mercoledì 2 maggio 2007

Signora mi creda, suo figlio è un mostro.

Oggi voglio raccontarvi la storia di un ragazzo che sin da piccolo era sempre stato il “genietto” della matematica. Non era un secchione, sia ben chiaro. Nella maggior parte delle materie restava appena al di sopra della sufficienza, ma nelle materie scientifiche aveva almeno una marcia in più.
La prima ad accorgersene fu proprio la maestra, la quale un giorno gli disse: “sono sicura che diventerai ingegnere” e aveva ragione. Questo ragazzo era il più bravo di tutti in matematica e aveva un promettente futuro davanti.
In prima media però, durante il primo compito in classe di matematica, ci fu un evento molto particolare.
A soli 20 minuti dall’inizio dell’ora, il giovane talento aveva già finito il suo compito. La prof, sbalordita, gli diede da fare un problema facoltativo, ma il ragazzo riuscì a risolvere anche quello in pochi minuti.
Si trattava del compito di quelli del terzo anno e il piccolo genio, che era solo del primo, era riuscito a risolverlo senza difficoltà.
La prof si complimentò con lui e lo portò da quelli del terzo.
Presentandolo alla classe disse: “questo ragazzo è riuscito a risolvere il vostro compito senza che nessuno gli spiegasse nulla su quel tipo di problemi. Prendete esempio da lui”.
Il giorno stesso la prof chiamo la madre e gli disse: “Signora mi creda, suo figlio è un mostro. Non ho mai visto nulla di simile”.

Questo ragazzo continuò la sua brillante carriera scolastica fino all’inevitabile laurea in ingegneria. E adesso?! Adesso è un semplice disoccupato intellettuale come tanti altri.

Le grandi capacità matematiche e logiche di questo ragazzo sarebbero potute servire all’umanità per migliorare il nostro mondo,ma purtroppo non è stato cosi.

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Qualcuno si chiederà se questo racconto sia autobiografico?
Ebbene lo è.

27 commenti:

Anonimo ha detto...

Mr. turbo,

i miei complimenti sei davvero in gamba. Sarebbe uno spreco terribile se il tuo talento restasse inutilizzato. Purtroppo e' quello che accadra' se ti ostinerai a restare in Italia. Lascia il nostro paese e cerca fortuna all'estero prima che le tue competenze ingegneristiche divengano obsolete, a quel punto sarebbe troppo tardi anche per emigrare. Io ho fatto la scelta felice di emigrare in Germania, ora lavoro in R&D presso una multinazionale farmaceutica. Vattene prima che questo paese ti soffochi!

Mr. Turbo ha detto...

Io ho fatto la laurea v.o. quindi le mie competenze non saranno mai obsolete perche, come molti sanno, nel v.o. non c'è nulla che possa invecchiare:-)

Mr. Turbo ha detto...

Credo che i cervelli migliori abbiano il dovere di restare in Italia per salvare questa nazione dalla rovina.
La cosa che mi fa più rabbia è che si sente ancora dire in giro che in Italia ci sono pochi ingegneri.

Allora è proprio strano che quei "pochi" che ci stanno sono costretti ad andare all'estero per lavorare:-)

Ovviamente mi riferisco alle affermazioni del simpatico Sergio Galbiati di Micron.

Leggi qui

Anonimo ha detto...

Da tutti i post che ho potuto leggere su questo blog, la situazione mi sembra abbastanza chiara, provo a riassumerla nei seguenti 10 punti:

1) Ci sono in Italia molti piu’ ingegneri di quanto le aziende e la pubblica amministrazione possano assorbire

2) Le universita’, per attirare studenti e non chiudere i battenti, raccontano mentendo, che servono sempre piu’ ingegneri

3) La riforma 3+2 ha reso la laurea in ingegneria molto semplice da conseguire, permettendo a tutti gli studenti di divenire ingegneri ma svilendone il titolo

4) Le aziende ci marciano sopra, dato che l’offerta di ingegneri supera di gran lunga la domanda di posti disponibili, e offrono contratti con stipendi ridicoli (1000 €/mese, se va bene) in posizioni di basso/bassissimo livello

5) Si profila una lotta tra poveri per un tozzo di pane: ingegneri contro periti contro operai specializzati

6) La tipologia di impresa tipica italiana e’ a conduzione familiare, con il titolare che e’ al massimo diplomato e quindi non puo’ capire il valore aggiunto portato da un ingegnere

7) La spesa in R&D in Italia e’ la meta della media europea, quindi tecnologie avanzate, per cui servirebbero ingegneri, non sono sviluppate adeguatamente. In Italia le tecnologie vengono aggregate, non sviluppate

8) Le cose non cambieranno molto presto, questo e’ il trend stabile per i prossimi anni

9) Gli ingegneri disoccupati non possono permettersi di aspettare anni. Restano loro due possibilita’: rinunciare in tutto o in parte alle loro ambizioni e disputarsi stipendi irrisori con periti e operai oppure emigrare all’ estero.

10) Le possibilita’ offerte dalle aziende estere, specialmente in R&D, potrebbero essere la soluzione per tutti quegli ingegneri che vogliono, giustamente, fare il lavoro per cui hanno studiato

Anonimo ha detto...

Evidentemente l'Italia ha bisogno di più ingegneri da mandare a lavorare a l'estero.

Forse agli italiani piace regalare le cose buone agli altri.

Peccato che, questi ingegneri "regalati", siano anche un costo per l'Italia...

Anonimo ha detto...

Sono daccordo su quasi tutti i punti, tranne che sul regalare gli ingegneri migliori (ma anche i peggiori) all'estero!!

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe che la smettessero di dire che in Italia gli ingegneri sono pochi, almeno questo!!

Appartengo a una categoria di disoccupati di cui nessuno osa parlare. Probabilmente si tratta di un problema troppo scomodo per essere sbandierato in televisione.

Sembra quasi che nominare gli Ingegneri Disoccupati sia diventato un tabù.

Anonimo ha detto...

Non si tratta di regalare gli ingegneri (o altri ricercatori) all'estero, ma di fare semplicemente il lavoro per cui uno ha tanto studiato. Io lavoro in Germania in R&D, guadagno 80000 € lordi/anno + benefits e ... le tedesche non sono affatto male :-)

Anonimo ha detto...

80.000!!??!
Vabbe dai, mi sembra tanto di messaggio pubblicitario!!! Non giochiamo su queste cose.

Ma poi che significa?

Lo sappiamo tutti che non esiste la professione dell'ingegnere.
Esistono i lavori buoni e quelli cattivi, questo si.

Eppoi 80.000 euro l'anno non significano niente.

Anche un porno attore può guadagnare 80.000 euro l'anno e con il semplice titolo di ragioneria...

Anonimo ha detto...

Si tratta dello stipendio medio di un ricercatore con 6 anni di anzianita' e ti assicuro che queste cifre sono ASSOLUTAMENTE normali per le multinazionali farmaceutice qui in Germania. Naturalmente, liberi di non crederci.

Anonimo ha detto...

Io ho amici che si son trasferiti in Germania proprio per fare ricerca e ti posso assicurare che non è come dici tu.

Anonimo ha detto...

Si, basta andare in Germania ed è tutto facile!!!!! Hole!!!!!


Mi sembra di ritornare ai tempi di quando si diceva che con la laurea in ingegneria in italia si trovava subito lavoro. E che lavoro!!!
Erano barzellette come adesso sono barzellette queste dei super stipendi tedeschi.

..................

Anonimo ha detto...

Come ho scritto, lavoro in R&D, bioinformatica per la precisione, nella terza piu' grossa azienda farmaceutica del mondo. Dopo 6 anni di anzianita' in Germania il mio stipendio e' ESATTAMENTE quello che ho riportato sopra e NON sono un dirigente ma un quadro di livello AT3 (Außer Tarif 3, come dicono qui). I nostri colleghi americani di Cambridge arrivano all'equivalente di 100000 €/anno lordi. Ragazzi, questa e' la realta' nei paesi che investono massicciamente in ricerca e pagano adeguatemente chi la fa. Ripeto siete liberi di non crederci ma e' cosi' e non sono certo l'unico a percepire questi stipendi, i miei colleghi teddechi di maggiore anzianita' quadagnano anche piu' di me.

Anonimo ha detto...

Infatti ... e che lavoro, avevamo i paraocchi allacciati così bene che fino alla tesi pensavamo che in STm gli ingegneri con una decina o quindicina d'anni di esperienza prendessero 4000 euro al mese.

Anonimo ha detto...

Io ormai non credo più a niente.

Dopo che sono stato preso in giro per cosi tanti anni preferisco non fidarmi piu di niente.

Pensate che c'è ancora chi dice che in Italia gli ingegneri sono pochissimi e quindi molto richiesti.......

Anonimo ha detto...

Il punto è che ci sono troppi ingegneri disoccupati in Italia e nessuno ne parla mai in televisione.

Sembra veramente che ci sia un tabù.

Anonimo ha detto...

Secondo me non se ne parla perché il numero degli ingegneri italiani ha subito un incremento talmente veloce che si è passati da una situazione di pochi ingegneri ad una situazione di troppi ingegneri senza che nessuno se ne rendesse conto.
Assolutamente non credo sia una questione di tabù..

Anonimo ha detto...

Tabù o non tabù, il problema c'è ed è grave!!

Gli ingegneri sono troppi!!

"Le aziende ci marciano sopra, dato che l’offerta di ingegneri supera di gran lunga la domanda di posti disponibili, e offrono contratti con stipendi ridicoli (1000 €/mese, se va bene) in posizioni di basso/bassissimo livello"

Quelli che sono più fortunati prendono 1000€ al mese, gli altri restano disoccupati senza un soldo.

Non si può andare avanti cosi..

Anonimo ha detto...

Occhio alle trappole. Non è tutt'oro quello che luccica.

Leggete qui

"In germania si obbligano architetti o ingegneri a spazzare le strade in un´organizzazione paragonabile ai nostri lavori socialmente utili, con paghe da uno o due euro all’ora."

Anche in germania c'è il problema degli ingegneri disoccupati a quanto pare..

Anonimo ha detto...

A questo punto, andiamocene tutti in Cina :-)

Anonimo ha detto...

Se con le doti matematiche di Einstein c'hanno fatto la bomba atomica... con le tue come facciamo a migliorare il mondo?

Anonimo ha detto...

Con le tue, di chi??!

Anonimo ha detto...

Probabilmente parlano di tuo zio :-)

Mr. Turbo ha detto...

Ragazzi non spammate sul blog, altrimenti vi cestino :-)

Anonimo ha detto...

7) La spesa in in Italia e’ la meta della media europea.
Il punto è qua, i laureati dovrebbero occuparsi di R&D e quindi i conti tornano. Ma secondo me c'è qualche "nano" che vuole che le aziende italiane rimangano "nane" e poi si sa i ricercatori sono "open-minded" (il "nano" direbbe comunisti).

Anonimo ha detto...

Forse ho capito di quale "nano" parli... scommetto che ha i capelli trapiantati ad uno ad uno!!!

Anonimo ha detto...

si un lavoro di "altissima" tecnologia :-p