In queste condizioni, secondo i dati ufficiali, il conseguimento di una laurea richiedeva una media di 7,5 anni. Questo è il caso, per esempio, della laurea in "Conservazione dei Beni culturali", il cui piano di studio prevedeva 24 annualità, l'equivalente di 48 attuali esami semestrali, per un totale - stimabile - di mole di lavoro quantificabile in 480 crediti ECTS del nuovo sistema.
Per questo oggi le lauree vecchio ordinamento - in base al Decreto interministeriale 5 maggio 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 21 agosto 2004 n.196 - sono equiparate alle nuove lauree magistrali di 5 anni.
Purtroppo, però, all'estero lo Stato Italiano non è riuscito a difendere il valore delle lauree italiane vecchio ordinamento, che se di nominali 4 anni vengono riconosciute come equivalenti ad un BA di 180 ECTS (con alcune decine di crediti del quarto anno accantonati, anche se spendibili per ulteriori studi). Tra i paesi che riconoscono automaticamente il livello di MA alle lauree quadriennali italiane troviamo, per esempio, la Finlandia (anche se a soli fini lavorativi e non accademici).
Il primo marzo 2007 è stata presentata una interrogazione parlamentare, a cura dell'on.Arnold Cassola, che invita il Governo italiano a riesaminare la questione, chiedendo - tra le altre cose - se le autorità italiane abbiano fatto e stiano facendo tutto il possibile per salvaguardare il valore delle lauree italiane "vecchio ordinamento" all'estero.
Tratto da Wikipedia.org
11 commenti:
Mr. turbo, capisco il tuo punto. Vuoi dimostrare che noi vecchio ordinamento siamo piu' preparati dei nuovo ordinamento. Cio' e' certamente vero, ma non credo ci aiutera' molto. Secondo te, un'azienda italiana prenderebbe un ingegnere genio di 30 anni v.o. o un giovane ingegnere (poco preparato) di 25 anni n.o.? La risposta e' ovvia, il giovane chiedendogli di essere superflessibile (leggasi precario) e offrendogli uno stipendio da fame.
E quindi?!
Dovrei restarmene zitto e buono secondo te?!
No Mr. Turbo, fai benissimo a difenderci tutti e a gridare la verita'. Temo solo che non servira' a nulla (vox clamantis in deserto)
Aggiungo un altra cosa.
Alle aziende servono pochissimi ingegneri, ormai mi sembra lapalissiano,ma le università ne stanno "buttando" sul mercato a secchiate!!
Qualcuno dovrebbe fermarle!!!
E' solo questo che vorrei far notare:-)
Anche questo e' giustissimo. Ma non c'e' nessuna possibilita' di chiudere le universita', nessuna.
Io sono daccordo con MrTurbo.
Bisogna rompere tutti i tabu sugli ingegneri. Dal primo all'ultimo.
Bisogna cominciare a dirlo che questi poveracci vivono in situazioni assurde.
Tanti anni di sacrificio per stipendi da fame e condizioni super precarie!!
Qualsiasi barista sta molto meglio...
Troppi ingegneri = ingegneri ridotti alla fame...
OK, i baristi stanno meglio. E allora? Anche di biologi e di medici ce ne sono troppi. Che vogliamo fare? Non c'e' NESSUNA soluzione, solo fuggire all'estero (come gia' discusso nei blog precedenti)
Non mi sembrava che la situazione fosse cosi grave ..o forse si?!
E invece Si!!! Lo è !!!!!
Mi sento finalmente compresa!Mi sono laureata in ingegneria Vecchio ordinamento e nella mia sessione di laurea c'erano quelli della laurea specialistica..non ho mai visto un numero così elevato di 110 in una facoltà di ingegneria. Questi nuovi ordinamenti ci faranno le scarpe!Ed è una vera, autentica ingiustizia!Il carico di lavoro sopportato da noi ing. vecchio ordinamento non è nemmeno narrabile..mi sento presa per il c....
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