seri per una volta!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

"e posso assicurare che su n.780 iscritti solo n.15 ci siamo laureati in tempo!"

Ma gli altri però quanto c'hanno messo?!
6 anni invece di 5?

Poverini...

Il punto è che una volta, i più bravi ci mettevano almeno 7 o 8 anni!!! Se impiegavi 9 anni o poco più, non eri "asino", eri nella media!! Anzi. Eri tra i pochi in grado di laurearsi.


A cosa serve far laureare tutti se poi solo i primi 15 riusciranno a trovare lavoro?!?

Anonimo ha detto...

E' vero. E' cosi.


Una volta essere ingegnere era comunque un prestigio ..sia per i più rapidi che per i più lenti.

Se devono trovar lavoro solo i 15 piu bravi allora tanto vale mettere dei test di ingresso severi e far iniziare l'università solo ai migliori 15!!!

Che senso ha spendere parecchi anni della propria vita per poi rimanere disoccupato o sotto-occupato?!?

Anonimo ha detto...

Sono pienamente d'accordo.

Anonimo ha detto...

Cmq ingegneria gestionale probabilmente è un discorso a parte.

A miei tempi neppure esisteva.
Al di la del nome, più di un ingegneria mi sembra un corso di laurea in economia e di conseguenza rientra nel periodo fortunato che stanno vivendo in questi ultimi anni queste lauree.

Lo ripeto: sono gli ingegneri che stanno vivendo un periodo di crisi!!! Le laurea in economia vanno a gonfie vele!!

Anonimo ha detto...

Dici che il settore dell'economia va meglio?
Ti credo, quel percorso è stato reso addirittura più lungo di prima.

Ora per diventare ingegnere iscritto all'albo bastano solo 3 anni.

Per diventare commercialista
invece ci vuole molto di più.
Prima ci volevano almeno 4 anni per la laurea più 2 di tirocinio.

Adesso invece occorrono almeno 5 anni (3 + 2) per la sola laurea specialistica e altri 3 per il tirocinio.

Non si capisce perche gli ingegneri possano iscriversi all'albo anche con la laurea breve mentre gli economisti no...

Anonimo ha detto...

Anche per gli avvocati si è passati da 4 a 5 anni.

Per gli ingegneri avrebbero dovuto fare un 3 + 3 per andar pari...

Anonimo ha detto...

E' vero, è assurdo.
Questo fatto ha ridotto tantissimo il prestigio degli ingegneri.
Sono passati dalla laurea più prestigiosa a quella piu scadente.

Innanzi tutto prima le lauree erano quasi tutte di 4 anni tranne ingegneria che era di 5.
Ora con la scusa del 3 + 2 in pratica le hanno portate tutte a 5.

E non finisce qui.

Il bello è che l'unico albo che permette comunque un iscrizione anche con la sola laurea triennale è quello di ingegneria.

Per fare l'avvocato ci vuole la laurea di 5 anni ( prima di 4).

Per fare lo psicologo ci vuole la laurea di 5 anni ( prima di 4 ).

Per fare il commercialista ci vuole la laurea di 5 anni ( prima di 4 ).

Sono state tutte rivalutate ad eccezione dell'ingegneria che invece ha perso prestigio..

Senza contare che l'albo degli ingegneri è l'unico che non richiede tirocinio.

Per le altre lauree il periodo di tirocinio è invece sempre richiesto:

1 anno per gli psicologi
2 anni per gli avvocati
3 anni per i commercialisti
ecc ecc

Gli ingegneri prima avevano la "scusa" che si laureavano tardi,ma ora?!? Perchè non lo fanno anche loro?!?

Anonimo ha detto...

C'è un errore.
Mi sembra che psicologia fosse già di 5 anni, anche prima della riforma 3 + 2 ..

Cmq il discorso di fondo non cambia.

Anonimo ha detto...

Mi chiedo:
ma a cosa diavolo servono queste lauree triennali in ingegneria quando prima c'erano già i diplomi universitari che erano già delle vere e proprie lauree triennali?!?!??!?!

Anonimo ha detto...

E' quello che mi chiedo anch'io.

Anonimo ha detto...

Sinceramente me lo chiedo pure io.

In Italia, quando fanno una riforma sulla scuola o l'università, riescono solo a peggiorare le cose..

Anonimo ha detto...

Basta!!!

Si va tutti all'estero a far baldoria!!!!

Anonimo ha detto...

Ingegneri, armiamoci e partite ;-)